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Cartoni. Disegni smisurati del 900 italiano
In mostra ben 20 cartoni di maestri come Adolfo De Carolis, Mario Sironi, Duilio Cambellotti, Giulio Bargellini, Achille Funi, Gino Severini, Galileo Chini, Publio Morbiducci, Achille Capizzano, Ottone Rosai
Comunicato stampa
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Poter ammirare una simile raccolta di cartoni dei grandi maestri del Novecento italiano è occasione davvero rara, se non unica. Per questo la mostra che Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli propongono a Bologna, allo Spazio Sympò, nellex Chiesa di Santa Maria dl Buon Pastore (in via delle Lame, 83), si configura come uno degli eventi di punta di questa stagione culturale.
Cartoni. Disegni smisurati del 900 italiano inanella ben 20 cartoni di maestri come Adolfo De Carolis, Mario Sironi, Duilio Cambellotti, Giulio Bargellini, Achille Funi, Gino Severini, Galileo Chini, Publio Morbiducci, Achille Capizzano, Ottone Rosai.
La scelta di questa spazio espositivo bolognese è legata proprio alla dimensione di questa mostra. Il cartone, comè noto, è un disegno grande quanto lopera o la parte di opera che lartista intende realizzare. Debba essere questa un quadro, un affresco, una vetrata, un mosaico o un arazzo, il cartone è una realizzazione necessaria affinché lopera sia portata a termine dallartista stesso o dalle maestranze specializzate che devono materialmente compierla. E poiché questi cartoni spesso si riferiscono a realizzazioni di grandi e grandissime dimensioni, richiedono uno spazio espositivo altrettanto ragguardevole.
Ad essere qui svelata è la preziosissima Raccolta vera e propria collezione da grande museo - che la Galleria del Laocoonte di Roma ha riunito, ricercando queste opere o sul mercato dellarte o dagli eredi degli artisti. Per costituire una sorta di pinacoteca di disegni smisurati che evidenzi lalto livello dellesercizio del disegnare nella prima metà del secolo scorso.
Si va dal dannunziano Adolfo De Carolis di cui si espone il grande foglio preparatorio del dipinto Primavera (1903) ad una monumentale figura di Mario Sironi che pare scolpita nella roccia a colpi di grafite. Del poliedrico Duilio Cambellotti è esposto il cartone per il rosone realizzato in vetri colorati per la Cattedrale di Teramo, oltre a due disegni preparatori per i manifesti del film Fabiola, peplum cristiano che fu uno dei primi kolossal italiani del immediato dopoguerra. Due maestosi cartoni per gli affreschi dello scalone del palazzo dellINA a Roma ora proprietà dellAmbasciata Americana sono opera del quasi dimenticato Giulio Bargellini (Firenze 1875- Roma 1936), frescante instancabile di terme, banche e ministeri dove andò traducendo in italiano le archeologie viventi di Alma Tadema e le bellezze femminili che Klimt aveva trasformato in sontuose carte da parati. Di questo artista la Galleria del Laocoonte sta preparando una grande mostra e il catalogo generale delle opere. Achille Funi (Ferrara 1890 Appiano Gentile, Como 1972) non è stato solo un formidabile frescante ma un restauratore in chiave moderna dellarte di Giotto e Piero della Francesca con lintento di ridar vita nellItalia contemporanea alla storia antica, al medioevo e al rinascimento, raccontandola ai contemporanei come una favola mitologica. Naturale che egli qui abbia la parte del leone, con due schiere di soldati romani disegnati per il Martirio di S.Giorgio per la chiesa omonima a Milano in via Torino, le figure di Didone e della sorella Anna per la sala dellEneide, affresco effimero eseguito per la Triennale di Monza del 1930, una Zuffa di Cavalieri nella Battaglia di Legnano per la Sala Consiliare del Municipio di Bergamo ed infine la Vergine annunciata, cartone colorato a pastello per la pittura della chiesa di San Francesco a Tripoli, in cui ha raffigurato la propria allieva e amante Felicita Frai.
Di Gino Severini è una Madonna con Bambino per la Cattedrale di Losanna. Di Galileo Chini una delle virtù, che ornavano il Padiglione delle Esposizioni della Biennale di Venezia. Il cartone di carta lucida, perforato per il trasferimento a spolvero, ha assunto con il tempo laspetto di unantica pergamena, mentre la figura, i cui contorni sono definiti dalla polvere di carboncino rimasta nei fori, ha laspetto di un apparizione irreale.
Publio Morbiducci (1889-1963), lautore del Monumento al Bersagliere a Porta Pia, è lautore di una serie di disegni con trionfi di spoglie militari in cui le armi dellantichità classica sono commiste con quelle moderne dellultima guerra. Erano per grandi pannelli in vetro smerigliato, ma la sconfitta di quelle armi stesse venne prima della realizzazione finale. Del calabrese Achille Capizzano, autore tra laltro di alcuni mosaici del Foro Italico, sono presentate due scene dalla Divina Commedia ispirate ad antiche xilografie.
