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Carlo Vicenti – Neumi
mostra personale intitolata “Neumi” che si terrà presso la Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli” di Fabriano in occasione della 61° Settimana Liturgica Nazionale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione della 61^ Settimana Liturgica Nazionale
la Diocesi di Fabriano-Matelica
e
la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano
presentano
NEUMI
dell'artista Carlo Vicenti
Collezione ispirata al Canto Gregoriano
Presentazione a cura dell'Abate Donato Ogliari
Con la collezione “Neumi”, l’artista Carlo Vicenti – che ha al suo attivo una considerevole produzione pittorica e molteplici personali in Italia e all’estero – ha voluto cimentarsi con la monodia gregoriana, un tema nel quale la cultura musicale è intimamente posta al servizio del mondo religioso-liturgico, e in ispecie monastico.
In questo singolare opus neumaticum – dove gli incipit di alcune antifone gregoriane, riprodotti col colore oro, sono simbolicamente incastonati su un fondale blu – si ha un elegante accostamento dell’austero canto monodico gregoriano alla mistica spiritualità emanante dal blu “vicentiano”, cosi detto perché creato e brevettato dallo stesso artista.
Nei neumi dorati raffigurati sulla tela è possibile scorgere la metafora della vita monastica che, esprimendosi in un umile e diuturno canto di lode, si libra nel blu infinito di Dio, alla ricerca incessante di Lui. Quei neumi, apparentemente immobili ma in realtà spalancati su un orizzonte illimitato, si trasformano così nel simbolo di una vita che, avvolta nelle spire dell’amore, canta l’intimo legame che unisce l’uomo al Creatore, la terra al cielo. È come se dando voce a quei neumi, i monaci la dessero – raccogliendole in un abbraccio universale e portandole al Signore – alle gioie e alle pene dell’umanità intera.
Dalla collezione “Neumi”, infine, sembra sprigionarsi un anelito arcano, insito nel cuore di ogni uomo, l’anelito a un approdo definitivo. I monaci lo fanno proprio e, attingendo alla sorgente della Luce che mai tramonta, inneggiano alle cose ultime per illuminare quelle penultime e indirizzarle a Dio.
La collezione “Neumi”, dopo essere stata inaugurata presso l’Abbazia “Madonna della Scala” di Noci il 9 maggio 2009, e già esibita presso il Museo Diocesano dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il Museo dell’Abbazia di San Pietro in Assisi, continuerà il suo itinerario toccando i luoghi più significativi della spiritualità cristiana.
Carlo Vicenti è nato a Noci il 24 luglio 1954.
L’inizio del personale e originale percorso artistico di Vicenti risale al 1994. Gli esordi sono il frutto di un impegno estemporaneo e sperimentale. Le prime opere spaziano tra arte povera (usa trucioli di legno, residui di ferro, sabbia, vetri, etc.) e paesaggi informali spatolati. Durante questa fase embrionale, tra pratica e teoria, s’imbatte nell'arte di Casimir Malevič e del suo proposito di ottenere una totale liberazione dell'arte dal mondo oggettivo. Al pittore russo è ispirata una serie di quadri astratti geometrici. Seguono le prime opere che Vicenti sente veramente sue: una serie di tele legate al territorio, al recupero e alla valorizzazione di tipiche emergenze architettoniche e culturali: i Trulli.
La spasmodica ricerca del pittore nocese sfocia nel 2001 nella fase "blu" con la tipica produzione denominata Correnti.
Linee sinuose, curve, cerchi, volute, spirali, onde…: la materialità del blu oltremare, ora scalfita, ora lavorata dal sapiente uso della spatola, attivare la fantasia e la creatività del fruitore.
Il blu oltremare che caratterizza la produzione artistica di questo periodo è protetto da un Marchio registrato. La particolare combinazione cromatica accoppiata all'espressione "blu vicentiano", è infatti depositata nel 2001 presso l'Ufficio italiano brevetti e marchi di Roma.
Il “blu vicentiano” resta protagonista e attivo ispiratore della nuova produzione del 2006, intitolata Il colore del vento.
Nel 2007 è la volta della singolare ed originale serie Lo zoo. La produzione presenta una caratteristica insolita e innovativa: ogni pezzo è impreziosito da scaglie di vero oro.
Il 2008 è l’anno della collezione Oltre. Vicenti con le sue tele, caratterizzate sempre dal classico blu, supera la dimensione terrena per proiettarsi verso il cielo, verso l’infinito, oltre ogni limite spaziale e temporale, oltre ogni convenzione.
L’infinito come paradigma di quello slancio vitale e quella tensione verso la felicità, verso nuove mete che albergano nell’animo d’ogni uomo.
