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Catalonia in Venice 2017: Antoni Abad – La Venezia che non si vede
Un progetto che costituisce una interpretazione sensoriale della città lagunare in collaborazione con persone non vedenti o ipovedenti, che utilizzano i sensi in modo diverso e particolare, condividendo le esperienze e le difficoltà della loro vita quotidiana e mostrando gli aspetti urbani meno evidenti per delineare una mappatura nuova del territorio pubblico in modo che possa essere utilizzabile da tutti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Institut Ramon Llull partecipa per la quinta volta consecutiva alla Biennale Arte e presenta ai Cantieri Navali, dal 13 maggio al 26 novembre, Catalonia in Venice 2017_La Venezia che non si vede di Antoni Abad, a cura di Mery Cuesta e Roc Parés: un progetto che costituisce una interpretazione sensoriale della città lagunare in collaborazione con persone non vedenti o ipovedenti, che utilizzano i sensi in modo diverso e particolare, condividendo le esperienze e le difficoltà della loro vita quotidiana e mostrando gli aspetti urbani meno evidenti per delineare una mappatura nuova del territorio pubblico in modo che possa essere utilizzabile da tutti.
Abad lavora con comunità digitali in cui i telefoni cellulari hanno un ruolo di rilievo come mezzo di comunicazione sociale ed elabora una cartografia sonora e geolocalizzata di Venezia tramite l’app BlindWiki creata per persone non vedenti, ma utilizzabile da tutti tramite smartphone, che permette di registrare e pubblicare impressioni su qualsiasi luogo della città e di ascoltarle in qualsiasi momento: un network cittadino per migliorare i servizi alla comunità che diventa una rete internazionale per condividere le esperienze, i racconti, i pensieri su tutto ciò che non è visibile.
Il progetto catalano diventa così un messaggio di proposta per la società civile in cui l’intelligenza collettiva ricerca l’accessibilità universale e suggerisce forme alternative di occupazione.
Il progetto Catalonia in Venice 2017_La Venezia che non si vede è articolato in quattro momenti:
1. la realizzazione della nuova app BlindWiki dedicata all’evento;
2. l’allestimento dello spazio espositivo dei Cantieri Navali - ideato dallo studio di designer catalani Avanti-Avanti Studio (specializzati in Design For All);
3. il tour in barca guidato da persone non vedenti parte dal molo di fronte allo spazio per esplorare la città sull’acqua con una “sampierota” a remi, l’imbarcazione tradizionale a voga veneta (per 4 passeggeri alla volta, durata 20 minuti circa);
4. il seminario internazionale “Cartographies of the Unseen”, che si svolge allo Iuav il 15 e 16 maggio, coordinato da Mario Ciaramitaro, ricercatore allo Iuav, e da Roc Parés, co-curatore del progetto catalano e ricercatore all’Universitat Pompeu Fabra, con la partecipazione di artisti, accademici, attivisti, professionisti dell’accessibilità e rappresentanti di associazioni di non vedenti.
Creata sotto la direzione di Antoni Abad e sviluppata da Matteo Sisti-Sette e AKX, l’app BlindWiki è adatta alle esigenze delle persone non vedenti e può essere installata gratuitamente su qualsiasi cellulare Android o iOS. Le registrazioni sono state geolocalizzate da febbraio e sono state realizzate nel corso di tour settimanali coordinati dall’artista in collaborazione con l’esperta di arte e accessibilità Valeria Bottalico. Hanno partecipato a questi tour principalmente persone non vedenti insieme a volontari di associazioni cittadine e studenti delle Università Iuav e Ca’Foscari di Venezia.
Parallelamente, per avvicinare il pubblico a BlindWiki, Abad ha diretto un documentario - corredato da sottotitoli italiano, inglese e audiodescrizione - realizzato da Daniele Zoico, che viene proiettato nello spazio espositivo.
Il progetto prevede anche la pubblicazione di un fumetto tattile, con disegni a rilievo di Max (ovvero Francesc Capdevila, Premio Nazionale del Fumetto in Spagna, 2007) la cui sceneggiatura nasce con la collaborazione dei partecipanti non vedenti, sotto la direzione della co-curatrice Mery CuestaL'Institut Ramon Llull produce e organizza la presenza della Catalogna agli Eventi Collaterali della Biennale Arte di Venezia dal 2009. El Institut Ramon Llull è un consorzio di cui fanno parte il Governo catalano, il Governo delle isole Baleari e il Comune di Barcellona, che si occupa della promozione all’estero della lingua e della cultura catalane. Il progetto di Antoni Abad, curato da Mery Cuesta e Roc Parés, è stato selezionato per mezzo di un concorso pubblico con una giuria indipendente presieduta da Xavier Antich.
