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Cartonacci tra consumo, design, arte e architettura
Viene esibita la raccolta di cartoni e robot, un’antologia degli ultimi anni del lavoro dell’autore. Una mostra minimale nell’espressione artistica, raccogliticcia nel materico, infantile nella realizzazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Viene esibita la raccolta di cartoni e robot, un'antologia degli
ultimi anni del lavoro dell'autore. Una mostra minimale nell'espressione artistica,
raccogliticcia nel materico, infantile nella realizzazione.
Ma, se queste non possono che essere qualità negative nella tradizione dell'arte classica
italiana, sono di certo un passo avanti nella comprensione della creatività che, seppur
privata della bellezza accademica, mantiene l'incanto dell'immediatezza, della
testimonianza del lavoro, della ricerca, del gioco, del riuso.
Il senso dell'esposizione è quello di trasferire il quotidiano delle cose nella pratica dell'arte.
Usare cartoni da imballo come supporti artistici e come materia d'arte è una riflessione
sugli oggetti semplici sia nella comprensione che nelle forme e nell'uso. Manufatti che
sono il frutto di una ricerca pluriennale e figli della sperimentazione diretta. Un processo
che, ulteriormente raffinato nella ricerca e nella sperimentazione, non può che divenire
rappresentazione simbolica, allegorica, metaforica, in breve, espressività.
Di sicuro il cartone, come materiale artistico, non seguirà i successi e la tradizione del
marmo o del bronzo, anche per la diversa consistenza ma l'autore si affida alla facilità di
reperimento per fruire e modellare un materiale che non viene tenuto in debita
considerazione ma, anzi, buttato in discarica dopo un breve uso.
Una cosciente fruizioni dei materiali è all'ordine del giorno, veniamo sospinti, a volte oltre
misura, al riuso. Andare a piedi, usare con moderatezza fonti energetiche non rinnovabili,
non disperdere nell'ambiente, consumare con moderazione, sembrano essere slogan che
obbligano il genere umano ad azioni non proprio naturali.
Con questa rassegna vogliamo enfatizzare tale discrasia:
il destino degli oggetti esposti è finire nei contenitori per la carta per essere riciclati e
ritornare nel circuito del riciclo. Solo con una attenta conservazione si può cercare di
allungarne la vita e, pur nella loro delicatezza, vengono proposti in vendita e quindi sul
mercato a rinfocolare il gusto del possesso, dell'accaparramento, della speculazione oltre
a quello ci possedere un oggetto che comunica.
Tra consumo arte design e architettura.
ultimi anni del lavoro dell'autore. Una mostra minimale nell'espressione artistica,
raccogliticcia nel materico, infantile nella realizzazione.
Ma, se queste non possono che essere qualità negative nella tradizione dell'arte classica
italiana, sono di certo un passo avanti nella comprensione della creatività che, seppur
privata della bellezza accademica, mantiene l'incanto dell'immediatezza, della
testimonianza del lavoro, della ricerca, del gioco, del riuso.
Il senso dell'esposizione è quello di trasferire il quotidiano delle cose nella pratica dell'arte.
Usare cartoni da imballo come supporti artistici e come materia d'arte è una riflessione
sugli oggetti semplici sia nella comprensione che nelle forme e nell'uso. Manufatti che
sono il frutto di una ricerca pluriennale e figli della sperimentazione diretta. Un processo
che, ulteriormente raffinato nella ricerca e nella sperimentazione, non può che divenire
rappresentazione simbolica, allegorica, metaforica, in breve, espressività.
Di sicuro il cartone, come materiale artistico, non seguirà i successi e la tradizione del
marmo o del bronzo, anche per la diversa consistenza ma l'autore si affida alla facilità di
reperimento per fruire e modellare un materiale che non viene tenuto in debita
considerazione ma, anzi, buttato in discarica dopo un breve uso.
Una cosciente fruizioni dei materiali è all'ordine del giorno, veniamo sospinti, a volte oltre
misura, al riuso. Andare a piedi, usare con moderatezza fonti energetiche non rinnovabili,
non disperdere nell'ambiente, consumare con moderazione, sembrano essere slogan che
obbligano il genere umano ad azioni non proprio naturali.
Con questa rassegna vogliamo enfatizzare tale discrasia:
il destino degli oggetti esposti è finire nei contenitori per la carta per essere riciclati e
ritornare nel circuito del riciclo. Solo con una attenta conservazione si può cercare di
allungarne la vita e, pur nella loro delicatezza, vengono proposti in vendita e quindi sul
mercato a rinfocolare il gusto del possesso, dell'accaparramento, della speculazione oltre
a quello ci possedere un oggetto che comunica.
Tra consumo arte design e architettura.
06
ottobre 2011
Cartonacci tra consumo, design, arte e architettura
Dal 06 al 09 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA TRASPARENTE
Milano, Corso Buenos Aires, (Milano)
Milano, Corso Buenos Aires, (Milano)
Orario di apertura
La mostra è sempre visibile, l'autore sarà presente nei giorni dal 4 al 9 ottobre, dalle ore
18 alle 21.
Sito web
www.tratti-discontinui.org