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Cassata Drone
Ciascun artista presenterà un’opera immersiva ed inedita, realizzata per lo spazio espositivo: un appartamento privato al sesto piano della storica Piazza Borsa – via Malta 21 – nel cuore del quartiere Kalsa
Comunicato stampa
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Cassata Drone (#CD; #CassataDrone) è una mostra degli artisti internazionali Raqs Media Collective, Stefano Cagol e Maria D. Rapicavoli, ideata dall’artista G. Olmo Stuppia e curata da Giovanni Rendina e si svolgerà a Palermo dal 16 giugno al 20 settembre 2018, in concomitanza con Manifesta12 e Palermo Capitale della Cultura 2018.
Ciascun artista presenterà un’opera immersiva ed inedita, realizzata per lo spazio espositivo: un appartamento privato al sesto piano della storica Piazza Borsa - via Malta 21 - nel cuore del quartiere Kalsa.
Cassata Drone vuole ragionare sulla Sicilia in generale e sulla città di Palermo in particolare mettendo a confronto l’identità linguistico-culturale dell’Isola, stratificata nei luoghi, nella cultura e nelle tradizioni, nei siciliani stessi - simbolicamente rappresentata con la tipica Cassata (Cassata, dall’arabo ‘quas’at’) - con la presenza militare, per lo più americana, attiva dal secondo Dopoguerra ai giorni nostri che vede l’impiego di nuovi dispositivi di controllo e reperimento dati come, per l’appunto, i Droni.
Se da un lato la 'cassata' siciliana diviene il fulcro di un’operazione visiva legata alla decorazione, al gusto e alla lingua; dall’altra, la parola 'drone' trasforma in forme estetiche e scultoree la presenza di dispositivi militari (Frontex, Drone Hawk, Drone Predator, Muos) che, di fatto, hanno trasformato l’Isola in una “portaerei naturale” di importanza strategica per tutta l’area mediterranea.
Il progetto è totalmente senza scopo di lucro e vuole avere un forte impatto sociale, di coinvolgimento ed esaltazione del tessuto urbano e dei suoi abitanti, portando i luoghi e la Sicilia all’attenzione del mondo internazionale. Oltre alla mostra Cassata Drone si compone anche di un ricco programma di attività collaterali che si svolgeranno nei prossimi mesi e che coinvolgeranno, oltre agli artisti partecipanti, importanti istituzioni e operatori locali e internazionali con lo scopo di creare una sinergia forte con il territorio e la città.
http://cassatadrone.org/
GLI ARTISTI
Raqs Media Collective (Monica Narula, Jeebesh Bagchi e Shuddhabrata Sengupta), fondati nel 1992 a Delhi, sono un collettivo indiano interdisciplinare che crea opere d’arte, progetti site specific e svolge attività di curatela con pubblicazioni in tutto il mondo. La rivista ArtReview li posiziona al 39esimo posto nella classifica delle personalità più influenti del mondo dell’arte.
Per Cassata Drone i Raqs Media Collective creeranno uno spazio immersivo ispirato dall’incontro delle placche tettoniche europea e africana che, proprio in Sicilia, si sovrappongono generando il violento passato vulcanico della regione, costellato di eruzioni e inondazioni.
Geologicamente la maggior parte della Sicilia è in realtà Africa, con frammenti di Europa che si insinuano sotto la pelle africana dell’isola. Al contempo, questa dinamica ha arricchito il terreno siciliano di tutte le risorse necessarie allo sviluppo della tradizione gastronomica che ha come emblema la Cassata.
All’interno di questo ambiente, un video ripeterà un segnale di SOS infinito, da una faglia terrestre all’altra, come un segnale Morse privo di “passo e chiudo”. A far da cornice all’installazione, sarà il Mar Mediterraneo, visibile dalla finestra dello spazio espositivo, al di là dei tetti palermitani.
http://www.raqsmediacollective.net/
Stefano Cagol è un artista italiano che attraverso video, installazioni e performance, indaga il rapporto dell’uomo con l’ambiente nell’epoca dell’Antropocene toccando temi come l’influenza e il controllo dei media, il mutare delle convinzioni e il persistere dei simboli.