Infine di Ottone Rosai è un Giovinetto Crocifisso sospeso quasi a grandezza naturale su un vasto foglio, in cui il rovello del disegno per rendere lanatomia del corpo si traduce in unapparenza espressionista di grande pathos, in cui limmagine sacra è anche sacra rappresentazione della propria tormentata omosessualità.
Non deve stupire afferma Marco Fabio Apolloni - che nel 900 italiano, legato al ritorno alle tecniche di decorazione antiche e tradizionali, sopravvivano questi grandi fogli su cui lispirazione dellartista, già spesa in studi, schizzi, modelli e bozzetti, ha saputo trovare finalmente la vera misura e le linee definitive della forma del proprio lavoro.
Certo, tracciare sullintonaco o la tela il disegno è solo il principio dellopera quando essa è pittura, mentre il cartone per mosaico o arazzo è spesso già colorato dal pittore e dunque finito per ciò che lo riguarda.
In ogni caso dopo il cartone è raro che lartista abbia pentimenti e che dunque vi siano grandi differenze rispetto al risultato definitivo. E dunque il cartone lultimo luogo delle incertezze, dei ripensamenti, dei cambiamenti improvvisi in corso dopera. Sono le cancellature, le correzioni, ciò che rendono il cartone una sorta di sindone di carta di tutta la passione e le sofferenze di un artista nel corso della creazione del proprio capolavoro. E questa qualità del cartone in cui lopera darte e il documento di lavoro si confondono che costituiscono la sua maggiore attrattiva. Se imperturbabile nella sua durevolezza è il buon fresco, brillante il mosaico, splendente la vetrata, il cartone invece non mostra solo gli accidenti occorsi durante la lavorazione, ma il tempo anche lo rende fragile come un antico documento autografo. Da qui la sua preziosità, la reverenza con cui esso va trattato e mostrato.
La mostra è accompagnata da un catalogo delle Edizioni De Luca a cura di Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli e prefazione di Paola Pallottino
CARTONI. Disegni smisurati del '900 italiano. Bologna, Sympò (ec Chiesa di Santa Maria del Buon Pastore, Via delle Lame 83. Orario: 10h00 - 19h00, dal 25 al 31 gennaio 2017. Mostra a cura di Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli. Datalogo De Luca a cura di Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli e prefazione di Paola Pallottino.
Info: Galleria del Laocoonte, Roma www.laocoontegalleria.it, tel: 06 68308994
laocoontegallery@libero.it
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 gestione3@studioesseci.net (Roberta Barbaro)
Cartoni. Disegni smisurati del 900 italiano inanella ben 20 cartoni di maestri come Adolfo De Carolis, Mario Sironi, Duilio Cambellotti, Giulio Bargellini, Achille Funi, Gino Severini, Galileo Chini, Publio Morbiducci, Achille Capizzano, Ottone Rosai.
La scelta di questa spazio espositivo bolognese è legata proprio alla dimensione di questa mostra. Il cartone, comè noto, è un disegno grande quanto lopera o la parte di opera che lartista intende realizzare. Debba essere questa un quadro, un affresco, una vetrata, un mosaico o un arazzo, il cartone è una realizzazione necessaria affinché lopera sia portata a termine dallartista stesso o dalle maestranze specializzate che devono materialmente compierla. E poiché questi cartoni spesso si riferiscono a realizzazioni di grandi e grandissime dimensioni, richiedono uno spazio espositivo altrettanto ragguardevole.
Ad essere qui svelata è la preziosissima Raccolta vera e propria collezione da grande museo - che la Galleria del Laocoonte di Roma ha riunito, ricercando queste opere o sul mercato dellarte o dagli eredi degli artisti. Per costituire una sorta di pinacoteca di disegni smisurati che evidenzi lalto livello dellesercizio del disegnare nella prima metà del secolo scorso.
Si va dal dannunziano Adolfo De Carolis di cui si espone il grande foglio preparatorio del dipinto Primavera (1903) ad una monumentale figura di Mario Sironi che pare scolpita nella roccia a colpi di grafite. Del poliedrico Duilio Cambellotti è esposto il cartone per il rosone realizzato in vetri colorati per la Cattedrale di Teramo, oltre a due disegni preparatori per i manifesti del film Fabiola, peplum cristiano che fu uno dei primi kolossal italiani del immediato dopoguerra. Due maestosi cartoni per gli affreschi dello scalone del palazzo dellINA a Roma ora proprietà dellAmbasciata Americana sono opera del quasi dimenticato Giulio Bargellini (Firenze 1875- Roma 1936), frescante instancabile di terme, banche e ministeri dove andò traducendo in italiano le archeologie viventi di Alma Tadema e le bellezze femminili che Klimt aveva trasformato in sontuose carte da parati. Di questo artista la Galleria del Laocoonte sta preparando una grande mostra e il catalogo generale delle opere. Achille Funi (Ferrara 1890 Appiano Gentile, Como 1972) non è stato solo un formidabile frescante ma un restauratore in chiave moderna dellarte di Giotto e Piero della Francesca con lintento di ridar vita nellItalia contemporanea alla storia antica, al medioevo e al rinascimento, raccontandola ai contemporanei come una favola mitologica. Naturale che egli qui abbia la parte del leone, con due schiere di soldati romani disegnati per il Martirio di S.Giorgio per la chiesa omonima a Milano in via Torino, le figure di Didone e della sorella Anna per la sala dellEneide, affresco effimero eseguito per la Triennale di Monza del 1930, una Zuffa di Cavalieri nella Battaglia di Legnano per la Sala Consiliare del Municipio di Bergamo ed infine la Vergine annunciata, cartone colorato a pastello per la pittura della chiesa di San Francesco a Tripoli, in cui ha raffigurato la propria allieva e amante Felicita Frai.
