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Casambiente 2008: Olindo Infascelli / Davide Ratti
Olindo Infascelli e Davide Ratti, due artisti lombardi che attraverso le loro opere danno nuovi significati a oggetti e materiali di scarto, offrono un ulteriore spunto di riflessione sui nostri modelli di consumo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Casambiente, Mostra dell’Arredamento di Villa Castelbarco Albani in programma dal 7 al 16 marzo 2008, presenta un’esposizione di sculture realizzate da Olindo Infascelli e Davide Ratti, due artisti lombardi che fanno dell’uso di materiali di scarto la propria cifra stilistica.
L’esposizione sarà allestita al termine del percorso sensoriale Efficienza Energetica–L’Abitare Intelligente che presenta aziende di tecnologie e prodotti per il risparmio energetico nella casa. I visitatori saranno coinvolti da immagini, suoni, profumi che li guideranno verso una maggiore consapevolezza dell’abitare sostenibile dove comprendere i passi, grandi o piccoli, che si possono adottare già nel proprio ambiente domestico.
Al termine di questo percorso si aprirà lo spazio espositivo dedicato alle opere di Infascelli e Ratti che cercano di sovvertire la visione comune dei materiali di scarto riproponendoli in nuove interpretazioni, a volte dirompenti a volte dissacranti. Questi artisti osservano il mondo che ci circonda in modo differente cogliendo un nuovo significato in ciò che sembra esserne privo o averlo perduto. L’estro trasmuta gli scarti in protagonisti del pensiero creativo che, da inutili e non più desiderabili, diventano materia prima per una nuova creazione, attraverso la quale anche noi possiamo comprendere quanto un diverso modo di interfacciarci con il mondo possa migliorare la nostra vita.
OLINDO INFASCELLI
Olindo Infascelli è un artista “trasformativo”. Con uno sguardo ironico e divertito trasforma oggetti che nella quotidianità gettiamo, facendoli diventare qualcos’altro, riportandoli sotto il nostro sguardo in una forma che non credevamo possibile. Infascelli tramuta in nuovi concetti d’arte ciò che noi riteniamo scarto, rifiuto, avanzo, detrito.
Avvicinatosi dapprima alla pittura e successivamente alla scultura, Infascelli raccoglie qualsiasi oggetto: cerchioni, manici di ombrelli, pentole, contenitori di plastica. Insomma qualsiasi cosa abbandonata, grazie all’estro visionario di Infascelli, ritrova una casa e una nuova storia da raccontare.
Le sue sculture, degli assemblaggi polimaterici, sono figure curiose, talvolta misteriose o inquietanti e talvolta divertenti, ma sempre affascinanti. Vengono plasmate con stucco, plastilina e cemento, che danno una forma ai rifiuti assemblati. Dice Infascelli: “Lo stucco, la plastilina e il cemento sono come la punteggiatura di un testo e danno la giusta intelaiatura a queste creature, e tutto il resto è l’effimero”. Ecco che nascono personaggi di storie inventate, sculture femminili che rievocano il profilo della moglie, un irresistibile auto-ritratto in cui campeggia un’automobile giocattolo. E ancora un omaggio ad un quadro famosissimo come L’urlo di Edvard Munch, che passa dalle due dimensioni del dipinto alle tre dimensioni della scultura.
DAVIDE RATTI
Davide Ratti è un giovane scultore che vive e lavora a Valmadrera. Nato a Lecco nel 1976, dopo essersi diplomato al liceo scientifico G.B. Grassi di Lecco si è laureato nel 2004 in Disegno Industriale presso il Politecnico di Milano.
Le sue opere sono caratterizzate dall’utilizzo di materiali metallici di scarto che, una volta assemblati, danno vita a qualcosa di completamente diverso e grandioso (anche per le dimensioni). Le sue sculture sono creazioni molto complesse, che ci portano in mondi surreali popolati da creature fantastiche, con scheletri e organi di metallo, un metallo che porta con sé la storia dell’oggetto di cui un tempo faceva parte.
