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Carrà 140
La mostra omaggio a Carlo Carrà a 140 anni dalla nascita uno degli indiscussi protagonisti delle avanguardie del XX secolo. L’esposizione va dal 1898, a cui risale Pergamena “Agli sposi”, per arrivare a Campagna di Versilia del 1965, realizzato un anno prima della sua morte. Oltre 40 opere.
Comunicato stampa
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La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria è un omaggio al grande pittore Carlo Carrà a 140 anni dalla nascita uno degli indiscussi protagonisti delle avanguardie del XX secolo, nato in provincia di Alessandria (Quargnento 1881 – Milano 1966) .
L’arco cronologico rappresentato nell’esposizione va dal 1898, a cui risale Pergamena “Agli sposi”, forse la prima opera firmata e datata dall’artista, per arrivare a Campagna di Versilia del 1965, realizzato un anno prima della sua morte.
Sono oltre un quarantina le opere esposte, tra oli, disegni e acqueforti, in parte provenienti direttamente dalla collezione d’arte della Fondazione e in parte dai collezionisti alessandrini, i quali si sono dichiarati disponibili al prestito di un altrettanto interessante corpus di dipinti, in prevalenza paesaggi, che consentono di delineare il percorso artistico di Carlo Carrà testimoniato in ogni sua fase, dall’approccio al divisionismo, all’esperienza futurista, dalla parentesi metafisica alla tradizione figurativa, ai paesaggi dipinti in molti luoghi della penisola.
L’esposizione è allestita al piano terreno di Palatium Vetus, in uno spazio dedicato e si snoda attraverso un percorso circolare che valorizza il susseguirsi delle diverse fasi del percorso espressivo dell’artista. L’opera icona della mostra è il collage Lacerba e bottiglia del 1914 che compare sulla copertina del catalogo, dipinta al ritorno da Parigi dopo aver conosciuto e filtrato il cubismo di Picasso e Braque.
La rassegna è anche l’occasione per far conoscere a un pubblico più vasto un’opera esposta in permanenza a Palatium Vetus, ma in spazi meno accessibili: il Grande fregio con putti danzanti, studio per una decorazione muraria di cui non si conosce l’esito, risalente al primo decennio del Novecento e appartenente al periodo giovanile dell’attività pittorica di Carrà.
Inoltre, una serie di incisioni – mai esposte – degli anni 1922 – 1927, incluse in una cartella di 30, ottenute su lastre originali in cui, tradotti nelle ombreggiature e nei tratti decisi delle acqueforti, tornano i temi più cari all’artista. E non ultimi i numerosi paesaggi, dipinti in Versilia, a Venezia, a Firenze e in Umbria.
“Aprire la Quadreria con una mostra dedicata a Carrà – afferma il presidente della Fondazione, Luciano Mariano – ha non poche motivazioni di fondo: in primo luogo celebrarne il 140° anniversario della nascita e rendere omaggio a questo artista al quale l’Ente ha sempre dedicato grande attenzione, fin dal 2004, anno a cui risale la prima acquisizione dell’opera Punta della Dogana (1948), arrivando nel tempo ad assicurarsi un corpus cospicuo di dipinti, tale da poter costituire il nucleo di una piccola, ma preziosa mostra che li ripropone tutti negli spazi della Quadreria del Broletto. Numerose le opere inedite che richiameranno sicuramente appassionati di storia dell’arte e visitatori provenienti da tutto il territorio nazionale, creando un positivo volano per l’economia del nostro territorio”
LA MOSTRA PERMANENTE
Nuovo allestimento per la Collezione d’Arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria al piano terreno di Palatium Vetus.
La mostra permanente delle opere farà da corollario all’antologica che, di volta in volta, verrà dedicata ad artisti del territorio e che, fino al 3 ottobre prossimo, presenterà al pubblico una quarantina di opere di Carlo Carrà.
Si tratta di una “mostra che avvolge la mostra” con ingressi e percorsi rigorosamente separati, ospitata anch’essa nella sala del Broletto che, con i suoi archi medievali, è testimone delle origini di Alessandria.
Le opere esposte rappresentano un compendio dei molti capolavori della collezione d’arte della Fondazione, che vanno dall’Ottocento alla fine del secolo scorso.
Appartengono ad artisti quali Giuseppe Pietro Bagetti, Giovan Battista Comolli, Luigi Crosio, Cristoforo De Amicis, Giovanni Migliara, Angelo Morbelli, Pellizza da Volpedo, Francesco Cino Bozzetti, Luigi Onetti, Angelo Barabino, Pietro Morando, Giulio Benzi. Sculture di Leonardo Bistolfi, Giovanni Battista Comolli, Augusto Rivalta si alterneranno ai dipinti. Sarà possibile ammirare anche alcune opere di proprietà della Fondazione ascrivibili all’astrattismo, di artisti italiani (Corpora, Afro) e stranieri (Le Corbusier) esposte al pubblico per la prima volta.
Il percorso espositivo è stato studiato nei minimi particolari, lasciando un adeguato spazio di fruizione a ciascuna delle opere, al fine di consentire ai visitatori di apprezzarle in pieno, mantenendo le richieste distanze di sicurezza.