La frequentazione di molti grandi artisti italiani consente a Vicenti di arricchire il suo bagaglio culturale e di accrescere competenze e sensibilità. I consigli di amici come Pietro Coletta e Claudio Olivieri sono stati di stimolo per la nuova collezione “Neumi”.
la Diocesi di Fabriano-Matelica
e
la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano
presentano
NEUMI
dell'artista Carlo Vicenti
Collezione ispirata al Canto Gregoriano
Presentazione a cura dell'Abate Donato Ogliari
Con la collezione “Neumi”, l’artista Carlo Vicenti – che ha al suo attivo una considerevole produzione pittorica e molteplici personali in Italia e all’estero – ha voluto cimentarsi con la monodia gregoriana, un tema nel quale la cultura musicale è intimamente posta al servizio del mondo religioso-liturgico, e in ispecie monastico.
In questo singolare opus neumaticum – dove gli incipit di alcune antifone gregoriane, riprodotti col colore oro, sono simbolicamente incastonati su un fondale blu – si ha un elegante accostamento dell’austero canto monodico gregoriano alla mistica spiritualità emanante dal blu “vicentiano”, cosi detto perché creato e brevettato dallo stesso artista.
Nei neumi dorati raffigurati sulla tela è possibile scorgere la metafora della vita monastica che, esprimendosi in un umile e diuturno canto di lode, si libra nel blu infinito di Dio, alla ricerca incessante di Lui. Quei neumi, apparentemente immobili ma in realtà spalancati su un orizzonte illimitato, si trasformano così nel simbolo di una vita che, avvolta nelle spire dell’amore, canta l’intimo legame che unisce l’uomo al Creatore, la terra al cielo. È come se dando voce a quei neumi, i monaci la dessero – raccogliendole in un abbraccio universale e portandole al Signore – alle gioie e alle pene dell’umanità intera.
Dalla collezione “Neumi”, infine, sembra sprigionarsi un anelito arcano, insito nel cuore di ogni uomo, l’anelito a un approdo definitivo. I monaci lo fanno proprio e, attingendo alla sorgente della Luce che mai tramonta, inneggiano alle cose ultime per illuminare quelle penultime e indirizzarle a Dio.
La collezione “Neumi”, dopo essere stata inaugurata presso l’Abbazia “Madonna della Scala” di Noci il 9 maggio 2009, e già esibita presso il Museo Diocesano dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il Museo dell’Abbazia di San Pietro in Assisi, continuerà il suo itinerario toccando i luoghi più significativi della spiritualità cristiana.
Carlo Vicenti è nato a Noci il 24 luglio 1954.
L’inizio del personale e originale percorso artistico di Vicenti risale al 1994. Gli esordi sono il frutto di un impegno estemporaneo e sperimentale. Le prime opere spaziano tra arte povera (usa trucioli di legno, residui di ferro, sabbia, vetri, etc.) e paesaggi informali spatolati. Durante questa fase embrionale, tra pratica e teoria, s’imbatte nell'arte di Casimir Malevič e del suo proposito di ottenere una totale liberazione dell'arte dal mondo oggettivo. Al pittore russo è ispirata una serie di quadri astratti geometrici. Seguono le prime opere che Vicenti sente veramente sue: una serie di tele legate al territorio, al recupero e alla valorizzazione di tipiche emergenze architettoniche e culturali: i Trulli.
La spasmodica ricerca del pittore nocese sfocia nel 2001 nella fase "blu" con la tipica produzione denominata Correnti.
Linee sinuose, curve, cerchi, volute, spirali, onde…: la materialità del blu oltremare, ora scalfita, ora lavorata dal sapiente uso della spatola, attivare la fantasia e la creatività del fruitore.
Il blu oltremare che caratterizza la produzione artistica di questo periodo è protetto da un Marchio registrato. La particolare combinazione cromatica accoppiata all'espressione "blu vicentiano", è infatti depositata nel 2001 presso l'Ufficio italiano brevetti e marchi di Roma.
Il “blu vicentiano” resta protagonista e attivo ispiratore della nuova produzione del 2006, intitolata Il colore del vento.
Nel 2007 è la volta della singolare ed originale serie Lo zoo. La produzione presenta una caratteristica insolita e innovativa: ogni pezzo è impreziosito da scaglie di vero oro.
Il 2008 è l’anno della collezione Oltre. Vicenti con le sue tele, caratterizzate sempre dal classico blu, supera la dimensione terrena per proiettarsi verso il cielo, verso l’infinito, oltre ogni limite spaziale e temporale, oltre ogni convenzione.
L’infinito come paradigma di quello slancio vitale e quella tensione verso la felicità, verso nuove mete che albergano nell’animo d’ogni uomo.
La frequentazione di molti grandi artisti italiani consente a Vicenti di arricchire il suo bagaglio culturale e di accrescere competenze e sensibilità. I consigli di amici come Pietro Coletta e Claudio Olivieri sono stati di stimolo per la nuova collezione “Neumi”.
24
agosto 2010
Carlo Vicenti – Neumi
Dal 24 al 29 agosto 2010
arte contemporanea
Location
COMPLESSO DEL BUON GESU’ – PINACOTECA CIVICA B. MOLAJOLI
Fabriano, Via Del Poio, 18, (Ancona)
Fabriano, Via Del Poio, 18, (Ancona)
Orario di apertura
ore 10:00 – 13:00 / 16:00 – 19:00
Sito web
www.carlovicenti.it
Autore