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Cassia Raad – OXYGEN
L’artista brasiliana Cassia Raad riunisce circa 50 opere in una mostra personale, tra cui disegni e fotografie con inserti di mosaico in vetro di Murano e marmo, una tecnica unica creata da lei. Special guest Valeria Degli Agostini (video arte), a cura di Filippo Faccin.
Comunicato stampa
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OXYGEN
L'artista brasiliana Cassia Raad arriva a Padova, per la prima volta, con la mostra titolata Oxygen, nella quale riunisce circa 50 opere, che attraversano diverse fasi del suo lavoro e spaziano tra temi importanti e attuali come la pace, la salvaguardia dell'ambiente e tutti quei valori che rischiano un declino inarrestabile nella nostra società.
Curata e presentata da Filippo Faccin, l'esposizione avrà come special guest l'artista e motion graphics designer Valeria Degli Agostini, padovana, vincitrice di diversi premi per cortometraggi.
"La parola ossigeno è stata scelta come titolo alla mostra sia per il suo significato letterale che per quello metaforico", spiega Cassia Raad. "L'ossigeno è l'elemento più diffuso in natura, indispensabile per la trasformazione di ciò che assumiamo in energia per le nostre cellule, ed è in grado di amalgamarsi con quasi tutti gli altri elementi. "Dare ossigeno" nel senso figurato vuol dire offrire un sostegno vitale, dare spazio, libertà di pensiero, di parole. E se riuscissimo ad essere un elemento di trasformazione intorno a noi, se fossimo in grado di convivere con gli altri senza pregiudizi e in piena libertà, allora daremmo un senso in più a questa espressione"
Cassia si è laureata in arte con indirizzo in design grafico e un master in marketing in Brasile, dove ha sempre lavorato contemporaneamente nell'ambito artistico e grafico.
Dopo la laurea ha esercitato la pittura per un breve periodo, avvicinandosi al mosaico nel 1998 ispirata alle opere dell’architetto catalano Antoni Gaudì, ma è nel 2001, quando viene a Ravenna, che ha l'occasione di approfondire le sue conoscenze nell'arte musiva e le sue varie tecniche di esecuzione, studiando con i migliori maestri ravennati.
Dopo gli studi a Ravenna torna in Brasile e inizia un lungo percorso per riuscire a trovare un suo modo di lavorare il mosaico, allontanandosi completamente da quello tradizionale.
Nel 2007 si trasferisce definitivamente in Italia e il confronto più assiduo e ravvicinato con altri artisti cambia lentamente la direzione della sua ricerca, portandola a esperimentare nuovi accostamenti tra le tessere e altre forme d'arte, fino ad arrivare alla creazione e sviluppo di una tecnica tutta sua, ovvero quella dell'inserimento del mosaico all'interno di stampe fotografiche e di disegni a inchiostro. Il suo modo di lavorare il mosaico diventa più libero e originale, acquistando nuovi significati, se pur mantenendo sempre l'estrema cura dei dettagli caratteristica nei mosaici tradizionali.
"Cassia propone una stimolante ricerca artistica. Profonde un inesauribile impegno nel rendere la tecnica con applicazione di una singolare “pittura” musiva al linguaggio del disegno o della fotografia, lambendo un terreno vergine ed inesplorato in ambito artistico. L’incanto degli apparati di Ravenna ha influito su di lei, permettendole di raggiungere un sereno ed aulico eclettismo. Il rovello lineare, fluido e a scorrimento continuo, “galleggia” con piccoli spazi campiti di cromie accese, dai cangiantismi quasi lirici e spensierati. Con altri linguaggi come la fotografia, tocca tematiche del sociale, sensibilizzando lo spettatore rispetto alle guerre, l’ambiente, la donna e le migrazione, diffondendo un messaggio imperituro di pace e di convivenza armonica. Dalle sue opere traspare una profonda spiritualità, la stessa che emergeva da alcune delle opere più liriche e poetiche di Gaudì, di cui dichiara di richiamarsi. Le murrine, i vetri di murano testimoniano l’integrazione della sua ricerca nel mondo veneto-veneziano", dice Filippo Faccin.
