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Carmine Arrivo – Sulla Strada del Cammino di Santiago de Compostela
Esposizione personale del fotografo Carmine Arrivo “Sulla Strada del Cammino di Santiago de Compostela”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mostra Fotografica "Sulla Strada del Cammino di Santiago de Compostela" Fotografie di Carmine Arrivo
Il cammino è un percorso storico e religioso che riprende fedelmente un tratto della strada che conduce alla tomba di S. Giacomo situata a Santiago de Compostela nella parte nord occidentale della Spagna.
Giacomo era un pescatore, ed era uno dei 12 apostoli, come il fratello Giovanni l'Evangelista.
Dopo la resurrezione di Cristo per molti anni girò la Spagna per compiere l'opera di evangelizzazione. Dopo esser tornato in Palestina fu fatto decapitare dal re Erode Agrippa, in quanto egli temeva che l'apostolo acquisisse un eccessivo potere; i suoi discepoli Attanasio e Teodoro ne raccolsero il corpo e lo trasportarono segretamente con una nave nei luoghi della predicazione. Sbarcati nei pressi di Finisterre si addentrarono in Galicia e gli diedero sepoltura.
Nei secoli successivi si perse traccia del sepolcro. Nell'anno 813 l'eremita Pelayo vide, per molti giorni successivi, una pioggia di stelle cadere sopra un colle. Una notte gli apparve in sogno San Giacomo che gli svelò che il luogo delle luci indicava la sua tomba. L'abate rimosse la terra che nei secoli si era depositata e scoprì il sepolcro. Ne diede notizia al Vescovo locale Teodomiro che confermò la veridicità dell'accaduto. La notizia giunse presto al papa ed ai principali sovrani cattolici dell'epoca. Di qui iniziò il culto di Santiago. Fu costruita una piccola chiesa sul luogo del sepolcro; ben presto sorse intorno una città che fu denominata Santiago de Compostela [da campus stellae].
Nei secoli, il cammino è stato percorso da milioni di persone e le motivazioni sono molteplici e non solo di carattere religioso.
Il cammino ha un fascino particolare:
le giornate sono scandite dal sorgere del sole, dalla fatica, dagli immensi campi di grano, dai paesaggi affascinanti, dai personaggi incontrati, smarriti e ritrovati durante la strada percorsa, dall’accoglienza fraterna degli albergue ma permette soprattutto di uscire da una vita che spesso ci viene imposta.
Da ritmi serrati che non rispettano le nostre persone e le nostre esigenze…
Un piacevole distacco dal consumismo, dagli eccessi quotidiani, dall’inutilità di tanti oggetti dei quali ci circondiamo nella vita reale di tutti i giorni…
Mi ha regalato tantissime emozioni lasciando lo spazio giusto da dedicare a me stesso.
Ai miei pensieri.
Ad ascoltare la voce che ognuno di noi ha dentro ma che spesso teniamo in disparte senza ascoltare. Osservarsi, capire quando si arriva al limite di se stessi, non prendersi troppo sul serio.
In poche parole vivere…
Le foto presenti alla mostra non sono altro che dei momenti che rispecchiano ciò che il cammino mi ha regalato. Oltre ai paesaggi maestosi, anche la sofferenza patita sul proprio corpo ma allo stesso tempo la soddisfazione di avere tutta la mia vita in uno zaino sapendo che avrei potuto continuare ancora ed ancora…
Una bellissima esperienza da proseguire negli anni per terminare il percorso.
Terminarlo nella "vita reale” senza scappare ma traendo insegnamento da quanto imparato in una situazione del tutto diversa dalla nostra realtà…
Carmine Arrivo
“Non c’è felicità per chi non viaggia Rohita!
A forza di stare nella società degli uomini,
anche il migliore di loro si perde.
Mettiti in viaggio.
I piedi del viandante diventano fiori,
la sua anima cresce e dà frutti
ed i suoi vizi son lavati via dalla fatica del viaggiare.
La sorte di chi sta fermo non si muove,
dorme quando quello è nel sonno
e si alza quando quello si desta.
Allora vai, viaggia, Rohita!”
Un altro giro di giostra - Tiziano Terzani
Il cammino è un percorso storico e religioso che riprende fedelmente un tratto della strada che conduce alla tomba di S. Giacomo situata a Santiago de Compostela nella parte nord occidentale della Spagna.