Le sue recenti partecipazioni includono mostre presso il Ministero tedesco dell’Ambiente, Manifesta11 e la 55° Biennale Arte di Venezia.
Per Cassata Drone Stefano Cagol “It’s all about giving and taking energy”, un progetto esteso condotto principalmente attraverso una sequenza di performance partecipative
realizzate prima e durante la mostra. Queste ultime saranno rielaborate per mezzo di un linguaggio evocativo dato dall’uso poetico di una strumentazione tecnica: la videocamera a infrarossi. Capace di rendere visibile l’invisibile (come i sensori dei Droni Predator), essa sarà utilizzata dall’artista per visualizzare gli scambi di calore in quanto rappresentazione simbolica di energia.
http://www.stefanocagol.com/
Maria D. Rapicavoli è un’artista siciliana che vive e lavora a New York.
Ha partecipato a numerose mostre in diversi contesti fra cui Whitechapel Gallery a Londra, Yerba Buena Center For The Arts a San Francisco, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino e Smack Mellon a New York.
Per Cassata Drone Maria D. Rapicavoli realizzerà un’opera installativa site specific basata sulla mappatura militare del cielo siciliano. L’ambiente sarà concepito come uno spazi “tagliato” da fili di nylon che attraverseranno la stanza componendo elementi geometrici che raffigurano le rotte militari dei droni nello spazio aereo che sovrasta Palermo. Una luce blu proietterà una foto del cielo della Sicilia e creerà larghe figure trapezoidali alle pareti. Allo stesso tempo elementi scultorei incisi manualmente dall’artista che rappresenteranno zone aeree off limits, occuperanno l’ambiente sottostante, e ne distorceranno la percezione dello spazio, creando sensazione di oppressione e limitazione di movimento.
http://www.mdrspace.com/
Ciascun artista presenterà un’opera immersiva ed inedita, realizzata per lo spazio espositivo: un appartamento privato al sesto piano della storica Piazza Borsa - via Malta 21 - nel cuore del quartiere Kalsa.
Cassata Drone vuole ragionare sulla Sicilia in generale e sulla città di Palermo in particolare mettendo a confronto l’identità linguistico-culturale dell’Isola, stratificata nei luoghi, nella cultura e nelle tradizioni, nei siciliani stessi - simbolicamente rappresentata con la tipica Cassata (Cassata, dall’arabo ‘quas’at’) - con la presenza militare, per lo più americana, attiva dal secondo Dopoguerra ai giorni nostri che vede l’impiego di nuovi dispositivi di controllo e reperimento dati come, per l’appunto, i Droni.
Se da un lato la 'cassata' siciliana diviene il fulcro di un’operazione visiva legata alla decorazione, al gusto e alla lingua; dall’altra, la parola 'drone' trasforma in forme estetiche e scultoree la presenza di dispositivi militari (Frontex, Drone Hawk, Drone Predator, Muos) che, di fatto, hanno trasformato l’Isola in una “portaerei naturale” di importanza strategica per tutta l’area mediterranea.
Il progetto è totalmente senza scopo di lucro e vuole avere un forte impatto sociale, di coinvolgimento ed esaltazione del tessuto urbano e dei suoi abitanti, portando i luoghi e la Sicilia all’attenzione del mondo internazionale. Oltre alla mostra Cassata Drone si compone anche di un ricco programma di attività collaterali che si svolgeranno nei prossimi mesi e che coinvolgeranno, oltre agli artisti partecipanti, importanti istituzioni e operatori locali e internazionali con lo scopo di creare una sinergia forte con il territorio e la città.
http://cassatadrone.org/
GLI ARTISTI
Raqs Media Collective (Monica Narula, Jeebesh Bagchi e Shuddhabrata Sengupta), fondati nel 1992 a Delhi, sono un collettivo indiano interdisciplinare che crea opere d’arte, progetti site specific e svolge attività di curatela con pubblicazioni in tutto il mondo. La rivista ArtReview li posiziona al 39esimo posto nella classifica delle personalità più influenti del mondo dell’arte.
