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Castello di Ama per l’Arte Contemporanea: Lee Ufan – Topos (Excavated)
Lee Ufan ha trasformato una delle cantine del borgo di Ama, in Toscana, in un’installazione coinvolgente che apre ad una relazione tra il contesto dell’architettura del XIV secolo e il linguaggio visivo sviluppato dall’Artista. Sotto un’antica volta in pietra, Ufan ha posto in evidenza una scena che consiste in un disegno murale e un dipinto sul pavimento realizzato su una superficie di cemento grezzo, incorniciata dal pietrisco in marmo di Carrara. Il visitatore è invitato a esperire direttamente l’opera camminandovi sopra, per testimoniare in questo modo la propria presenza
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lee Ufan, Topos (Excavated), 2016
Castello di Ama, Gaiole in Chianti, Siena, Italy
A cura di Philip Larratt-Smith
Vernissage: 9 Ottobre 2016
Italy, a mountain town from the Middle Ages, Siena, a winery, a subterranean location, and a
wandering artist who started off from East Asia... For me, the keywords that connect all these are
that I am an artist, and the suggestion of passage of time from the wine. – Lee Ufan
Castello di Ama è lieto di annunciare l’inaugurazione di Topos (Excavated), una nuova
installazione dell’artista coreano Lee Ufan. Questa è l’ultima della serie di lavori site-
specific e permanenti del progetto di Castello di Ama per l’Arte Contemporanea, e la prima
realizzata sotto la collaborazione di Philip Larratt-Smith, nominato curatore dal 2015.
2
Lee Ufan ha maturato il suo percorso artistico alla fine degli anni Sessanta, quale
esponente di punta del movimento Mono-Ha in Giappone, e – da allora – ha conquistato
il riconoscimento internazionale come artista e filosofo. Muovendosi liberamente dalla
scultura alla pittura e all’installazione, il lavoro di Lee Ufan spesso mette insieme oggetti
presi dalla natura con forme da lui dipinte che esprimono la specificità della fisicità
dell’artista. Queste giustapposizioni servono ad approfondire una forte consapevolezza
della dualità del tempo: lo scorrere del tempo della vita quale esperienza fisica e mentale
dell’individuo ed il concetto di infinito. La sua arte rappresenta una potente riflessione
sull’uomo e sulla natura, il presente e l’eternità, l’essere e il vuoto.
In Topos (Excavated), Lee Ufan ha trasformato una delle cantine di Castello di Ama in
un’installazione coinvolgente che apre ad una relazione tra il risonante contesto
dell’architettura del XIV secolo e il linguaggio visivo sviluppato dall’Artista. Sotto un’antica
volta in pietra, Lee Ufan ha posto in evidenza una scena che consiste in un disegno murale
e un dipinto sul pavimento.
Il fondale presenta una linea in carboncino su un intonaco bianco, che evoca
un’impressione di qualcosa di preesistente nascosto dal tempo. Sul pavimento emerge un
unico dipinto da una superficie di cemento grezzo, incorniciata dal pietrisco in marmo di
Carrara.
Come suggerito dal sottotitolo, il dipinto sembra essere piuttosto “scoperto” che creato,
incarnando così la poetica dell’artista “ per cui l’arte è basata sull’incontro” e
dell’espressione artistica come attuale “ri-presentazione” di tale incontro. Il visitatore è
invitato ad entrare nell’opera e ad osservare gli elementi da differenti prospettive; lo
scricchiolio della ghiaia sotto i piedi è il continuo testimone della propria presenza. Questo
suscita una complessa relazione tra l’opera d’arte, il luogo e la persona che, tramite le
parole dell’artista, “producono un’emozione verso un nuovo universo”.
Ispirato da una visita a Castello di Ama, Topos (Excavated) è stato concepito e creato
appositamente per questa cantina sotterranea. Per mezzo delle parole dell’artista: “Si può
dire che il vino risvegli qualcosa di profondo velato nel subconscio, e che guidi l’uomo
verso una dimensione al di là dello spazio ordinario. Una grande opera d’arte, come un
ottimo vino affinato nel tempo, deve trascendere sé stessa ed includere in sé il tempo e lo
spazio che la circondano”. Topos (Excavated) cristallizza l’intera ampiezza e respiro
dell’indagine filosofica, condotta da Lee Ufan, nella percezione, nell’identità, nella
memoria e nel passaggio del tempo.
