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Carlo Vincenti
La Galleria Miralli, in occasione del trentesimo anniversario della morte dell’artista Carlo Vincenti, inaugura presso i suoi spazi espositivi di Palazzo Chigi e Portico della Giustizia di Viterbo, due mostre personali dell’artista, presentando quella parte della sua produzione artistica ancora poco nota.
Comunicato stampa
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Domenica 7 settembre 2008 alle ore 11,00 la Galleria Miralli, in occasione del trentesimo anniversario della morte dell’artista Carlo Vincenti, inaugura presso i suoi spazi espositivi di Palazzo Chigi e Portico della Giustizia di Viterbo, due mostre personali dell’artista, presentando quella parte della sua produzione artistica ancora poco nota.
Al Portico della Giustizia esposizione di opere dal tratto informale, esempio della varietà stilistica che caratterizza la produzione artistica di Vincenti.
A Palazzo Chigi opere dell’ultimo periodo di attività artistica, nelle quali Vincenti trasferisce lo stesso spirito dei graffiti murali.
Nato a Viterbo nel 1946 e morto suicida nella stessa città all’età di 32 anni, ha lasciato alla fine della sua breve vita circa 60.000 opere documentate; non solo dipinti e disegni, ma anche scritti, giacche’ la sua personalità si esprimeva sia attraverso l’immagine visiva, sia attraverso la poesia e lo scritto ideologico-filosofico.
Sin dall’infanzia, l’artista rivela eccezionali doti nel disegno e nella pittura, attirando l’attenzione della stampa. Svolge i suoi studi presso il Liceo Scientifico di Viterbo e nel 1965 si iscrive alla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma.
Dopo aver instaurato una propria tecnica neo-dadaista con collages di reperti iconici e testuali, dal 1974 si lega con contratto alla Galleria Miralli di Viterbo. Negli anni vive disagi e dolorose crisi esistenziali, compresi i ricoveri in cliniche psichiatriche, ma non interrompe la sua attività artistica.
Carlo Vincenti è dunque un artista dall’esperienza umana segnata dalle connotazioni dell’emarginazione, collocandosi tuttavia all’avanguardia in quel settore della produzione artistica “verbo-visiva”, dove l’elemento caratterizzante risiede appunto nell’uso simultaneo della parola e dell’immagine come componenti di un discorso unitario.
La ricca bibliografia include Crispolti, Mascelloni, Sarenco, Mussa, Bentivoglio, Ceccobelli, Ulivi, Francocci.
Numerose le sue personali in sedi pubbliche e private, anche dopo la sua morte; da ricordare:
1988 a Palazzo dei Priori – Sala Regia di Viterbo.
1993 “Durante la sosta a Viterbo” a cura di Enrico Crispolti e Bruno Ceccobelli a Palazzo degli Alessandri Viterbo;
2004, all’Archivio di Poesia Visiva del Museo dell’Informazione di Senigallia (MUSINF) a cura di Mirella Bentivoglio.
2006 al Palazzo dei Consoli di Gubbio (PG), a cura di Mirella Bentivoglio.
Varie partecipazioni a collettive, per la maggior parte in sedi pubbliche; da ricordare:
“Poesia Totale 1897-1997” Palazzo della Ragione, Mentova, a cura di Enrico Mascelloni e Sarenco;
2001 al Museo di Arte Moderna di Trento e Rovereto MART;
2004 alla Brewery di Los Angeles;
alla Biblioteca Angelica di Roma “Il non gruppo”, a cura di Mirella Bentivoglio;
2007 alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia “Mostra sul libro d’artista”;
2008 al Castello Orsini di Soriano nel Cimino (VT), Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea “Stelle Cadenti”.
Al Portico della Giustizia esposizione di opere dal tratto informale, esempio della varietà stilistica che caratterizza la produzione artistica di Vincenti.
A Palazzo Chigi opere dell’ultimo periodo di attività artistica, nelle quali Vincenti trasferisce lo stesso spirito dei graffiti murali.
Nato a Viterbo nel 1946 e morto suicida nella stessa città all’età di 32 anni, ha lasciato alla fine della sua breve vita circa 60.000 opere documentate; non solo dipinti e disegni, ma anche scritti, giacche’ la sua personalità si esprimeva sia attraverso l’immagine visiva, sia attraverso la poesia e lo scritto ideologico-filosofico.
Sin dall’infanzia, l’artista rivela eccezionali doti nel disegno e nella pittura, attirando l’attenzione della stampa. Svolge i suoi studi presso il Liceo Scientifico di Viterbo e nel 1965 si iscrive alla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma.
Dopo aver instaurato una propria tecnica neo-dadaista con collages di reperti iconici e testuali, dal 1974 si lega con contratto alla Galleria Miralli di Viterbo. Negli anni vive disagi e dolorose crisi esistenziali, compresi i ricoveri in cliniche psichiatriche, ma non interrompe la sua attività artistica.
Carlo Vincenti è dunque un artista dall’esperienza umana segnata dalle connotazioni dell’emarginazione, collocandosi tuttavia all’avanguardia in quel settore della produzione artistica “verbo-visiva”, dove l’elemento caratterizzante risiede appunto nell’uso simultaneo della parola e dell’immagine come componenti di un discorso unitario.
La ricca bibliografia include Crispolti, Mascelloni, Sarenco, Mussa, Bentivoglio, Ceccobelli, Ulivi, Francocci.
Numerose le sue personali in sedi pubbliche e private, anche dopo la sua morte; da ricordare:
1988 a Palazzo dei Priori – Sala Regia di Viterbo.
1993 “Durante la sosta a Viterbo” a cura di Enrico Crispolti e Bruno Ceccobelli a Palazzo degli Alessandri Viterbo;
2004, all’Archivio di Poesia Visiva del Museo dell’Informazione di Senigallia (MUSINF) a cura di Mirella Bentivoglio.
2006 al Palazzo dei Consoli di Gubbio (PG), a cura di Mirella Bentivoglio.
Varie partecipazioni a collettive, per la maggior parte in sedi pubbliche; da ricordare:
“Poesia Totale 1897-1997” Palazzo della Ragione, Mentova, a cura di Enrico Mascelloni e Sarenco;
2001 al Museo di Arte Moderna di Trento e Rovereto MART;
2004 alla Brewery di Los Angeles;
alla Biblioteca Angelica di Roma “Il non gruppo”, a cura di Mirella Bentivoglio;
2007 alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia “Mostra sul libro d’artista”;
2008 al Castello Orsini di Soriano nel Cimino (VT), Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea “Stelle Cadenti”.
07
settembre 2008
Carlo Vincenti
Dal 07 al 25 settembre 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA MIRALLI – PORTICO DELLA GIUSTIZIA XII SEC.
Viterbo, Via San Lorenzo, 57, (Viterbo)
Viterbo, Via San Lorenzo, 57, (Viterbo)
Orario di apertura
10,00 - 12,30 / 17,00 – 19,30 esclusi i festivi
Vernissage
7 Settembre 2008, ore 11
Autore