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Carracci Guercino e Van Dyck alla Dorotheum di Roma
Il trionfo della pittura emiliana del ‘600 nel mercato internazionale: riscoperte e inediti nelle aste di Dorotheum a Vienna
Comunicato stampa
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Il trionfo della pittura emiliana del ‘600 nel mercato internazionale:
riscoperte e inediti nelle aste di Dorotheum a Vienna
A due anni dall’inaugurazione della sede romana, la celebre casa d’aste austriaca Dorotheum, che
vanta trecento anni di storia, festeggia il proprio compleanno con una preview di importanti dipinti
antichi.
Il 22 marzo alle ore 11.30 a Palazzo Colonna si terrà infatti l’anteprima stampa di capolavori emiliani
ed internazionali che saranno battuti all’asta il 13 aprile nella storica sede della casa d’aste Dorotheum
di Vienna.
In occasione della preview si svolgerà una tavola rotonda incentrata sulla fortuna della pittura emiliana
nel mercato internazionale, alla quale interverranno Maria Cristina Paoluzzi, direttrice della sede
romana di Dorotheum, Mark MacDonnell, esperto di dipinti antichi a Vienna, la Prof.ssa Raffaella
Morselli, grande studiosa di collezionismo e il Prof. Nicholas Turner, uno dei massimi esperti mondiali
di Guercino, che ha ricoperto posizioni di straordinario prestigio presso il British Museum di Londra e il
Getty Museum di Los Angeles.
Significativa e rara prerogativa di tutte le opere presentate quest’anno e’ la ricostruzione della loro
provenienza da alcune delle più importanti famiglie della nobiltà italiana ed europea, come i Chigi e gli
Asburgo.
Questi capolavori ritrovati saranno esposti al pubblico a Palazzo Colonna dal 23 al 25 marzo (dalle
ore 10.00 alle ore 18.00). La mostra sarà dunque un’occasione unica per ammirare opere di Annibale
e Ludovico Carracci, Lanfranco, Guercino, Guido Cagnacci, Giovan Francesco Romanelli e Van
Dyck, prima che vengano battute all’asta di Vienna.
Fra queste, va segnalato innanzitutto Angelica che cura Medoro di Giovanni Lanfranco, un tondo del
quale la stessa Maria Cristina Paoluzzi ha individuato la provenienza dalla collezione del Cardinale
Pietro Mellini attraverso rocambolesche indagini archivistiche.
Lo splendido Studio di uomo con barba di Annibale Carracci, dipinto autografo realizzato su un foglio
di conti del ‘600, che si distingue per la morbidezza della pennellata e la forte carica naturalistica tipica
del pittore bolognese e un inedito Ritratto di Ludovico Carracci.
Verranno inoltre proposti i capolavori di due artisti che hanno avuto un eccezionale successo nelle aste
viennesi del 2010: di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, L’Amore virtuoso e Davide e
Golia e di Guido Cagnacci una Lucrezia.
Oltre ai capolavori emiliani, due opere di grande rilievo di Valerio Castello e Giovan Francesco
Romanelli.
La fuga in Egitto di Valerio Castello, autentica scoperta per la storia dell’arte: opera di grande grazia
ascrivibile alla maturità dell’artista. Il dipinto è stato attribuito a Castello in seguito al ritrovamento del
relativo bozzetto nella collezione dell’erede al trono austriaco Franz Ferdinand. Proveniente dalla
collezione di una famiglia nobile è anche la La Morte di Cleopatra di Romanelli: quadro di grande
impatto, appartenente ad una serie di quattro grandi tele dipinte per Lorenzo Chigi.
Dorotheum conferma la propria vocazione internazionale con la proposta di una Maddalena penitente
di Anthonis Van Dyck, un San Giovanni Evangelista di Jusepe de Ribera e Arcadia - L’età dell’oro di
Frans Francken II, il cui Uomo indeciso fra i vizi e le virtù, venduto per più di 7 milioni di euro nel 2010,
ha determinato il record mondiale per questo artista.
riscoperte e inediti nelle aste di Dorotheum a Vienna
A due anni dall’inaugurazione della sede romana, la celebre casa d’aste austriaca Dorotheum, che
vanta trecento anni di storia, festeggia il proprio compleanno con una preview di importanti dipinti
antichi.
