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Carmine Cecola – Metamorfosi della forma
Cecola è stato uno scultore e pittore di nascita molisana (Monteroduni- Isernia, 1923), di formazione artistica napoletana, succcessivamente attivo a Roma, dove è scomparso nel 2001.
Comunicato stampa
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Come scrive il curatore in catalogo, l'opera di Cecola è caratterizzata sin dagli esordi, alla fine degli anni quaranta e nei primissimi cinquanta, da un linguaggio caratterizzato da una personale e vigorosa sintesi plastica evidente nei grandi nudi in cui le anatomie si allungano e si ricompongono in volumi circolari memori della scultura arcaica, rivelando le sue dense riflessioni su alcune esperienze internazionali. In questo, Cecola si evidenzia come un personaggio di spicco all’interno del clima della modernità a Napoli, capace di rielaborare in modo autonomo esperienze diverse e di concepire un linguaggio unitario che saprà saldare visioni apparentemente inconciliabili, come quelle della figurazione e dell’astrazione. Questa apertura verso due concezioni dell’arte apparentemente in dissidio, praticate spesso contemporaneamente dall’autore in anni in cui le due posizioni si stavano scontrando aspramente, fa capire come Cecola avesse un’idea aperta della sua opera e come il suo lavoro traesse beneficio dai due campi di ricerca. È evidente che Cecola trovasse sostegno alle sue indagini passando da un livello iconico a uno aniconico, livelli in cui tuttavia si notano forti assonanze, come se la figura tendesse a uscire dai suoi limiti per raggiungere la perfezione platonica e ideale della forma geometrica che supera i limiti della realtà sensibile, e come se, allo stesso tempo, la forma astratta cercasse di ritornare all’immagine umana da cui era partita per farsi ancora anatomia, corpo fisico e quasi vivente. Così nell’articolato sviluppo del suo viaggio artistico, Carmine Cecola ha attraversato linguaggi, visioni e tecniche regalando anche un magistero rigoroso ai moltissimi allievi della sua lunga carriera di insegnante, tenendo ferma quella visione sacrale dell’opera d’arte che lo ha portato a dare una sostanza reale e viva alla presenza delle sue figure nell’ambiente, al rapporto tra microcosmo e macrocosmo che lo conduce senza soluzione di continuità dal gioiello al monumento con lo stesso nitore costruttivo che dà forma ai volumi, ai corpi e alle cose attraverso l’esattezza cartesiana delle coordinate dello spazio.
01
dicembre 2012
Carmine Cecola – Metamorfosi della forma
Dal primo al 23 dicembre 2012
arte moderna e contemporanea
Location
MUSEO FONDAZIONE VENANZO CROCETTI
Roma, Via Cassia, 492, (Roma)
Roma, Via Cassia, 492, (Roma)
Orario di apertura
lunedì, giovedì e venerdì ore 11-13/ 15-19; sabato e domenica 11-18; chiuso martedì e mercoledì.
Vernissage
1 Dicembre 2012, h 18 - 21
Autore
Curatore