Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Carriera “barocca” di Fontana
Un’inedita panoramica dell’evoluzione artistica di Lucio Fontana dagli anni ’30 all’inizio degli anni ’60 compone la mostra, a lui dedicata, da Amedeo
Porro Arte Moderna e Contemporanea a Milano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un'inedita panoramica dell'evoluzione artistica di Lucio Fontana dagli
anni
'30 all'inizio degli anni '60 compone la mostra, a lui dedicata, da Amedeo
Porro Arte Moderna e Contemporanea a Milano. Carriera "barocca" di Fontana.
Taccuino critico 1959-2003 e Carteggio 1958-1967 è il titolo di questa
rassegna
che comprende 7 sculture, 9 opere su tela e una serie di 7 progetti su
legno.
Il percorso, che comprende alcune opere inedite, si apre con la splendida
scultura in gesso Campione olimpionico (Atleta in attesa) del 1931-1932,
nella quale si leggono i primi tentativi di incisione e scavo della materia,
fino al Concetto spaziale del 1959, uno dei primi sperimentali tagli su
tela.
Il Campione olimpionico, opera eseguita in gesso interamente colorato d'azzurro,
è tra le più significative sculture di Fontana del periodo figurativo degli
anni Trenta, tanto che l'artista la scelse, tra le molte eseguite in quel
periodo, per rappresentarlo alla "Seconda Quadriennale d'Arte Nazionale"
al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1935.
Altra importante scultura esposta è Mujer con mascara, straordinaria figura
di donna a dimensione naturale in gesso, interamente dipinta d'oro, che
si
copre il volto con una maschera nera.
Fontana non abbandona mai la ceramica, e rientrato in Italia dall'Argentina
nella primavera del '47, riprende a utilizzare questo materiale: in mostra
si possono vedere tre suggestive ceramiche policrome realizzate in questi
anni -Testa di medusa, Busto di donna e Deposizione- che evidenziano la
vitalità
e la grande capacità di modellare la materia, appresa tra Sèvres ed Albisola,
alla luce delle nuove esperienze del Dopoguerra.
Alcune delle opere esposte fanno parte di una prestigiosa collezione privata
e vengono presentate per la prima volta al pubblico. Di nuovo insieme,
così
come li aveva concepiti Fontana, si possono ammirare due quadri barocchi
del '56, Concetto Spaziale. L'Inferno e Concetto Spaziale. Il Paradiso.
Del
'56 un altro importante Concetto spaziale barocco.
Gli anni Cinquanta sono per Fontana un periodo intenso e di continuo rinnovamento
inventivo, come sottolinea Enrico Crispolti: "fra il '54 e il '55 sembra
quasi che un principio di immagine intervenga a ordinare e concretare il
sommovimento materico, come appunto nella fissazione di una sorta di forma
barocca.".
Sono inoltre presentate alcune formelle in massello di legno scolpito,
forato
con piombo, che Fontana aveva realizzato nel 1958 per la decorazione murale
della hall del Palazzo dell'Eni a San Donato Milanese. Si tratta di bozzetti,
ideati per essere tradotti in grandi dimensioni raffiguranti due diverse
soluzioni di Fontana per questo progetto mai realizzato.
Accompagna la mostra un catalogo, dove viene pubblicato un carteggio epistolare
intercorso tra Fontana e Crispolti tra il 1958 e il 1967 con una serie
di
interessanti dialoghi e appunti, molti dei quali inediti. Si tratta di
una
raccolta selettiva che ripercorre il rapporto fra l'artista e il critico,
in un divenire che li vede dapprima giovani all'inizio della carriera,
e
poi maturi, fino all'acquisizione di una statura precisa e riconosciuta.
Ne emerge dunque anche un segmento di storia dell'arte contemporanea, che
vede un Fontana informale e spaziale negli anni Cinquanta dialogare in
seguito
con le avanguardie degli anni Sessanta, per poi attraversare i decenni
successivi
fino ad ottenere una dimensione di rilievo nella scena artistica del xx
secolo.
Il catalogo, comprendente una raccolta di testi critici pubblicati da Enrico
Crispolti tra il 1959 e il 2003, è edito da Skira/Amedeo Porro Arte Moderna
e Contemporanea, che insieme pubblicano anche il prezioso carteggio epistolare.
La mostra proseguirà poi in Inghilterra, a Londra da Febbraio ad Aprile
da:
Ben Brown Fine Arts, 21 Cork Street, London W1S3LZ.
