Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Cassetto disordinato
tre percorsi contemporanei della pittura figurativa in Italia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura Sabato 10 Febbraio alle ore 17 presso la Galleria d'arte 911 la mostra “Cassetto disordinato: i tre percorsi contemporanei della pittura figurativa in Italia” e resterà visitabile fino al 3 Marzo 2007. L'esposizione presenta al pubblico il lavoro di tre giovani artisti rappresentativi delle altrettante strade di ricerca della pittura di oggi: Dellaclà, Alessandra Pennini e Matteo Tenardi. Lo scopo è quello di creare un quadro contenitore di una situazione frammentaria, di almeno un cassetto disordinato tra i tanti del mondo dell'arte contemporanea.
Attraverso il fondersi dei tre artisti in un unico progetto in cui nessuno prende il sopravvento, si intende raffigurare come oggi queste tre fette sembrino perfettamente bilanciate e non concorrenziali sul mercato, e come riescano a dividersi un collezionismo abbastanza variegato da fare in modo che sopravvivano contemporaneamente tutte e tre le ricerche. Da qui l’idea di dare alla luce un nuovo gruppo in un’epoca in cui agli artisti piace lavorare da soli e che inoltre non si fa forza delle proprie somiglianze, ma delle sue diversità.
Alessandra Pennini lavora con un disegno a matita irreprensibile e può ricordare l’atmosfera di sospensione di Galliani, che però interpreta sostituendo la componente mistica a una visione autoritaria ed emancipata del femminile. Nelle sue protagoniste il romanticismo diviene solo un retrogusto su cui è distesa una personalità corposa e risoluta, fortificata e capace di imporsi, che si manifesta soprattutto con un'estetica statuaria, forse a sprazzi fredda e impostata.
Anche Matteo Tenardi lavora con uno stile che non si prende nessuna licenza, sfrutta colori e proporzioni naturali e si sviluppa su dei ritratti. Ma il suo classicismo è solo apparente perchè i suoi personaggi sono catturati sempre in momenti di transizione fisica, sbiechi, contorti, a volte con il viso nascosto, mentre appoggiandosi a degli oggetti o a se stessi cercano la fuga dal quadro stesso.
Infine, con Dellaclà il nostro progetto di sgancia dal realismo propiamente inteso per passare a colori acidi, intensi, brillanti, coinvolgenti e a soggetti post-moderni, praticamente autoritratti in cui l’artista usa la propria immagine come oggetto di rottura. La protagonista mostra con fierezza di appartenente a una cultura sociale nuova e mostrando il proprio dito medio dimostra di non tenere in considerazione regole e consuetudini.
Attraverso il fondersi dei tre artisti in un unico progetto in cui nessuno prende il sopravvento, si intende raffigurare come oggi queste tre fette sembrino perfettamente bilanciate e non concorrenziali sul mercato, e come riescano a dividersi un collezionismo abbastanza variegato da fare in modo che sopravvivano contemporaneamente tutte e tre le ricerche. Da qui l’idea di dare alla luce un nuovo gruppo in un’epoca in cui agli artisti piace lavorare da soli e che inoltre non si fa forza delle proprie somiglianze, ma delle sue diversità.
Alessandra Pennini lavora con un disegno a matita irreprensibile e può ricordare l’atmosfera di sospensione di Galliani, che però interpreta sostituendo la componente mistica a una visione autoritaria ed emancipata del femminile. Nelle sue protagoniste il romanticismo diviene solo un retrogusto su cui è distesa una personalità corposa e risoluta, fortificata e capace di imporsi, che si manifesta soprattutto con un'estetica statuaria, forse a sprazzi fredda e impostata.
Anche Matteo Tenardi lavora con uno stile che non si prende nessuna licenza, sfrutta colori e proporzioni naturali e si sviluppa su dei ritratti. Ma il suo classicismo è solo apparente perchè i suoi personaggi sono catturati sempre in momenti di transizione fisica, sbiechi, contorti, a volte con il viso nascosto, mentre appoggiandosi a degli oggetti o a se stessi cercano la fuga dal quadro stesso.
Infine, con Dellaclà il nostro progetto di sgancia dal realismo propiamente inteso per passare a colori acidi, intensi, brillanti, coinvolgenti e a soggetti post-moderni, praticamente autoritratti in cui l’artista usa la propria immagine come oggetto di rottura. La protagonista mostra con fierezza di appartenente a una cultura sociale nuova e mostrando il proprio dito medio dimostra di non tenere in considerazione regole e consuetudini.
10
febbraio 2007
Cassetto disordinato
Dal 10 febbraio al 03 marzo 2007
giovane arte
Location
911 GALLERIA D’ARTE
La Spezia, Via Del Torretto, 48, (La Spezia)
La Spezia, Via Del Torretto, 48, (La Spezia)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30
Vernissage
10 Febbraio 2007, ore 17
Autore
Curatore