Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Carolina Negroni/Alice Zanelli – EYE
BoA Spazio Arte è lieta di presentare i lavori di Carolina Negroni e Alice Zanelli.
Entrambe alla loro prima esperienza in galleria, queste giovani artiste bolognesi concentrano, seppur con mezzi e stili differenti, la loro attenzione sul concetto visibile-invisibile, esplicito-nascosto.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Attraverso la fotografia analogica Carolina Negroni, racconta di attimi raccolti per le strade di Budapest, momenti rubati ed impressi sulla pellicola; questa, protetta nell’oscurità, ci rivelerà il suo contenuto solo al momento dello sviluppo. Accade però che la luce investe il rullino e ormai ritenuto perduto, viene abbandonato. Dopo tempo l’artista decide di svilupparlo ugualmente ed ecco che la narrazione della realtà viene rivestita di una soggettività completamente nuova, frammentata e sospesa, una lettura inedita del visibile, alla quale si aggiunge una grana quasi palpabile, come una foschia.
La bruma, nebbia, foschia, che non è solo agente atmosferico ma anche paura, mancanza di lucidità, assenza.
Alice Zanelli, fa dello sguardo nel senso più letterale del termine, il suo soggetto principe, rappresentando attraverso i suoi occhi la variabilità delle sensazioni e la frammentarietà della realtà. Vetri, puntine, schegge di ceramica, riflettono colori cangianti e preziosi e allo stesso tempo rappresentano un potenziale pericolo per l’artista che li ha maneggiati.
La fragilità e l’abbandono sono sensazioni che ci appartengono e che spesso preferiamo dimenticare obliati come sotto effetto dei fiori da oppio, che ricoprono di un manto fiorito ogni memoria.
Buio e luce, memoria e oblio rappresentano spesso le due facce della stessa realtà, sta nello sguardo di chi osserva vincere la paura e aprire gli occhi.
La bruma, nebbia, foschia, che non è solo agente atmosferico ma anche paura, mancanza di lucidità, assenza.
Alice Zanelli, fa dello sguardo nel senso più letterale del termine, il suo soggetto principe, rappresentando attraverso i suoi occhi la variabilità delle sensazioni e la frammentarietà della realtà. Vetri, puntine, schegge di ceramica, riflettono colori cangianti e preziosi e allo stesso tempo rappresentano un potenziale pericolo per l’artista che li ha maneggiati.
La fragilità e l’abbandono sono sensazioni che ci appartengono e che spesso preferiamo dimenticare obliati come sotto effetto dei fiori da oppio, che ricoprono di un manto fiorito ogni memoria.
Buio e luce, memoria e oblio rappresentano spesso le due facce della stessa realtà, sta nello sguardo di chi osserva vincere la paura e aprire gli occhi.
21
marzo 2024
Carolina Negroni/Alice Zanelli – EYE
Dal 21 marzo al 05 maggio 2024
arte contemporanea
fotografia
fotografia
Location
BoA Spazio Arte
Bologna, Via Barberia, 24/A, (BO)
Bologna, Via Barberia, 24/A, (BO)
Orario di apertura
da martedì a giovedì ore 16-19
da venerdì a domenica 10-13 e 16-19
Sito web
Autore