Per la realizzazione dell’opera, uno speciale ringraziamento a Kukje Gallery e Tina Kim
Gallery.
Castello di Ama, Gaiole in Chianti, Siena, Italy
A cura di Philip Larratt-Smith
Vernissage: 9 Ottobre 2016
Italy, a mountain town from the Middle Ages, Siena, a winery, a subterranean location, and a
wandering artist who started off from East Asia... For me, the keywords that connect all these are
that I am an artist, and the suggestion of passage of time from the wine. – Lee Ufan
Castello di Ama è lieto di annunciare l’inaugurazione di Topos (Excavated), una nuova
installazione dell’artista coreano Lee Ufan. Questa è l’ultima della serie di lavori site-
specific e permanenti del progetto di Castello di Ama per l’Arte Contemporanea, e la prima
realizzata sotto la collaborazione di Philip Larratt-Smith, nominato curatore dal 2015.
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Lee Ufan ha maturato il suo percorso artistico alla fine degli anni Sessanta, quale
esponente di punta del movimento Mono-Ha in Giappone, e – da allora – ha conquistato
il riconoscimento internazionale come artista e filosofo. Muovendosi liberamente dalla
scultura alla pittura e all’installazione, il lavoro di Lee Ufan spesso mette insieme oggetti
presi dalla natura con forme da lui dipinte che esprimono la specificità della fisicità
dell’artista. Queste giustapposizioni servono ad approfondire una forte consapevolezza
della dualità del tempo: lo scorrere del tempo della vita quale esperienza fisica e mentale
dell’individuo ed il concetto di infinito. La sua arte rappresenta una potente riflessione
sull’uomo e sulla natura, il presente e l’eternità, l’essere e il vuoto.
In Topos (Excavated), Lee Ufan ha trasformato una delle cantine di Castello di Ama in
un’installazione coinvolgente che apre ad una relazione tra il risonante contesto
dell’architettura del XIV secolo e il linguaggio visivo sviluppato dall’Artista. Sotto un’antica
volta in pietra, Lee Ufan ha posto in evidenza una scena che consiste in un disegno murale
e un dipinto sul pavimento.
Il fondale presenta una linea in carboncino su un intonaco bianco, che evoca
un’impressione di qualcosa di preesistente nascosto dal tempo. Sul pavimento emerge un
unico dipinto da una superficie di cemento grezzo, incorniciata dal pietrisco in marmo di
Carrara.
Come suggerito dal sottotitolo, il dipinto sembra essere piuttosto “scoperto” che creato,
incarnando così la poetica dell’artista “ per cui l’arte è basata sull’incontro” e
dell’espressione artistica come attuale “ri-presentazione” di tale incontro. Il visitatore è
invitato ad entrare nell’opera e ad osservare gli elementi da differenti prospettive; lo
scricchiolio della ghiaia sotto i piedi è il continuo testimone della propria presenza. Questo
suscita una complessa relazione tra l’opera d’arte, il luogo e la persona che, tramite le
parole dell’artista, “producono un’emozione verso un nuovo universo”.
Ispirato da una visita a Castello di Ama, Topos (Excavated) è stato concepito e creato
appositamente per questa cantina sotterranea. Per mezzo delle parole dell’artista: “Si può
dire che il vino risvegli qualcosa di profondo velato nel subconscio, e che guidi l’uomo
verso una dimensione al di là dello spazio ordinario. Una grande opera d’arte, come un
ottimo vino affinato nel tempo, deve trascendere sé stessa ed includere in sé il tempo e lo
spazio che la circondano”. Topos (Excavated) cristallizza l’intera ampiezza e respiro
dell’indagine filosofica, condotta da Lee Ufan, nella percezione, nell’identità, nella
memoria e nel passaggio del tempo.
Per la realizzazione dell’opera, uno speciale ringraziamento a Kukje Gallery e Tina Kim
Gallery.
09
ottobre 2016
Castello di Ama per l’Arte Contemporanea: Lee Ufan – Topos (Excavated)
09 ottobre 2016
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
CASTELLO DI AMA
Gaiole In Chianti, (Siena)
Gaiole In Chianti, (Siena)
Orario di apertura
su appuntamento
Ufficio stampa
STUDIO GRASSI & PARTNERS
Autore
Curatore