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Casamatta. 47° edizione del Premio Suzzara
Un premio che parte dal passato per guardare al futuro. Domenica 18 settembre si è aperta con grande partecipazione di pubblico la 47° edizione del Premio Suzzara dal titolo Casamatta. Un laboratorio aperto che ridefinisce la struttura stessa dello storico premio suzzarese con opere che intervengono sul tessuto urbano della città e dialogano con la storia del premio.
Comunicato stampa
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Un premio che parte dal passato per guardare al futuro. Domenica 18 settembre si è aperta con grande partecipazione di pubblico la 47° edizione del Premio Suzzara dal titolo Casamatta. Un laboratorio aperto che ridefinisce la struttura stessa dello storico premio suzzarese con opere che intervengono sul tessuto urbano della città e dialogano con la storia del premio.
Umberto Cavenago e Giancarlo Norese, Giovanni Morbin, Andrea Nacciarriti e il gruppo Mme Duplok invitati dai curatori Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, hanno presentato interventi artistici unici, nati dalla riconsiderazione e ridefinizione dell’identità del premio stesso e le sue relazioni, sociali e culturali, con città e museo.
In questa prospettiva l’opera d’arte è diventata uno strumento di riflessione e consapevolezza sul presente, non uno statico oggetto estetico, bensì un insieme di azioni, pratiche, discussioni costruite attorno all’ipotesi di una possibile interpretazione del reale.
Ufficio di revisione antropica (indagine sul premio Suzzara) di Umberto Cavenago e Giancarlo Norese, è un’opera dedicata alla percezione del Premio, delle sue ragioni, della sua storia e della sua identità nel territorio suzzarese. Proprio da questa indagine territoriale deriva l'idea di progettare il logo CM (Casamatta) andando a modificare lo storico marchio industriale delle Officine Meccaniche. Gli artisti hanno vissuto per diversi giorni a Suzzara realizzando video interviste, fotografie, compiendo studi che hanno portato al ritrovamento di libri, documentari, manoscritti, testimonianze e materiale vario. Parte integrante del progetto è il sito che raccoglie tutta la documentazione.
Conversione obbligata del gruppo artistico Mme Duplok interviene sul tessuto urbano della città con la realizzazione di uno sbarramento che impedisce il passaggio tra piazza Garibaldi e via Mazzini. Una porta d’oro permette il passaggio solo in alcuni momenti della giornata, passaggio altrimenti “obbligato” attraverso l’edificio religioso. Senza banalizzare il tema della fede umana, vuole risaltare il momento della deviazione e dell’incontro come passaggio forte anche della contemporaneità, determinando un mutamento percettivo capace di evidenziare le potenzialità, i problemi o le caratteristiche dell’area in cui si colloca.
Con La quarta settimana, Giovanni Morbin affronta uno dei temi più vicini al premio Suzzara, quello del lavoro e del rapporto tra arte e lavoro artigianale. Grazie alla collaborazione con un fornaio ha realizzato una partita di pane con la forma della sua faccia che ha regalato ai cittadini di Suzzara in occasione della Sagra del paese. La performance sarà ripetuta sabato 15 ottobre alla panetteria Bedeschi. Il pane è dato gratis a condizione che a casa si mangi la faccia dell’artista.
Untitled [If You Would Comeback Home] di Andrea Nacciarriti parte da una frase pronunciata da Zavattini in occasione della prima edizione del Premio Suzzara del 1948 che affermava “Verrà un giorno, infatti, in cui ogni uomo avrà un quadro o una statua nella sua casa, perché sarà scomparsa la paura che divide dall'arte i poveri, i contadini, gli umili. Forse la colpa di questa paura è dei pittori, degli scultori, dei poeti che si lasciano volentieri credere oriundi di una regione celeste”. L’artista ha compiuto un’indagine sulle opere che, nelle prime edizioni del Premio, venivano affidate ai private cittadini. Ne è nato un lavoro fotografico sugli edifici che ospitavano le opere come sono oggi, messi in relazione ad un frammento di quel quadro. Le foto sono diventati grandi manifesti affissi di fronte al Municipio e cartoline inviate casualmente ai cittadini di Suzzara.
Per l’occasione è stata compiuta un’approfondita indagine sulla collezione permanente del Museo e il percorso espositivo è stato riallestito con opere mai esposte prima a dimostrazione che il Premio non è stato solo legato al realismo sociale, tema per il quale è più noto, ma è stato un laboratorio attento alla contemporaneità con edizioni molto importanti che hanno visto la partecipazione di artisti del calibro di Mauro Staccioli, Gianni Colombo, Luigi Veronesi, Achille Cabiati.
Gli artisti presenti con le opere in città, espongo un intervento anche all’interno del Museo in un dialogo interessante tra la collezione storica e la nuova edizione del Premio.
Il catalogo è stato pensato in divenire ed il cofanetto, con il primo fascicolo edito per l’inaugurazione, si completerà con quattro inserti monografici dedicati ai singoli interventi, che saranno presentati in occasione del convegno dedicato alle relazioni tra la storica edizione del 1974 del Premio Suzzara e Casamatta in programma domenica 16 ottobre 2011 a partire dalle 10.30.