T. + 44 20 77 34 8888 F + 44 20 77348892
www.benbrownfinearts.com
anni
'30 all'inizio degli anni '60 compone la mostra, a lui dedicata, da Amedeo
Porro Arte Moderna e Contemporanea a Milano. Carriera "barocca" di Fontana.
Taccuino critico 1959-2003 e Carteggio 1958-1967 è il titolo di questa
rassegna
che comprende 7 sculture, 9 opere su tela e una serie di 7 progetti su
legno.
Il percorso, che comprende alcune opere inedite, si apre con la splendida
scultura in gesso Campione olimpionico (Atleta in attesa) del 1931-1932,
nella quale si leggono i primi tentativi di incisione e scavo della materia,
fino al Concetto spaziale del 1959, uno dei primi sperimentali tagli su
tela.
Il Campione olimpionico, opera eseguita in gesso interamente colorato d'azzurro,
è tra le più significative sculture di Fontana del periodo figurativo degli
anni Trenta, tanto che l'artista la scelse, tra le molte eseguite in quel
periodo, per rappresentarlo alla "Seconda Quadriennale d'Arte Nazionale"
al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1935.
Altra importante scultura esposta è Mujer con mascara, straordinaria figura
di donna a dimensione naturale in gesso, interamente dipinta d'oro, che
si
copre il volto con una maschera nera.
Fontana non abbandona mai la ceramica, e rientrato in Italia dall'Argentina
nella primavera del '47, riprende a utilizzare questo materiale: in mostra
si possono vedere tre suggestive ceramiche policrome realizzate in questi
anni -Testa di medusa, Busto di donna e Deposizione- che evidenziano la
vitalità
e la grande capacità di modellare la materia, appresa tra Sèvres ed Albisola,
alla luce delle nuove esperienze del Dopoguerra.
Alcune delle opere esposte fanno parte di una prestigiosa collezione privata
e vengono presentate per la prima volta al pubblico. Di nuovo insieme,
così
come li aveva concepiti Fontana, si possono ammirare due quadri barocchi
del '56, Concetto Spaziale. L'Inferno e Concetto Spaziale. Il Paradiso.
Del
'56 un altro importante Concetto spaziale barocco.
Gli anni Cinquanta sono per Fontana un periodo intenso e di continuo rinnovamento
inventivo, come sottolinea Enrico Crispolti: "fra il '54 e il '55 sembra
quasi che un principio di immagine intervenga a ordinare e concretare il
sommovimento materico, come appunto nella fissazione di una sorta di forma
barocca.".
Sono inoltre presentate alcune formelle in massello di legno scolpito,
forato
con piombo, che Fontana aveva realizzato nel 1958 per la decorazione murale
della hall del Palazzo dell'Eni a San Donato Milanese. Si tratta di bozzetti,
ideati per essere tradotti in grandi dimensioni raffiguranti due diverse
soluzioni di Fontana per questo progetto mai realizzato.
Accompagna la mostra un catalogo, dove viene pubblicato un carteggio epistolare
intercorso tra Fontana e Crispolti tra il 1958 e il 1967 con una serie
di
interessanti dialoghi e appunti, molti dei quali inediti. Si tratta di
una
raccolta selettiva che ripercorre il rapporto fra l'artista e il critico,
in un divenire che li vede dapprima giovani all'inizio della carriera,
e
poi maturi, fino all'acquisizione di una statura precisa e riconosciuta.
Ne emerge dunque anche un segmento di storia dell'arte contemporanea, che
vede un Fontana informale e spaziale negli anni Cinquanta dialogare in
seguito
con le avanguardie degli anni Sessanta, per poi attraversare i decenni
successivi
fino ad ottenere una dimensione di rilievo nella scena artistica del xx
secolo.
Il catalogo, comprendente una raccolta di testi critici pubblicati da Enrico
Crispolti tra il 1959 e il 2003, è edito da Skira/Amedeo Porro Arte Moderna
e Contemporanea, che insieme pubblicano anche il prezioso carteggio epistolare.
La mostra proseguirà poi in Inghilterra, a Londra da Febbraio ad Aprile
da:
Ben Brown Fine Arts, 21 Cork Street, London W1S3LZ.
T. + 44 20 77 34 8888 F + 44 20 77348892
www.benbrownfinearts.com
18
novembre 2004
Carriera “barocca” di Fontana
Dal 18 novembre 2004 al 21 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
AMEDEO PORRO
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 9-13 e 15-19. Sabato
su appuntamento. Chiuso domenica
Vernissage
18 Novembre 2004, ore 18.00
Autore