Il progetto vede la collaborazione, come sponsors, della Colección Beep de Arte Electrónico – NewArtFoundation, Dipartimento di Culture del Progetto della Università Iuav di Venezia, Elisava - Escola Universitària de Disseny i Enginyeria de Barcelona, Fabulor e Museo per Tutti, Associazione l'Abilità Onlus Fondazione De Agostini. La lista completa dei partecipanti e dei collaboratori è disponibile sul sito www.blind.wiki .
Abad lavora con comunità digitali in cui i telefoni cellulari hanno un ruolo di rilievo come mezzo di comunicazione sociale ed elabora una cartografia sonora e geolocalizzata di Venezia tramite l’app BlindWiki creata per persone non vedenti, ma utilizzabile da tutti tramite smartphone, che permette di registrare e pubblicare impressioni su qualsiasi luogo della città e di ascoltarle in qualsiasi momento: un network cittadino per migliorare i servizi alla comunità che diventa una rete internazionale per condividere le esperienze, i racconti, i pensieri su tutto ciò che non è visibile.
Il progetto catalano diventa così un messaggio di proposta per la società civile in cui l’intelligenza collettiva ricerca l’accessibilità universale e suggerisce forme alternative di occupazione.
Il progetto Catalonia in Venice 2017_La Venezia che non si vede è articolato in quattro momenti:
1. la realizzazione della nuova app BlindWiki dedicata all’evento;
2. l’allestimento dello spazio espositivo dei Cantieri Navali - ideato dallo studio di designer catalani Avanti-Avanti Studio (specializzati in Design For All);
3. il tour in barca guidato da persone non vedenti parte dal molo di fronte allo spazio per esplorare la città sull’acqua con una “sampierota” a remi, l’imbarcazione tradizionale a voga veneta (per 4 passeggeri alla volta, durata 20 minuti circa);
4. il seminario internazionale “Cartographies of the Unseen”, che si svolge allo Iuav il 15 e 16 maggio, coordinato da Mario Ciaramitaro, ricercatore allo Iuav, e da Roc Parés, co-curatore del progetto catalano e ricercatore all’Universitat Pompeu Fabra, con la partecipazione di artisti, accademici, attivisti, professionisti dell’accessibilità e rappresentanti di associazioni di non vedenti.
Creata sotto la direzione di Antoni Abad e sviluppata da Matteo Sisti-Sette e AKX, l’app BlindWiki è adatta alle esigenze delle persone non vedenti e può essere installata gratuitamente su qualsiasi cellulare Android o iOS. Le registrazioni sono state geolocalizzate da febbraio e sono state realizzate nel corso di tour settimanali coordinati dall’artista in collaborazione con l’esperta di arte e accessibilità Valeria Bottalico. Hanno partecipato a questi tour principalmente persone non vedenti insieme a volontari di associazioni cittadine e studenti delle Università Iuav e Ca’Foscari di Venezia.
Parallelamente, per avvicinare il pubblico a BlindWiki, Abad ha diretto un documentario - corredato da sottotitoli italiano, inglese e audiodescrizione - realizzato da Daniele Zoico, che viene proiettato nello spazio espositivo.
Il progetto prevede anche la pubblicazione di un fumetto tattile, con disegni a rilievo di Max (ovvero Francesc Capdevila, Premio Nazionale del Fumetto in Spagna, 2007) la cui sceneggiatura nasce con la collaborazione dei partecipanti non vedenti, sotto la direzione della co-curatrice Mery CuestaL'Institut Ramon Llull produce e organizza la presenza della Catalogna agli Eventi Collaterali della Biennale Arte di Venezia dal 2009. El Institut Ramon Llull è un consorzio di cui fanno parte il Governo catalano, il Governo delle isole Baleari e il Comune di Barcellona, che si occupa della promozione all’estero della lingua e della cultura catalane. Il progetto di Antoni Abad, curato da Mery Cuesta e Roc Parés, è stato selezionato per mezzo di un concorso pubblico con una giuria indipendente presieduta da Xavier Antich.
Il progetto vede la collaborazione, come sponsors, della Colección Beep de Arte Electrónico – NewArtFoundation, Dipartimento di Culture del Progetto della Università Iuav di Venezia, Elisava - Escola Universitària de Disseny i Enginyeria de Barcelona, Fabulor e Museo per Tutti, Associazione l'Abilità Onlus Fondazione De Agostini. La lista completa dei partecipanti e dei collaboratori è disponibile sul sito www.blind.wiki .
11
maggio 2017
Catalonia in Venice 2017: Antoni Abad – La Venezia che non si vede
Dall'undici maggio al 26 novembre 2017
arte contemporanea
Location
CANTIERI NAVALI
Venezia, Castello, 40, (Venezia)
Venezia, Castello, 40, (Venezia)
Vernissage
11 Maggio 2017, ore 17.30
Autore
Curatore