L’esposizione sarà allestita al termine del percorso sensoriale Efficienza Energetica–L’Abitare Intelligente che presenta aziende di tecnologie e prodotti per il risparmio energetico nella casa. I visitatori saranno coinvolti da immagini, suoni, profumi che li guideranno verso una maggiore consapevolezza dell’abitare sostenibile dove comprendere i passi, grandi o piccoli, che si possono adottare già nel proprio ambiente domestico.
Al termine di questo percorso si aprirà lo spazio espositivo dedicato alle opere di Infascelli e Ratti che cercano di sovvertire la visione comune dei materiali di scarto riproponendoli in nuove interpretazioni, a volte dirompenti a volte dissacranti. Questi artisti osservano il mondo che ci circonda in modo differente cogliendo un nuovo significato in ciò che sembra esserne privo o averlo perduto. L’estro trasmuta gli scarti in protagonisti del pensiero creativo che, da inutili e non più desiderabili, diventano materia prima per una nuova creazione, attraverso la quale anche noi possiamo comprendere quanto un diverso modo di interfacciarci con il mondo possa migliorare la nostra vita.
OLINDO INFASCELLI
Olindo Infascelli è un artista “trasformativo”. Con uno sguardo ironico e divertito trasforma oggetti che nella quotidianità gettiamo, facendoli diventare qualcos’altro, riportandoli sotto il nostro sguardo in una forma che non credevamo possibile. Infascelli tramuta in nuovi concetti d’arte ciò che noi riteniamo scarto, rifiuto, avanzo, detrito.
Avvicinatosi dapprima alla pittura e successivamente alla scultura, Infascelli raccoglie qualsiasi oggetto: cerchioni, manici di ombrelli, pentole, contenitori di plastica. Insomma qualsiasi cosa abbandonata, grazie all’estro visionario di Infascelli, ritrova una casa e una nuova storia da raccontare.
Le sue sculture, degli assemblaggi polimaterici, sono figure curiose, talvolta misteriose o inquietanti e talvolta divertenti, ma sempre affascinanti. Vengono plasmate con stucco, plastilina e cemento, che danno una forma ai rifiuti assemblati. Dice Infascelli: “Lo stucco, la plastilina e il cemento sono come la punteggiatura di un testo e danno la giusta intelaiatura a queste creature, e tutto il resto è l’effimero”. Ecco che nascono personaggi di storie inventate, sculture femminili che rievocano il profilo della moglie, un irresistibile auto-ritratto in cui campeggia un’automobile giocattolo. E ancora un omaggio ad un quadro famosissimo come L’urlo di Edvard Munch, che passa dalle due dimensioni del dipinto alle tre dimensioni della scultura.
DAVIDE RATTI
Davide Ratti è un giovane scultore che vive e lavora a Valmadrera. Nato a Lecco nel 1976, dopo essersi diplomato al liceo scientifico G.B. Grassi di Lecco si è laureato nel 2004 in Disegno Industriale presso il Politecnico di Milano.
Le sue opere sono caratterizzate dall’utilizzo di materiali metallici di scarto che, una volta assemblati, danno vita a qualcosa di completamente diverso e grandioso (anche per le dimensioni). Le sue sculture sono creazioni molto complesse, che ci portano in mondi surreali popolati da creature fantastiche, con scheletri e organi di metallo, un metallo che porta con sé la storia dell’oggetto di cui un tempo faceva parte.
07
marzo 2008
Casambiente 2008: Olindo Infascelli / Davide Ratti
Dal 07 al 16 marzo 2008
arte contemporanea
Location
VILLA CASTELBARCO
Vaprio D'adda, Via Per Concesa, 4, (Milano)
Vaprio D'adda, Via Per Concesa, 4, (Milano)
Biglietti
intero € 7,50 – ridotto € 5,00
Orario di apertura
Venerdì 18-24; Sabato 10-24; Domenica 10-20
Ufficio stampa
GEODE
Autore