La special guest Valeria Degli Agostini è laureata in Arti Visive allo IUAV di Venezia e diplomata all’accademia di Belle Arti di Venezi. Ha iniziato il suo percorso esplorando le possibilità della pittura e ha continuato includendo nuovi approcci tecnologici, tra cui laser, realtà virtuale e aumentata, stampa 3D, creando una sinergia tra virtualità e materia.
Valeria partecipa con tre opere, tra cui una videoarte dal titolo "Blanked", fatta ad hoc per la mostra, che denuncia l'invasione della plastica; una video installazione realizzata nei boschi accompagnata da pannelli retroilluminati e ancora "Into the milk", una videoarte realizzata pochi giorni dopo lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina.
Secondo Filippo Faccin "Valeria ci conduce nei meandri di un universo ai più ancora ignoto. Si allinea bene alla proposta di Cassia, cui si avvicina anche per la scelta di alcune tematiche (soprattutto la plastica e le plastiche così diffuse in natura). Il linguaggio adottato è però più enigmatico e sperimentale ancora; ci avvolge in creazioni artistiche aumentate, labirinti del Reale che identificano un ponte tra il virtuale e la materia. Deve quindi abbandonarsi alle istantanee di un visibile che sia frutto di questa sinergia “phigital”, promuovendo le sfide di una nuova percezione sinestetica ed allargata".
La mostra, realizzata in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, sarà inaugurata giovedì 1° agosto alle ore 18:30 presso le Scuderie di Palazzo Moroni, in Via del Municipio, n. 1 e rimarrà aperta, a ingresso libero, dal 2 al 31 agosto 2024, con orario 09:30-12:30 / 16:00-19:00, dal martedì alla domenica.
Informazioni: 331 3029748
info@cassiaraad.com
L'artista brasiliana Cassia Raad arriva a Padova, per la prima volta, con la mostra titolata Oxygen, nella quale riunisce circa 50 opere, che attraversano diverse fasi del suo lavoro e spaziano tra temi importanti e attuali come la pace, la salvaguardia dell'ambiente e tutti quei valori che rischiano un declino inarrestabile nella nostra società.
Curata e presentata da Filippo Faccin, l'esposizione avrà come special guest l'artista e motion graphics designer Valeria Degli Agostini, padovana, vincitrice di diversi premi per cortometraggi.
"La parola ossigeno è stata scelta come titolo alla mostra sia per il suo significato letterale che per quello metaforico", spiega Cassia Raad. "L'ossigeno è l'elemento più diffuso in natura, indispensabile per la trasformazione di ciò che assumiamo in energia per le nostre cellule, ed è in grado di amalgamarsi con quasi tutti gli altri elementi. "Dare ossigeno" nel senso figurato vuol dire offrire un sostegno vitale, dare spazio, libertà di pensiero, di parole. E se riuscissimo ad essere un elemento di trasformazione intorno a noi, se fossimo in grado di convivere con gli altri senza pregiudizi e in piena libertà, allora daremmo un senso in più a questa espressione"
Cassia si è laureata in arte con indirizzo in design grafico e un master in marketing in Brasile, dove ha sempre lavorato contemporaneamente nell'ambito artistico e grafico.
Dopo la laurea ha esercitato la pittura per un breve periodo, avvicinandosi al mosaico nel 1998 ispirata alle opere dell’architetto catalano Antoni Gaudì, ma è nel 2001, quando viene a Ravenna, che ha l'occasione di approfondire le sue conoscenze nell'arte musiva e le sue varie tecniche di esecuzione, studiando con i migliori maestri ravennati.
Dopo gli studi a Ravenna torna in Brasile e inizia un lungo percorso per riuscire a trovare un suo modo di lavorare il mosaico, allontanandosi completamente da quello tradizionale.
