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Caterina Codato – ZERO
“Zero” di Caterina Codato, serie, costituita da trentatre immagini in bianco e nero, che segue il percorso di Zero, un piccolo fiume che attraversa la campagna trevigiana, reso in parte percorribile dalle operazioni di bonifica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 8 aprile alle ore 18, nelle stanze di Ca’ Dandolo a Venezia, sarà presentato Zero, il lavoro fotografico che Caterina Codato, artista formatasi alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, ha prodotto nel 2020 guardando al suo territorio d’origine.
La serie, costituita da trentatre immagini in bianco e nero, segue il percorso di Zero, un piccolo fiume che attraversa la campagna trevigiana, reso in parte percorribile dalle operazioni di bonifica.
«Zero – spiega l’autrice – è un progetto costruito con cartoline interiori che disegnano una pianura apparentemente immobile. Fotografare il fiume dell'infanzia e del passato si è trasformata in un’occasione per scardinare tale immobilità di facciata ed esplorare una memoria pulsante, fatta di emozioni, ricordi, dolori, persone e accadimenti».
Ogni immagine funzionerà dunque come una tappa verso un luogo che in fondo appartiene a tutti, fuori dalla sua collocazione geografica.
«Nonostante Caterina Codato prediliga contaminare le proprie opere con linguaggi espressivi differenti – aggiunge la curatrice Laura Manione – in questa occasione ha scelto di affidarsi esclusivamente alle specificità della fotografia: l’uso del bianco e nero o della sottoesposizione, per citare due peculiarità del lavoro, rimettono al centro quegli elementi grammaticali di base capaci di “parlare” con sincerità, poiché spogliati di ogni retorica visiva».
Anche la scelta della sede e delle soluzioni espositive sono determinanti per comprendere appieno le intenzioni Zero: nessuna fotografia sarà appesa alle pareti, in maniera convenzionale, ma dialogherà con gli arredi di Ca’ Dandolo in una dimensione domestica, nella quale ciascuno, per il tempo della visita, potrà decidere di “abitare”.
La serie, costituita da trentatre immagini in bianco e nero, segue il percorso di Zero, un piccolo fiume che attraversa la campagna trevigiana, reso in parte percorribile dalle operazioni di bonifica.
«Zero – spiega l’autrice – è un progetto costruito con cartoline interiori che disegnano una pianura apparentemente immobile. Fotografare il fiume dell'infanzia e del passato si è trasformata in un’occasione per scardinare tale immobilità di facciata ed esplorare una memoria pulsante, fatta di emozioni, ricordi, dolori, persone e accadimenti».
Ogni immagine funzionerà dunque come una tappa verso un luogo che in fondo appartiene a tutti, fuori dalla sua collocazione geografica.
«Nonostante Caterina Codato prediliga contaminare le proprie opere con linguaggi espressivi differenti – aggiunge la curatrice Laura Manione – in questa occasione ha scelto di affidarsi esclusivamente alle specificità della fotografia: l’uso del bianco e nero o della sottoesposizione, per citare due peculiarità del lavoro, rimettono al centro quegli elementi grammaticali di base capaci di “parlare” con sincerità, poiché spogliati di ogni retorica visiva».
Anche la scelta della sede e delle soluzioni espositive sono determinanti per comprendere appieno le intenzioni Zero: nessuna fotografia sarà appesa alle pareti, in maniera convenzionale, ma dialogherà con gli arredi di Ca’ Dandolo in una dimensione domestica, nella quale ciascuno, per il tempo della visita, potrà decidere di “abitare”.
08
aprile 2022
Caterina Codato – ZERO
Dall'otto al 12 aprile 2022
fotografia
Location
SCUOLA INTERNAZIONALE DI GRAFICA
Venezia, Cannaregio Calle seconda del Cristo, 1798, (Venezia)
Venezia, Cannaregio Calle seconda del Cristo, 1798, (Venezia)
Orario di apertura
Venerdì 8 aprile ore 18 - 20 (su invito e prenotazione)
Da sabato a martedì su appuntamento
Vernissage
8 Aprile 2022, 18, su invito
Sito web
Autore
Curatore
Patrocini