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Caterina De Nicola – Maree
La giovane artista presenterà una serie di lavori (foto, video, installazioni) incentrati sul tema della “respirazione” intesa come atto primigenio (ed arcaico) di legame con l’acqua, dove la stessa azione del respirare analizzata ed esasperata si tramuta in uno spasmodico e rarefatto affanno
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il terzo appuntamento presso lo spazio espositivo He5 di Pescara, coordinato dal MAAAC di Nocciano,
vede come protagonista la giovane artista Caterina De Nicola. Classe 1991, diplomata qualche anno fa
presso il Liceo Artistico “Misticoni” di Pescara, attualmente studentessa presso l’Accademia di Belle Arti di
Brera a Milano, con Maree (è titolo della mostra) si affaccia ufficialmente nel “complicato” mondo dell’arte
contemporanea.
L’evento espositivo, infatti, rappresenta per Caterina la prima grande occasione (anche se in passato ha già
partecipato a collettive) per far conoscere al pubblico quella che è la sua raffinata ricerca artistica.
Ad He5 presenterà una serie di lavori (foto, video, installazioni) incentrati sul tema della “respirazione”
intesa come atto primigenio (ed arcaico) di legame con l'acqua, dove la stessa azione del respirare
analizzata ed esasperata si tramuta in uno spasmodico e rarefatto affanno.
L’atto della “respirazione” con la sua funzione nodale ed essenziale per preservarsi e galleggiare si tramuta
in un meccanismo pneumatico estroflesso dal corpo, in un'articolazione riflessiva che giustappone più
elementi apparentemente distanti in una ciclica interrogazione: corpo mare, esterno interno, carne
macchina, rumore respiro.
La pelle traspare come un contenitore il cui interno si manifesta all'esterno e, attraverso il suono, torna
carne organica assumendo una condizione ambientale nomade, in continua ricerca del genius loci, e
ritrovata dallo stesso in una continua attrazione indissolubile.
Da questa unione inscindibile nasce il lavoro che l’artista denomina Legami: rievocazione di un culto
rimosso, un rito ancestrale che cerca di ricordare un'originaria tradizione, secondo la quale antichi maestri
artigiani, dopo aver realizzato icone sacre in materiali lignei, le riponevano in luoghi vigorosi per farle
ambientare ed impregnare delle essenze del posto; legami in balia di forze incessanti, nel punto in cui si
incontrano mareggiate e correnti di un fiume in piena.
Altro elemento che appare nei lavori in mostra è il manifestarsi di un'assenza come interruzione di un ciclo,
facendo affiorare un elemento, il sale, frutto dell'estinzione di moto delle maree, dalla valenza ambigua,
come se fosse il dolce frutto dell'ultima mareggiata.
Il sale diventa monito di un'assenza, elemento inalterabile e incorruttibile che simboleggia l'invarianza e
la permanenza ma, allo stesso tempo, nel più antico e rituale dei suoi utilizzi, la salatura, cha accompagna
lentamente ciò con cui è messo a contatto verso una lenta arsura, preservandolo e custodendolo,
avvizzendolo e interrompendone la funzione vitale.
La mostra curata da Ivan D’Alberto, direttore del MAAAC, sarà inaugurata venerdì 29 marzo alle ore 19 e
saranno presenti oltre all’artista anche la co-autrice dell’operazione culturale, Sibilla Panerai e i membri
dello Studio Architettura Ingegneria He5: Antonio Cipriani, Giampaolo Dattoli, Fabrizio Basciani, Andrea
Ferrara, Maurizio Probi.
L’esposizione resterà aperta fino al 12 aprile 2013 e potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 9 alle
13 e dalle 16 alle 20, mentre su appuntamento in altre fasce orarie e in altri giorni della settimana.
L’ufficio stampa del MAAAC.
MUSEO E ARCHIVIO DEGLI ARTISTI ABRUZZESI CONTEMPORANEI, CENTRO ESPOSITIVO E DI PROMOZIONE CULTURALE
LARGO MADONNA DEL PIANO N. 1 · 65010 NOCCIANO (PE) · FAX 085847602 · CELL. 347.9558158 · e-mail maaacnocciano@gmail.com
www.museodelleartinocciano.it www.facebook.com/maac.nocciano?ref=tn_tnmn
vede come protagonista la giovane artista Caterina De Nicola. Classe 1991, diplomata qualche anno fa
presso il Liceo Artistico “Misticoni” di Pescara, attualmente studentessa presso l’Accademia di Belle Arti di
Brera a Milano, con Maree (è titolo della mostra) si affaccia ufficialmente nel “complicato” mondo dell’arte
contemporanea.