Nel 2007 si trasferisce definitivamente in Italia e il confronto più assiduo e ravvicinato con altri artisti cambia lentamente la direzione della sua ricerca, portandola a esperimentare nuovi accostamenti tra le tessere e altre forme d'arte, fino ad arrivare alla creazione e sviluppo di una tecnica tutta sua, ovvero quella dell'inserimento del mosaico all'interno di stampe fotografiche e di disegni a inchiostro. Il suo modo di lavorare il mosaico diventa più libero e originale, acquistando nuovi significati, se pur mantenendo sempre l'estrema cura dei dettagli caratteristica nei mosaici tradizionali.
"Cassia propone una stimolante ricerca artistica. Profonde un inesauribile impegno nel rendere la tecnica con applicazione di una singolare “pittura” musiva al linguaggio del disegno o della fotografia, lambendo un terreno vergine ed inesplorato in ambito artistico. L’incanto degli apparati di Ravenna ha influito su di lei, permettendole di raggiungere un sereno ed aulico eclettismo. Il rovello lineare, fluido e a scorrimento continuo, “galleggia” con piccoli spazi campiti di cromie accese, dai cangiantismi quasi lirici e spensierati. Con altri linguaggi come la fotografia, tocca tematiche del sociale, sensibilizzando lo spettatore rispetto alle guerre, l’ambiente, la donna e le migrazione, diffondendo un messaggio imperituro di pace e di convivenza armonica. Dalle sue opere traspare una profonda spiritualità, la stessa che emergeva da alcune delle opere più liriche e poetiche di Gaudì, di cui dichiara di richiamarsi. Le murrine, i vetri di murano testimoniano l’integrazione della sua ricerca nel mondo veneto-veneziano", dice Filippo Faccin.
La special guest Valeria Degli Agostini è laureata in Arti Visive allo IUAV di Venezia e diplomata all’accademia di Belle Arti di Venezi. Ha iniziato il suo percorso esplorando le possibilità della pittura e ha continuato includendo nuovi approcci tecnologici, tra cui laser, realtà virtuale e aumentata, stampa 3D, creando una sinergia tra virtualità e materia.
Valeria partecipa con tre opere, tra cui una videoarte dal titolo "Blanked", fatta ad hoc per la mostra, che denuncia l'invasione della plastica; una video installazione realizzata nei boschi accompagnata da pannelli retroilluminati e ancora "Into the milk", una videoarte realizzata pochi giorni dopo lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina.
Secondo Filippo Faccin "Valeria ci conduce nei meandri di un universo ai più ancora ignoto. Si allinea bene alla proposta di Cassia, cui si avvicina anche per la scelta di alcune tematiche (soprattutto la plastica e le plastiche così diffuse in natura). Il linguaggio adottato è però più enigmatico e sperimentale ancora; ci avvolge in creazioni artistiche aumentate, labirinti del Reale che identificano un ponte tra il virtuale e la materia. Deve quindi abbandonarsi alle istantanee di un visibile che sia frutto di questa sinergia “phigital”, promuovendo le sfide di una nuova percezione sinestetica ed allargata".
La mostra, realizzata in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, sarà inaugurata giovedì 1° agosto alle ore 18:30 presso le Scuderie di Palazzo Moroni, in Via del Municipio, n. 1 e rimarrà aperta, a ingresso libero, dal 2 al 31 agosto 2024, con orario 09:30-12:30 / 16:00-19:00, dal martedì alla domenica.
Informazioni: 331 3029748
info@cassiaraad.com
01
agosto 2024
Cassia Raad – OXYGEN
Dal primo al 31 agosto 2024
arte contemporanea
Location
SCUDERIE DI PALAZZO MORONI
Padova, Via VIII Febbraio, (Padova)
Padova, Via VIII Febbraio, (Padova)
Orario di apertura
9.30-12.30 / 16-19, dal martedì alla domenica
Vernissage
1 Agosto 2024, 18:30
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