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Carmelo Zotti – Nel segno della Sfinge
Mostra antologica del Maestro veneto Carmelo Zotti intitolata Nel segno della Sfinge, cinquanta grandi dipinti, scalati dal 1958 al 2003, nei quali compiutamente si manifesta il mondo visionario di questo artista che ha messo in scena angeli, sfingi, chimere, demoni e altre figure e luoghi dell’immaginario per raccontare, sullo sfondo del mito, momenti e vicende in cui si riconosce lo spirito del nostro tempo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 19 ottobre, alle ore 17,00 si inaugura alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada” di San Gimignano, la Città d’Arte proclamata patrimonio mondiale culturale e naturale dall’UNESCO, la mostra antologica del Maestro veneto Carmelo Zotti intitolata Nel segno della Sfinge, cinquanta grandi dipinti, scalati dal 1958 al 2003, nei quali compiutamente si manifesta il mondo visionario di questo artista che ha messo in scena angeli, sfingi, chimere, demoni e altre figure e luoghi dell’immaginario per raccontare, sullo sfondo del mito, momenti e vicende in cui si riconosce lo spirito del nostro tempo.
Promossa e organizzata dal Comune di San Gimignano nell’occasione dei settant’anni dell’artista, la mostra è patrocinata dalla Provincia di Siena e sponsorizzata dalla Euromobil, il gruppo industriale che già da tempo ha associato i propri marchi a mostre ed eventi culturali di rilievo nazionale.
Il critico d’arte Nicola Micieli, curatore della mostra e del catalogo, pubblicato dalle Edizioni Bora di Bologna, ha articolato il percorso espositivo in due sezioni. La prima ricapitola il percorso di Carmelo Zotti dagli anni Cinquanta alla metà degli Ottanta, attraverso una scelta di opere capitali che enucleano le esperienze formative compiute a Venezia in ambito informale, quindi il graduale recupero della figurazione simbolica nella quale cominciano a delinearsi ambienti e figure in cui le dimensioni del mito e della quotidianità si sovrappongono e si fondono.
La seconda sezione mette a fuoco il lavoro attuale dell’artista con una serie di grandi tele a olio e carte a tecnica mista nelle quali l’immagine si configura come un vero e proprio teatro ove in un paesaggio irreale, spesso dominato da piramidi, torri e altre strutture architettoniche che rimandano a un mondo arcaico, si compiono apparizioni di personaggi leggendari che recano il carico degli umori, dei sentimenti, dei sogni propri agli uomini e alle culture di ogni luogo e tempo.
Nato a Trieste nel 1933, Carmelo Zotti vive e lavora a Treviso. È stato titolare della cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1973 al 1990, succeduto al suo Maestro, Bruno Saetti. Ha iniziato ad esporre dal 1952 con una personale all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e nel 1954 vinse il premio della stessa fondazione rivelandosi tra i più promettenti giovani artisti italiani. In seguito ha conseguito il primo premio alla Biennale Internazionale dei Giovani e al Concorso Internazionale dell’Unesco, il Premio Michetti di Francavilla a Mare nel 1963 e nel 1990, il Premio Ramazzotti a Milano ed il premio Longo alla XXXII Biennale d’Arte di Venezia. Ha esposto, su invito, alla XXVIII e alla XXXII Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma nel 1986. Nel 1995 la Città di Venezia lo ha onorato con una grande antologica al Museo d’Arte Moderna Ca’ Pesaro.
Promossa e organizzata dal Comune di San Gimignano nell’occasione dei settant’anni dell’artista, la mostra è patrocinata dalla Provincia di Siena e sponsorizzata dalla Euromobil, il gruppo industriale che già da tempo ha associato i propri marchi a mostre ed eventi culturali di rilievo nazionale.
Il critico d’arte Nicola Micieli, curatore della mostra e del catalogo, pubblicato dalle Edizioni Bora di Bologna, ha articolato il percorso espositivo in due sezioni. La prima ricapitola il percorso di Carmelo Zotti dagli anni Cinquanta alla metà degli Ottanta, attraverso una scelta di opere capitali che enucleano le esperienze formative compiute a Venezia in ambito informale, quindi il graduale recupero della figurazione simbolica nella quale cominciano a delinearsi ambienti e figure in cui le dimensioni del mito e della quotidianità si sovrappongono e si fondono.
La seconda sezione mette a fuoco il lavoro attuale dell’artista con una serie di grandi tele a olio e carte a tecnica mista nelle quali l’immagine si configura come un vero e proprio teatro ove in un paesaggio irreale, spesso dominato da piramidi, torri e altre strutture architettoniche che rimandano a un mondo arcaico, si compiono apparizioni di personaggi leggendari che recano il carico degli umori, dei sentimenti, dei sogni propri agli uomini e alle culture di ogni luogo e tempo.
Nato a Trieste nel 1933, Carmelo Zotti vive e lavora a Treviso. È stato titolare della cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1973 al 1990, succeduto al suo Maestro, Bruno Saetti. Ha iniziato ad esporre dal 1952 con una personale all’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e nel 1954 vinse il premio della stessa fondazione rivelandosi tra i più promettenti giovani artisti italiani. In seguito ha conseguito il primo premio alla Biennale Internazionale dei Giovani e al Concorso Internazionale dell’Unesco, il Premio Michetti di Francavilla a Mare nel 1963 e nel 1990, il Premio Ramazzotti a Milano ed il premio Longo alla XXXII Biennale d’Arte di Venezia. Ha esposto, su invito, alla XXVIII e alla XXXII Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma nel 1986. Nel 1995 la Città di Venezia lo ha onorato con una grande antologica al Museo d’Arte Moderna Ca’ Pesaro.
19
ottobre 2003
Carmelo Zotti – Nel segno della Sfinge
Dal 19 ottobre al 30 novembre 2003
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA RAFFAELE DE GRADA
San Gimignano, Via Folgore Da San Gimignano, 11, (Siena)
San Gimignano, Via Folgore Da San Gimignano, 11, (Siena)
Biglietti
€. 3,50 (intero), €. 2,50 (ridotto), compresa la visita al Museo
Orario di apertura
tutti i giorni, 11,00 – 18,00
Vernissage
19 Ottobre 2003, ore 17,00