Il 22 marzo alle ore 11.30 a Palazzo Colonna si terrà infatti l’anteprima stampa di capolavori emiliani
ed internazionali che saranno battuti all’asta il 13 aprile nella storica sede della casa d’aste Dorotheum
di Vienna.
In occasione della preview si svolgerà una tavola rotonda incentrata sulla fortuna della pittura emiliana
nel mercato internazionale, alla quale interverranno Maria Cristina Paoluzzi, direttrice della sede
romana di Dorotheum, Mark MacDonnell, esperto di dipinti antichi a Vienna, la Prof.ssa Raffaella
Morselli, grande studiosa di collezionismo e il Prof. Nicholas Turner, uno dei massimi esperti mondiali
di Guercino, che ha ricoperto posizioni di straordinario prestigio presso il British Museum di Londra e il
Getty Museum di Los Angeles.
Significativa e rara prerogativa di tutte le opere presentate quest’anno e’ la ricostruzione della loro
provenienza da alcune delle più importanti famiglie della nobiltà italiana ed europea, come i Chigi e gli
Asburgo.
Questi capolavori ritrovati saranno esposti al pubblico a Palazzo Colonna dal 23 al 25 marzo (dalle
ore 10.00 alle ore 18.00). La mostra sarà dunque un’occasione unica per ammirare opere di Annibale
e Ludovico Carracci, Lanfranco, Guercino, Guido Cagnacci, Giovan Francesco Romanelli e Van
Dyck, prima che vengano battute all’asta di Vienna.
Fra queste, va segnalato innanzitutto Angelica che cura Medoro di Giovanni Lanfranco, un tondo del
quale la stessa Maria Cristina Paoluzzi ha individuato la provenienza dalla collezione del Cardinale
Pietro Mellini attraverso rocambolesche indagini archivistiche.
Lo splendido Studio di uomo con barba di Annibale Carracci, dipinto autografo realizzato su un foglio
di conti del ‘600, che si distingue per la morbidezza della pennellata e la forte carica naturalistica tipica
del pittore bolognese e un inedito Ritratto di Ludovico Carracci.
Verranno inoltre proposti i capolavori di due artisti che hanno avuto un eccezionale successo nelle aste
viennesi del 2010: di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, L’Amore virtuoso e Davide e
Golia e di Guido Cagnacci una Lucrezia.
Oltre ai capolavori emiliani, due opere di grande rilievo di Valerio Castello e Giovan Francesco
Romanelli.
La fuga in Egitto di Valerio Castello, autentica scoperta per la storia dell’arte: opera di grande grazia
ascrivibile alla maturità dell’artista. Il dipinto è stato attribuito a Castello in seguito al ritrovamento del
relativo bozzetto nella collezione dell’erede al trono austriaco Franz Ferdinand. Proveniente dalla
collezione di una famiglia nobile è anche la La Morte di Cleopatra di Romanelli: quadro di grande
impatto, appartenente ad una serie di quattro grandi tele dipinte per Lorenzo Chigi.
Dorotheum conferma la propria vocazione internazionale con la proposta di una Maddalena penitente
di Anthonis Van Dyck, un San Giovanni Evangelista di Jusepe de Ribera e Arcadia - L’età dell’oro di
Frans Francken II, il cui Uomo indeciso fra i vizi e le virtù, venduto per più di 7 milioni di euro nel 2010,
ha determinato il record mondiale per questo artista.
22
marzo 2011
Carracci Guercino e Van Dyck alla Dorotheum di Roma
Dal 22 al 25 marzo 2011
arte antica
Location
PALAZZO COLONNA
Roma, Piazza Dei Santi Apostoli, 66, (Roma)
Roma, Piazza Dei Santi Apostoli, 66, (Roma)
Orario di apertura
dalle ore 10.00 alle 18.00.
Vernissage
22 Marzo 2011, ore 11.30
Ufficio stampa
EQUA
Autore