L’edizione, parte del progetto Distretti Culturali promosso e realizzato da Fondazione Cariplo, rimarrà visibile al pubblico sino al 23 ottobre 2011.
Umberto Cavenago e Giancarlo Norese, Giovanni Morbin, Andrea Nacciarriti e il gruppo Mme Duplok invitati dai curatori Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, hanno presentato interventi artistici unici, nati dalla riconsiderazione e ridefinizione dell’identità del premio stesso e le sue relazioni, sociali e culturali, con città e museo.
In questa prospettiva l’opera d’arte è diventata uno strumento di riflessione e consapevolezza sul presente, non uno statico oggetto estetico, bensì un insieme di azioni, pratiche, discussioni costruite attorno all’ipotesi di una possibile interpretazione del reale.
Ufficio di revisione antropica (indagine sul premio Suzzara) di Umberto Cavenago e Giancarlo Norese, è un’opera dedicata alla percezione del Premio, delle sue ragioni, della sua storia e della sua identità nel territorio suzzarese. Proprio da questa indagine territoriale deriva l'idea di progettare il logo CM (Casamatta) andando a modificare lo storico marchio industriale delle Officine Meccaniche. Gli artisti hanno vissuto per diversi giorni a Suzzara realizzando video interviste, fotografie, compiendo studi che hanno portato al ritrovamento di libri, documentari, manoscritti, testimonianze e materiale vario. Parte integrante del progetto è il sito che raccoglie tutta la documentazione.
Conversione obbligata del gruppo artistico Mme Duplok interviene sul tessuto urbano della città con la realizzazione di uno sbarramento che impedisce il passaggio tra piazza Garibaldi e via Mazzini. Una porta d’oro permette il passaggio solo in alcuni momenti della giornata, passaggio altrimenti “obbligato” attraverso l’edificio religioso. Senza banalizzare il tema della fede umana, vuole risaltare il momento della deviazione e dell’incontro come passaggio forte anche della contemporaneità, determinando un mutamento percettivo capace di evidenziare le potenzialità, i problemi o le caratteristiche dell’area in cui si colloca.
Con La quarta settimana, Giovanni Morbin affronta uno dei temi più vicini al premio Suzzara, quello del lavoro e del rapporto tra arte e lavoro artigianale. Grazie alla collaborazione con un fornaio ha realizzato una partita di pane con la forma della sua faccia che ha regalato ai cittadini di Suzzara in occasione della Sagra del paese. La performance sarà ripetuta sabato 15 ottobre alla panetteria Bedeschi. Il pane è dato gratis a condizione che a casa si mangi la faccia dell’artista.
Untitled [If You Would Comeback Home] di Andrea Nacciarriti parte da una frase pronunciata da Zavattini in occasione della prima edizione del Premio Suzzara del 1948 che affermava “Verrà un giorno, infatti, in cui ogni uomo avrà un quadro o una statua nella sua casa, perché sarà scomparsa la paura che divide dall'arte i poveri, i contadini, gli umili. Forse la colpa di questa paura è dei pittori, degli scultori, dei poeti che si lasciano volentieri credere oriundi di una regione celeste”. L’artista ha compiuto un’indagine sulle opere che, nelle prime edizioni del Premio, venivano affidate ai private cittadini. Ne è nato un lavoro fotografico sugli edifici che ospitavano le opere come sono oggi, messi in relazione ad un frammento di quel quadro. Le foto sono diventati grandi manifesti affissi di fronte al Municipio e cartoline inviate casualmente ai cittadini di Suzzara.
Per l’occasione è stata compiuta un’approfondita indagine sulla collezione permanente del Museo e il percorso espositivo è stato riallestito con opere mai esposte prima a dimostrazione che il Premio non è stato solo legato al realismo sociale, tema per il quale è più noto, ma è stato un laboratorio attento alla contemporaneità con edizioni molto importanti che hanno visto la partecipazione di artisti del calibro di Mauro Staccioli, Gianni Colombo, Luigi Veronesi, Achille Cabiati.
Gli artisti presenti con le opere in città, espongo un intervento anche all’interno del Museo in un dialogo interessante tra la collezione storica e la nuova edizione del Premio.
Il catalogo è stato pensato in divenire ed il cofanetto, con il primo fascicolo edito per l’inaugurazione, si completerà con quattro inserti monografici dedicati ai singoli interventi, che saranno presentati in occasione del convegno dedicato alle relazioni tra la storica edizione del 1974 del Premio Suzzara e Casamatta in programma domenica 16 ottobre 2011 a partire dalle 10.30.
L’edizione, parte del progetto Distretti Culturali promosso e realizzato da Fondazione Cariplo, rimarrà visibile al pubblico sino al 23 ottobre 2011.
18
settembre 2011
Casamatta. 47° edizione del Premio Suzzara
Dal 18 settembre al 23 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA DEL PREMIO SUZZARA – EX CASA DEL POPOLO
Suzzara, Piazza Arrigo Luppi, 10, (Mantova)
Suzzara, Piazza Arrigo Luppi, 10, (Mantova)
Orario di apertura
martedì, giovedì, venerdì e domenica 10.00-12.30/15.00-18.00
sabato 15.00-18.00
Sito web
www.premiosuzzara.it
Ufficio stampa
METAMUSA
Autore
Curatore