Giacomo era un pescatore, ed era uno dei 12 apostoli, come il fratello Giovanni l'Evangelista.
Dopo la resurrezione di Cristo per molti anni girò la Spagna per compiere l'opera di evangelizzazione. Dopo esser tornato in Palestina fu fatto decapitare dal re Erode Agrippa, in quanto egli temeva che l'apostolo acquisisse un eccessivo potere; i suoi discepoli Attanasio e Teodoro ne raccolsero il corpo e lo trasportarono segretamente con una nave nei luoghi della predicazione. Sbarcati nei pressi di Finisterre si addentrarono in Galicia e gli diedero sepoltura.
Nei secoli successivi si perse traccia del sepolcro. Nell'anno 813 l'eremita Pelayo vide, per molti giorni successivi, una pioggia di stelle cadere sopra un colle. Una notte gli apparve in sogno San Giacomo che gli svelò che il luogo delle luci indicava la sua tomba. L'abate rimosse la terra che nei secoli si era depositata e scoprì il sepolcro. Ne diede notizia al Vescovo locale Teodomiro che confermò la veridicità dell'accaduto. La notizia giunse presto al papa ed ai principali sovrani cattolici dell'epoca. Di qui iniziò il culto di Santiago. Fu costruita una piccola chiesa sul luogo del sepolcro; ben presto sorse intorno una città che fu denominata Santiago de Compostela [da campus stellae].
Nei secoli, il cammino è stato percorso da milioni di persone e le motivazioni sono molteplici e non solo di carattere religioso.
Il cammino ha un fascino particolare:
le giornate sono scandite dal sorgere del sole, dalla fatica, dagli immensi campi di grano, dai paesaggi affascinanti, dai personaggi incontrati, smarriti e ritrovati durante la strada percorsa, dall’accoglienza fraterna degli albergue ma permette soprattutto di uscire da una vita che spesso ci viene imposta.
Da ritmi serrati che non rispettano le nostre persone e le nostre esigenze…
Un piacevole distacco dal consumismo, dagli eccessi quotidiani, dall’inutilità di tanti oggetti dei quali ci circondiamo nella vita reale di tutti i giorni…
Mi ha regalato tantissime emozioni lasciando lo spazio giusto da dedicare a me stesso.
Ai miei pensieri.
Ad ascoltare la voce che ognuno di noi ha dentro ma che spesso teniamo in disparte senza ascoltare. Osservarsi, capire quando si arriva al limite di se stessi, non prendersi troppo sul serio.
In poche parole vivere…
Le foto presenti alla mostra non sono altro che dei momenti che rispecchiano ciò che il cammino mi ha regalato. Oltre ai paesaggi maestosi, anche la sofferenza patita sul proprio corpo ma allo stesso tempo la soddisfazione di avere tutta la mia vita in uno zaino sapendo che avrei potuto continuare ancora ed ancora…
Una bellissima esperienza da proseguire negli anni per terminare il percorso.
Terminarlo nella "vita reale” senza scappare ma traendo insegnamento da quanto imparato in una situazione del tutto diversa dalla nostra realtà…
Carmine Arrivo
“Non c’è felicità per chi non viaggia Rohita!
A forza di stare nella società degli uomini,
anche il migliore di loro si perde.
Mettiti in viaggio.
I piedi del viandante diventano fiori,
la sua anima cresce e dà frutti
ed i suoi vizi son lavati via dalla fatica del viaggiare.
La sorte di chi sta fermo non si muove,
dorme quando quello è nel sonno
e si alza quando quello si desta.
Allora vai, viaggia, Rohita!”
Un altro giro di giostra - Tiziano Terzani
08
maggio 2010
Carmine Arrivo – Sulla Strada del Cammino di Santiago de Compostela
Dall'otto maggio al 28 giugno 2010
fotografia
Location
BISTECCATOSCANA
Pistoia, Via Sant'andrea, 30, (Pistoia)
Pistoia, Via Sant'andrea, 30, (Pistoia)
Orario di apertura
dal Giovedì al Lunedì dalle 18:00 alle 24:00
Vernissage
8 Maggio 2010, ore 19
Sito web
www.carminearrivo.it
Autore