L’evento espositivo, infatti, rappresenta per Caterina la prima grande occasione (anche se in passato ha già
partecipato a collettive) per far conoscere al pubblico quella che è la sua raffinata ricerca artistica.
Ad He5 presenterà una serie di lavori (foto, video, installazioni) incentrati sul tema della “respirazione”
intesa come atto primigenio (ed arcaico) di legame con l'acqua, dove la stessa azione del respirare
analizzata ed esasperata si tramuta in uno spasmodico e rarefatto affanno.
L’atto della “respirazione” con la sua funzione nodale ed essenziale per preservarsi e galleggiare si tramuta
in un meccanismo pneumatico estroflesso dal corpo, in un'articolazione riflessiva che giustappone più
elementi apparentemente distanti in una ciclica interrogazione: corpo mare, esterno interno, carne
macchina, rumore respiro.
La pelle traspare come un contenitore il cui interno si manifesta all'esterno e, attraverso il suono, torna
carne organica assumendo una condizione ambientale nomade, in continua ricerca del genius loci, e
ritrovata dallo stesso in una continua attrazione indissolubile.
Da questa unione inscindibile nasce il lavoro che l’artista denomina Legami: rievocazione di un culto
rimosso, un rito ancestrale che cerca di ricordare un'originaria tradizione, secondo la quale antichi maestri
artigiani, dopo aver realizzato icone sacre in materiali lignei, le riponevano in luoghi vigorosi per farle
ambientare ed impregnare delle essenze del posto; legami in balia di forze incessanti, nel punto in cui si
incontrano mareggiate e correnti di un fiume in piena.
Altro elemento che appare nei lavori in mostra è il manifestarsi di un'assenza come interruzione di un ciclo,
facendo affiorare un elemento, il sale, frutto dell'estinzione di moto delle maree, dalla valenza ambigua,
come se fosse il dolce frutto dell'ultima mareggiata.
Il sale diventa monito di un'assenza, elemento inalterabile e incorruttibile che simboleggia l'invarianza e
la permanenza ma, allo stesso tempo, nel più antico e rituale dei suoi utilizzi, la salatura, cha accompagna
lentamente ciò con cui è messo a contatto verso una lenta arsura, preservandolo e custodendolo,
avvizzendolo e interrompendone la funzione vitale.
La mostra curata da Ivan D’Alberto, direttore del MAAAC, sarà inaugurata venerdì 29 marzo alle ore 19 e
saranno presenti oltre all’artista anche la co-autrice dell’operazione culturale, Sibilla Panerai e i membri
dello Studio Architettura Ingegneria He5: Antonio Cipriani, Giampaolo Dattoli, Fabrizio Basciani, Andrea
Ferrara, Maurizio Probi.
L’esposizione resterà aperta fino al 12 aprile 2013 e potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 9 alle
13 e dalle 16 alle 20, mentre su appuntamento in altre fasce orarie e in altri giorni della settimana.
L’ufficio stampa del MAAAC.
MUSEO E ARCHIVIO DEGLI ARTISTI ABRUZZESI CONTEMPORANEI, CENTRO ESPOSITIVO E DI PROMOZIONE CULTURALE
LARGO MADONNA DEL PIANO N. 1 · 65010 NOCCIANO (PE) · FAX 085847602 · CELL. 347.9558158 · e-mail maaacnocciano@gmail.com
www.museodelleartinocciano.it www.facebook.com/maac.nocciano?ref=tn_tnmn
29
marzo 2013
Caterina De Nicola – Maree
Dal 29 marzo al 12 aprile 2013
arte contemporanea
Location
SPAZIO HE5 – PALAZZO FERRINI
Pescara, Via Falcone E Borsellino, 38, (Pescara)
Pescara, Via Falcone E Borsellino, 38, (Pescara)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle
13 e dalle 16 alle 20, o su appuntamento
Vernissage
29 Marzo 2013, ore 19
Autore
Curatore