Di Gino Severini è una Madonna con Bambino per la Cattedrale di Losanna. Di Galileo Chini una delle virtù, che ornavano il Padiglione delle Esposizioni della Biennale di Venezia. Il cartone di carta lucida, perforato per il trasferimento a spolvero, ha assunto con il tempo laspetto di unantica pergamena, mentre la figura, i cui contorni sono definiti dalla polvere di carboncino rimasta nei fori, ha laspetto di un apparizione irreale.
Publio Morbiducci (1889-1963), lautore del Monumento al Bersagliere a Porta Pia, è lautore di una serie di disegni con trionfi di spoglie militari in cui le armi dellantichità classica sono commiste con quelle moderne dellultima guerra. Erano per grandi pannelli in vetro smerigliato, ma la sconfitta di quelle armi stesse venne prima della realizzazione finale. Del calabrese Achille Capizzano, autore tra laltro di alcuni mosaici del Foro Italico, sono presentate due scene dalla Divina Commedia ispirate ad antiche xilografie.
Infine di Ottone Rosai è un Giovinetto Crocifisso sospeso quasi a grandezza naturale su un vasto foglio, in cui il rovello del disegno per rendere lanatomia del corpo si traduce in unapparenza espressionista di grande pathos, in cui limmagine sacra è anche sacra rappresentazione della propria tormentata omosessualità.
Non deve stupire afferma Marco Fabio Apolloni - che nel 900 italiano, legato al ritorno alle tecniche di decorazione antiche e tradizionali, sopravvivano questi grandi fogli su cui lispirazione dellartista, già spesa in studi, schizzi, modelli e bozzetti, ha saputo trovare finalmente la vera misura e le linee definitive della forma del proprio lavoro.
Certo, tracciare sullintonaco o la tela il disegno è solo il principio dellopera quando essa è pittura, mentre il cartone per mosaico o arazzo è spesso già colorato dal pittore e dunque finito per ciò che lo riguarda.
In ogni caso dopo il cartone è raro che lartista abbia pentimenti e che dunque vi siano grandi differenze rispetto al risultato definitivo. E dunque il cartone lultimo luogo delle incertezze, dei ripensamenti, dei cambiamenti improvvisi in corso dopera. Sono le cancellature, le correzioni, ciò che rendono il cartone una sorta di sindone di carta di tutta la passione e le sofferenze di un artista nel corso della creazione del proprio capolavoro. E questa qualità del cartone in cui lopera darte e il documento di lavoro si confondono che costituiscono la sua maggiore attrattiva. Se imperturbabile nella sua durevolezza è il buon fresco, brillante il mosaico, splendente la vetrata, il cartone invece non mostra solo gli accidenti occorsi durante la lavorazione, ma il tempo anche lo rende fragile come un antico documento autografo. Da qui la sua preziosità, la reverenza con cui esso va trattato e mostrato.
La mostra è accompagnata da un catalogo delle Edizioni De Luca a cura di Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli e prefazione di Paola Pallottino
CARTONI. Disegni smisurati del '900 italiano. Bologna, Sympò (ec Chiesa di Santa Maria del Buon Pastore, Via delle Lame 83. Orario: 10h00 - 19h00, dal 25 al 31 gennaio 2017. Mostra a cura di Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli. Datalogo De Luca a cura di Marco Fabio Apolloni e Monica Cardarelli e prefazione di Paola Pallottino.
Info: Galleria del Laocoonte, Roma www.laocoontegalleria.it, tel: 06 68308994
laocoontegallery@libero.it
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 gestione3@studioesseci.net (Roberta Barbaro)
24
gennaio 2017
Cartoni. Disegni smisurati del 900 italiano
Dal 24 al 31 gennaio 2017
arte contemporanea
Location
EX CHIESA SANTA MARIA DEL BUON PASTORE
Bologna, Via Delle Lame, 83, (Bologna)
Bologna, Via Delle Lame, 83, (Bologna)
Orario di apertura
dalle 10 alle 19
Vernissage
24 Gennaio 2017, h 18
Editore
DE LUCA EDITORI D'ARTE
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Curatore