Per Cassata Drone i Raqs Media Collective creeranno uno spazio immersivo ispirato dall’incontro delle placche tettoniche europea e africana che, proprio in Sicilia, si sovrappongono generando il violento passato vulcanico della regione, costellato di eruzioni e inondazioni.
Geologicamente la maggior parte della Sicilia è in realtà Africa, con frammenti di Europa che si insinuano sotto la pelle africana dell’isola. Al contempo, questa dinamica ha arricchito il terreno siciliano di tutte le risorse necessarie allo sviluppo della tradizione gastronomica che ha come emblema la Cassata.
All’interno di questo ambiente, un video ripeterà un segnale di SOS infinito, da una faglia terrestre all’altra, come un segnale Morse privo di “passo e chiudo”. A far da cornice all’installazione, sarà il Mar Mediterraneo, visibile dalla finestra dello spazio espositivo, al di là dei tetti palermitani.
http://www.raqsmediacollective.net/
Stefano Cagol è un artista italiano che attraverso video, installazioni e performance, indaga il rapporto dell’uomo con l’ambiente nell’epoca dell’Antropocene toccando temi come l’influenza e il controllo dei media, il mutare delle convinzioni e il persistere dei simboli.
Le sue recenti partecipazioni includono mostre presso il Ministero tedesco dell’Ambiente, Manifesta11 e la 55° Biennale Arte di Venezia.
Per Cassata Drone Stefano Cagol “It’s all about giving and taking energy”, un progetto esteso condotto principalmente attraverso una sequenza di performance partecipative
realizzate prima e durante la mostra. Queste ultime saranno rielaborate per mezzo di un linguaggio evocativo dato dall’uso poetico di una strumentazione tecnica: la videocamera a infrarossi. Capace di rendere visibile l’invisibile (come i sensori dei Droni Predator), essa sarà utilizzata dall’artista per visualizzare gli scambi di calore in quanto rappresentazione simbolica di energia.
http://www.stefanocagol.com/
Maria D. Rapicavoli è un’artista siciliana che vive e lavora a New York.
Ha partecipato a numerose mostre in diversi contesti fra cui Whitechapel Gallery a Londra, Yerba Buena Center For The Arts a San Francisco, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino e Smack Mellon a New York.
Per Cassata Drone Maria D. Rapicavoli realizzerà un’opera installativa site specific basata sulla mappatura militare del cielo siciliano. L’ambiente sarà concepito come uno spazi “tagliato” da fili di nylon che attraverseranno la stanza componendo elementi geometrici che raffigurano le rotte militari dei droni nello spazio aereo che sovrasta Palermo. Una luce blu proietterà una foto del cielo della Sicilia e creerà larghe figure trapezoidali alle pareti. Allo stesso tempo elementi scultorei incisi manualmente dall’artista che rappresenteranno zone aeree off limits, occuperanno l’ambiente sottostante, e ne distorceranno la percezione dello spazio, creando sensazione di oppressione e limitazione di movimento.
http://www.mdrspace.com/
14
giugno 2018
Cassata Drone
Dal 14 giugno al 20 settembre 2018
arte contemporanea
Location
MALTA 21
Palermo, Via Malta, 21, (Palermo)
Palermo, Via Malta, 21, (Palermo)
Orario di apertura
Visite private 15-19 giugno: ore 11.30-21 Apertura al pubblico 20 giugno: ore 11.30-22 Apertura dal 21 giugno al 20 settembre: ore 11.30-19.30
Vernissage
14 Giugno 2018, ore 19.30 su invito
Sito web
www.cassatadrone.org
Autore
Curatore