L’arco cronologico rappresentato nell’esposizione va dal 1898, a cui risale Pergamena “Agli sposi”, forse la prima opera firmata e datata dall’artista, per arrivare a Campagna di Versilia del 1965, realizzato un anno prima della sua morte.
Sono oltre un quarantina le opere esposte, tra oli, disegni e acqueforti, in parte provenienti direttamente dalla collezione d’arte della Fondazione e in parte dai collezionisti alessandrini, i quali si sono dichiarati disponibili al prestito di un altrettanto interessante corpus di dipinti, in prevalenza paesaggi, che consentono di delineare il percorso artistico di Carlo Carrà testimoniato in ogni sua fase, dall’approccio al divisionismo, all’esperienza futurista, dalla parentesi metafisica alla tradizione figurativa, ai paesaggi dipinti in molti luoghi della penisola.
L’esposizione è allestita al piano terreno di Palatium Vetus, in uno spazio dedicato e si snoda attraverso un percorso circolare che valorizza il susseguirsi delle diverse fasi del percorso espressivo dell’artista. L’opera icona della mostra è il collage Lacerba e bottiglia del 1914 che compare sulla copertina del catalogo, dipinta al ritorno da Parigi dopo aver conosciuto e filtrato il cubismo di Picasso e Braque.
La rassegna è anche l’occasione per far conoscere a un pubblico più vasto un’opera esposta in permanenza a Palatium Vetus, ma in spazi meno accessibili: il Grande fregio con putti danzanti, studio per una decorazione muraria di cui non si conosce l’esito, risalente al primo decennio del Novecento e appartenente al periodo giovanile dell’attività pittorica di Carrà.
Inoltre, una serie di incisioni – mai esposte – degli anni 1922 – 1927, incluse in una cartella di 30, ottenute su lastre originali in cui, tradotti nelle ombreggiature e nei tratti decisi delle acqueforti, tornano i temi più cari all’artista. E non ultimi i numerosi paesaggi, dipinti in Versilia, a Venezia, a Firenze e in Umbria.
“Aprire la Quadreria con una mostra dedicata a Carrà – afferma il presidente della Fondazione, Luciano Mariano – ha non poche motivazioni di fondo: in primo luogo celebrarne il 140° anniversario della nascita e rendere omaggio a questo artista al quale l’Ente ha sempre dedicato grande attenzione, fin dal 2004, anno a cui risale la prima acquisizione dell’opera Punta della Dogana (1948), arrivando nel tempo ad assicurarsi un corpus cospicuo di dipinti, tale da poter costituire il nucleo di una piccola, ma preziosa mostra che li ripropone tutti negli spazi della Quadreria del Broletto. Numerose le opere inedite che richiameranno sicuramente appassionati di storia dell’arte e visitatori provenienti da tutto il territorio nazionale, creando un positivo volano per l’economia del nostro territorio”
LA MOSTRA PERMANENTE
Nuovo allestimento per la Collezione d’Arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria al piano terreno di Palatium Vetus.
La mostra permanente delle opere farà da corollario all’antologica che, di volta in volta, verrà dedicata ad artisti del territorio e che, fino al 3 ottobre prossimo, presenterà al pubblico una quarantina di opere di Carlo Carrà.
Si tratta di una “mostra che avvolge la mostra” con ingressi e percorsi rigorosamente separati, ospitata anch’essa nella sala del Broletto che, con i suoi archi medievali, è testimone delle origini di Alessandria.
Le opere esposte rappresentano un compendio dei molti capolavori della collezione d’arte della Fondazione, che vanno dall’Ottocento alla fine del secolo scorso.
Appartengono ad artisti quali Giuseppe Pietro Bagetti, Giovan Battista Comolli, Luigi Crosio, Cristoforo De Amicis, Giovanni Migliara, Angelo Morbelli, Pellizza da Volpedo, Francesco Cino Bozzetti, Luigi Onetti, Angelo Barabino, Pietro Morando, Giulio Benzi. Sculture di Leonardo Bistolfi, Giovanni Battista Comolli, Augusto Rivalta si alterneranno ai dipinti. Sarà possibile ammirare anche alcune opere di proprietà della Fondazione ascrivibili all’astrattismo, di artisti italiani (Corpora, Afro) e stranieri (Le Corbusier) esposte al pubblico per la prima volta.
Il percorso espositivo è stato studiato nei minimi particolari, lasciando un adeguato spazio di fruizione a ciascuna delle opere, al fine di consentire ai visitatori di apprezzarle in pieno, mantenendo le richieste distanze di sicurezza.
02
luglio 2021
Carrà 140
Dal 02 luglio al 03 ottobre 2021
arte moderna
Location
SEDI VARIE – Alessandria
Alessandria, (Alessandria)
Alessandria, (Alessandria)
Orario di apertura
sabato e domenica dalle 9-13 e dalle 15-19
Vernissage
2 Luglio 2021, 17,00
Sito web
Editore
SAGEP Editori
Ufficio stampa
Free Trade Roma di Melina Cavallaro
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Sponsor
Patrocini