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Carmen Boccù – Mi inchino e il cielo non mi sovrasta
La mostra comprende un gruppo di 13 acrilici su carta e tela le cui immagini ruotano attorno ad alcuni archetipi, lo scudo, la coppa , la freccia, la spada, l’arco, la spirale, le corna lunari e solari, il serpente, le direzioni dello spazio, e in sintesi, il punto che si fa molteplice e viceversa
Comunicato stampa
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La mostra comprende un gruppo di 13 acrilici su carta e tela le cui immagini ruotano attorno ad alcuni archetipi, lo scudo, la coppa , la freccia, la spada, l’arco, la spirale, le corna lunari e solari, il serpente, le direzioni dello spazio, e in sintesi, il punto che si fa molteplice e viceversa.
Questo gruppo è omogeneo e la sua esecuzione risale a qualche anno fa.
A questo si aggiungono 3 gruppi di terracotta aventi come tema ancora il vaso, contenitore e limite di uno spazio in realtà indifferenziato, immagine quindi dell’illusione e del tempo, attraverso cui si attua.
Energia che si attualizza e muta in continuazione. Il vaso diviene canopo, raccoglie tracce di vita
che verranno trasportate e torneranno.
La mostra si avvale inoltre di un intervento poetico di Maria Mastinu dal quale è tratto il titolo.
I lavori esposti sono qui collegati emotivamente col ricordo del pozzo di S.Cristina
a Paulilatino, in Sardegna.
Attingo la luce fresca
della stella specchiata.
Mi inchino
e il cielo non mi sovrasta
anzi si spalanca
vertiginoso ad accogliermi
Il lavoro di Carmen Boccu’ ha attraversato fasi diverse ma si è svolto con un’attenzione particolare al mondo degli archetipi, indagati da un punto di vista sia psicologico che storico.
Questa ricerca l’ha portata ad interessarsi in particolare della cultura e dei linguaggi del subcontinente indiano.
Nel 95 ha iniziato ad operare con la terracotta.
Ha esposto varie volte a Milano presso la Galleria Avida Dollars, ABC, di Porta Ticinese,
Palazzo della Permanente, Museo di Storia Contemporanea,
Palazzina Liberty, Nuova Brerarte, a Monza galleria Ad Arte, Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, World Festival of Art on paper di Lubiana, Centro di Arte Contemporanea di Fregene.
Questo gruppo è omogeneo e la sua esecuzione risale a qualche anno fa.
A questo si aggiungono 3 gruppi di terracotta aventi come tema ancora il vaso, contenitore e limite di uno spazio in realtà indifferenziato, immagine quindi dell’illusione e del tempo, attraverso cui si attua.
Energia che si attualizza e muta in continuazione. Il vaso diviene canopo, raccoglie tracce di vita
che verranno trasportate e torneranno.
La mostra si avvale inoltre di un intervento poetico di Maria Mastinu dal quale è tratto il titolo.
I lavori esposti sono qui collegati emotivamente col ricordo del pozzo di S.Cristina
a Paulilatino, in Sardegna.
Attingo la luce fresca
della stella specchiata.
Mi inchino
e il cielo non mi sovrasta
anzi si spalanca
vertiginoso ad accogliermi
Il lavoro di Carmen Boccu’ ha attraversato fasi diverse ma si è svolto con un’attenzione particolare al mondo degli archetipi, indagati da un punto di vista sia psicologico che storico.
Questa ricerca l’ha portata ad interessarsi in particolare della cultura e dei linguaggi del subcontinente indiano.
Nel 95 ha iniziato ad operare con la terracotta.
Ha esposto varie volte a Milano presso la Galleria Avida Dollars, ABC, di Porta Ticinese,
Palazzo della Permanente, Museo di Storia Contemporanea,
Palazzina Liberty, Nuova Brerarte, a Monza galleria Ad Arte, Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, World Festival of Art on paper di Lubiana, Centro di Arte Contemporanea di Fregene.
22
maggio 2007
Carmen Boccù – Mi inchino e il cielo non mi sovrasta
Dal 22 maggio al primo giugno 2007
arte contemporanea
Location
STUDIO TRONCI
Milano, Via Cola Montano, 6, (Milano)
Milano, Via Cola Montano, 6, (Milano)
Vernissage
22 Maggio 2007, ore 19
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