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Caroline Geys / Brian Murphy – Geometry Traces – Journey lines – Linee di Viaggio
Siamo lieti di presentare, presso la nostra galleria, la mostra internazionale di due artisti statunitensi che arrivano direttamente dalla città di Los Angeles, attualmente capitale dell’Arte Contemporanea a livello mondiale.
Comunicato stampa
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Caroline Geys e Brian Murphy due entità diverse ma con lo stesso comune denominatore, L’astratto. Una visione che contrasta, incuriosisce l’immaginario. Tracce Geometriche è il titolo del lavoro creato esclusivamente per la mostra alla galleria AXRT Contemporary Gallery di Avellino. Il lavoro di Caroline e Brian è stato quello di tracciare dei percorsi legati al luogo di nascita, al viaggio quotidiano tra passato e presente. Tracce per ricordare dove siamo stati, dove stiamo andando. Una mappa metaforica sul ”viaggio". Caroline adotta un approccio rigoroso, che la conduce a realizzare eleganti composizioni astratto-geometriche basate sulle possibilità espressive di forme e colori. Emerge una precisa volontà dell’artista di servirsi esclusivamente del linguaggio astratto per indagare e decodificare il reale, riservando una grande attenzione ai rapporti cromatici e formali. Il suo è uno sguardo di meraviglia, di accettazione, di struggente empatia di fronte alla perfezione dello spazio che interpreta con cura nella composizione. Predilige realizzare soggetti bidimensionali, piatti e dai colori vibranti. Il colore è un elemento centrale, mentre la geometria delle forme viene solcata da linee e sovrapposizioni cromatiche con campi indefiniti, a superfici in cui il colore tende alla monocromia rendendo marginale la logica delle linee e delle composizioni. Brian racconta l’importanza del segno e della sua diretta esperienza nel dare forma al ricordo vivido del passato nel presente: una linea, una macchia, un frammento che nascono da ciò che pare assopito nelle nostre anime insieme a quello che ci perseguita nello spazio. La composizione geometrica si fonda su di un gioco di presenze e di assenze. Brian definisce un lessico in cui la composizione segnica e l’espressività emotiva propria del “dipingere” si fondano in vari strati.
Col suo gesto pone l’equilibrio dell’insieme in uno stato di vibrante tensione che cerca di accogliere, nel tempo, il flusso delle frequenze complessive della forma, che si sviluppa quasi per istanti ed espressività. Ogni scansione pittorica presentata dall’artista, delinea campi di certezza ed evanescenza, di trasparenza e di solidità, di logica precisa e di libertà emotiva sempre capaci di accogliere, nell’insieme, una musicalità impalpabile fatta di equilibri e delle loro fratture improvvise. Nella visione di questo viaggio pittorico, Caroline e Brian manifestano con tutta la semplice complessità dell’ambiguo un dialogo degli opposti, dove il clamore del colore sa spegnersi e bilanciarsi nella profondità silenziosa e assoluta della superficie lasciata libera. Tra evidenze marcate e pronunciamenti impercettibili dell’apparire, prosegue nella poetica pittorica filosoficamente impegnata, quanto profondamente aperta all’immaginazione dello sguardo dello spettatore.
Anna Dusi
Curatrice
Col suo gesto pone l’equilibrio dell’insieme in uno stato di vibrante tensione che cerca di accogliere, nel tempo, il flusso delle frequenze complessive della forma, che si sviluppa quasi per istanti ed espressività. Ogni scansione pittorica presentata dall’artista, delinea campi di certezza ed evanescenza, di trasparenza e di solidità, di logica precisa e di libertà emotiva sempre capaci di accogliere, nell’insieme, una musicalità impalpabile fatta di equilibri e delle loro fratture improvvise. Nella visione di questo viaggio pittorico, Caroline e Brian manifestano con tutta la semplice complessità dell’ambiguo un dialogo degli opposti, dove il clamore del colore sa spegnersi e bilanciarsi nella profondità silenziosa e assoluta della superficie lasciata libera. Tra evidenze marcate e pronunciamenti impercettibili dell’apparire, prosegue nella poetica pittorica filosoficamente impegnata, quanto profondamente aperta all’immaginazione dello sguardo dello spettatore.
Anna Dusi
Curatrice
16
maggio 2019
Caroline Geys / Brian Murphy – Geometry Traces – Journey lines – Linee di Viaggio
Dal 16 maggio al 16 giugno 2019
arte contemporanea
Location
AXRT CONTEMPORARY GALLERY
Avellino, via Mancini , 19, (Avellino)
Avellino, via Mancini , 19, (Avellino)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì ore 17-20, sabato e domenica ore 10-13 e 18-20.30
Vernissage
16 Maggio 2019, ore 18.30
Autore
Curatore