Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Carlos Rivera – Des-astre
la prima personale dell’artista cileno Carlos Rivera in Europa, atto conclusivo della residenza svolta in collaborazione con N38E13
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione Culturale di Promozione Sociale N38E13 è lieta di presentare presso i suoi spazi
DES-ASTRE, la prima personale dell’artista cileno Carlos Rivera in Europa, atto conclusivo della
residenza svolta in collaborazione con N38E13, con opening il giorno venerdì 24 marzo alle ore
18.00, alla presenza dell’artista.
DES-ASTRE condensa l’abilità di Carlos Rivera nel tradurre in arte l’esperienza libera e
caleidoscopica di esplorazione degli spazi, dei siti e dei territori scelti: un’esplorazione mossa
dalla ricerca dell’‘espacio siniestrado’, in altre parole di ciascun luogo capace di provocare
angoscia per via dell’aspetto ostile o desolante, degradato o dimenticato che lo caratterizza.
DES-ASTRE raggiungerà il paradosso che sta alla base dell’intera produzione dell’artista: ‘come
dalla luce sia possibile ottenere il buio, l’oscurità’ e la reversibilità dello stesso concetto.
DES-ASTRE, titolo e concetto fondante l’intero progetto è, infatti, un evocativo termine
derivante dal latino astrum, astro, che letteralmente significa ‘senza stelle’ e che corrisponde ad
uno stato di sventura, alla ‘disgrazia nell’oscurità’: l’artista si muove tra spazi abbandonati ed in
rovina senza una meta né un percorso predeterminato, come un navigatore che avanza senza
rotta nel buio di una notte senza stelle, privo di una guida certa e quindi abbandonato a se
stesso, alla deriva.
Rivera ha creato inedite connessioni fra ambiti storici, sociali, geografici e politici differenti
osservando e rielaborando sfumature e dettagli, colti durante il percorso di indagine in contesti
morfologicamente dissimili. Gli spazi individuati a Palermo raccolgono idealmente un’identità
che l’artista ha colto in tutta l’isola: un perenne stato di abbandono, in cui gli edifici-discariche
divengono testimoni della rovina storica e sociale e del rifiuto, inteso non soltanto quale
prodotto di scarto depositato in un luogo non consono al suo smaltimento, bensì quale
negazione, quella ai danni della memoria e dell’identità singolare e collettiva.
Nella visione del cileno riemergono, dunque, la memoria, le stratificazioni culturali e il vissuto,
sconosciuto o dimenticato, dei luoghi. I nuovi stimoli e le suggestioni evocate da spazi, culture e
pensieri lontani da quelli di appartenenza hanno indubbiamente portato ad un’evoluzione,
stilistica e concettuale, nel suo percorso artistico ed esistenziale. Fondamentale punto di
passaggio per comprendere tale sviluppo è una recente produzione dell’artista: Vinculos de
Proximidad. DES-ASTRE ne rappresenta la naturale prosecuzione perché, se quell’opera era
composta dai materiali di scarto prodotti da Rivera stesso durante il suo lavoro – frammenti di
lamine in acciaio desunte dai cutter utilizzati per il masking tape –, in questo caso i reali
protagonisti divengono gli oggetti di scarto individuati nei luoghi occasionali percorsi in forma
scomposta dall’artista. Questi reperti, allo stesso modo delle lamette, emanano una sorta di
violenza sospesa, presente ma non contingente: attraverso il loro utilizzo, Carlos Rivera
ricostruisce quel cielo stellato, ormai perso di vista ma in qualche modo ritrovato guardando
giù, per terra, e regala una nuova ed appassionante vita a quei frammenti di memoria perduta.
DES-ASTRE, la prima personale dell’artista cileno Carlos Rivera in Europa, atto conclusivo della
residenza svolta in collaborazione con N38E13, con opening il giorno venerdì 24 marzo alle ore
18.00, alla presenza dell’artista.
DES-ASTRE condensa l’abilità di Carlos Rivera nel tradurre in arte l’esperienza libera e
caleidoscopica di esplorazione degli spazi, dei siti e dei territori scelti: un’esplorazione mossa
dalla ricerca dell’‘espacio siniestrado’, in altre parole di ciascun luogo capace di provocare
angoscia per via dell’aspetto ostile o desolante, degradato o dimenticato che lo caratterizza.
DES-ASTRE raggiungerà il paradosso che sta alla base dell’intera produzione dell’artista: ‘come
dalla luce sia possibile ottenere il buio, l’oscurità’ e la reversibilità dello stesso concetto.
DES-ASTRE, titolo e concetto fondante l’intero progetto è, infatti, un evocativo termine
derivante dal latino astrum, astro, che letteralmente significa ‘senza stelle’ e che corrisponde ad
uno stato di sventura, alla ‘disgrazia nell’oscurità’: l’artista si muove tra spazi abbandonati ed in
rovina senza una meta né un percorso predeterminato, come un navigatore che avanza senza
rotta nel buio di una notte senza stelle, privo di una guida certa e quindi abbandonato a se
stesso, alla deriva.
Rivera ha creato inedite connessioni fra ambiti storici, sociali, geografici e politici differenti
osservando e rielaborando sfumature e dettagli, colti durante il percorso di indagine in contesti
morfologicamente dissimili. Gli spazi individuati a Palermo raccolgono idealmente un’identità
che l’artista ha colto in tutta l’isola: un perenne stato di abbandono, in cui gli edifici-discariche
divengono testimoni della rovina storica e sociale e del rifiuto, inteso non soltanto quale
prodotto di scarto depositato in un luogo non consono al suo smaltimento, bensì quale
negazione, quella ai danni della memoria e dell’identità singolare e collettiva.
Nella visione del cileno riemergono, dunque, la memoria, le stratificazioni culturali e il vissuto,
sconosciuto o dimenticato, dei luoghi. I nuovi stimoli e le suggestioni evocate da spazi, culture e
pensieri lontani da quelli di appartenenza hanno indubbiamente portato ad un’evoluzione,
stilistica e concettuale, nel suo percorso artistico ed esistenziale. Fondamentale punto di
passaggio per comprendere tale sviluppo è una recente produzione dell’artista: Vinculos de
Proximidad. DES-ASTRE ne rappresenta la naturale prosecuzione perché, se quell’opera era
composta dai materiali di scarto prodotti da Rivera stesso durante il suo lavoro – frammenti di
lamine in acciaio desunte dai cutter utilizzati per il masking tape –, in questo caso i reali
protagonisti divengono gli oggetti di scarto individuati nei luoghi occasionali percorsi in forma
scomposta dall’artista. Questi reperti, allo stesso modo delle lamette, emanano una sorta di
violenza sospesa, presente ma non contingente: attraverso il loro utilizzo, Carlos Rivera
ricostruisce quel cielo stellato, ormai perso di vista ma in qualche modo ritrovato guardando
giù, per terra, e regala una nuova ed appassionante vita a quei frammenti di memoria perduta.
24
marzo 2017
Carlos Rivera – Des-astre
Dal 24 marzo al 30 aprile 2017
arte contemporanea
Location
N38E13
Palermo, Via Maqueda, 7, (Palermo)
Palermo, Via Maqueda, 7, (Palermo)
Orario di apertura
La mostra sarà visitabile anche la domenica 26 marzo, con la presenza dell’artista, dalle ore 11 alle ore 21
Su appuntamento dal 27/03 al 30/04_2017
Vernissage
24 Marzo 2017, h 18
Autore