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Cath Josefowitz – Meditation ln & Out
I dipinti dalle pareti andranno a svilupparsi nello spazio, creando angoli di 90° gradi dai quali emergerà un’unione tra mondi diversi, tra ambiente esterno ed interno
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Cathy Josefowitz nasce a New York nel 1956 da una famig|ia di chiara impronta artistica: la
madre, infatti, era pittrice mentre padre direttore d’orchestra e produttore discografico.
Poco dopo i| suo secondo compleanno, Cathy si trasferice con la famigiia in Svizzera dove,
anche in risposta ad un non facile adattamento con nuova rea|tà, trova rifugio e tranc|ui||ita
nel disegno e ne||a pittura.
All’età di 17 anni, viene ammessa alla Scuola Nazionale di Be||e Arti di Parigi e neg|i
anni sucessivi prosegue |a sua formazione prima a New York e poi a Londra, al Dartington
College of Arts dove si laurea in Performing Arts.
Da allora la sua ricerca è in evoluzione e parallelamente si è arricchito l'elenco delle gallerie dove l'artista amereiocana ha esposto sia a livello collettivo che personale. Tra queste ultime, dopo i felici esordi degli anni a Parigi e Strasburgo, sono da segnalare
esposizione di Milano presso la Galleria Daverio e quella presso |a Gaierie lgi a Saint Paul de
Vence (2008).
Scrive Philippe Daverio nella bella introduzione al catalogo dedicato a Meditation Ín & Out:
Matisse settantenne rifiugiato in Costa Ázzurra...contínuerà ad applicare il credo di un’estetica pura guardando filtrare nell'aisance la luce meditteranea attraverso un boccale di pesci rossi, col coÍore.... Da Matisse discende, forse inconsapevole, la visione di Cathty Josefowitz. Da
trent’anni la vedo dipingere l'inquietudine de//a sua aisance adolescenziale. Col colore e con la
forma. La ritrovo in un'esperienza ben più condensata oggi, stratificata. E'innegabile che la
frequentazione mentale con Francis Bacon ha finito per fare da contrapposizione esistenziaie a Matisse. Che cosa ci può essere di più lontano dalle atmosfere ovattate di Nizza se non i corpi
contorti della sofferenza baconiana?’
E continua il critico milanese: “ Ín questo scontro titanico fra due visioni del cosmo estetico s’è infilata Cathy Josefowítz come in un gioco crudele d’aduÍtí che soÍo focchio ambiguo e fresco della fanciulla può scombinare. Di Bacon ha preso lo spazio assonometrico e la contorsione dei corpi; da Matisse trae la legittimazione cromatica.”
Sotheby’s è pertanto lieta di ospitare la nuova personale dell'artista, dove, come racconta la stessa Cathy Josefowitz, “Í dipinti dalle pareti andranno a svilupparsi nello spazio, creando angoli di 90° gradi dai quali emergerà un’unione tra mondi diversi, tra
ambiente esterno ed interno." Ed ancora, come suggerisce in catalogo lo scrittore Beppe
Sebaste: "Íl percorso di Cathy è una continua espansione e contrazione, sistole-diastole, dello
sfondocoÍore e delle forme".
"Il risultato è fragrante,” conclude Philippe Daverio - “Apre ad un mondo vastissimo nel quale
l'osservatore ê attratto come dallo specchio di Alice. Quellodi Cathy Josefowitz è un Paese delle Meraviglie"
La mostra avrà Íuogo nella sede milanese di Palazzo Broggì, in via Giuseppe Broggi 19 dal 5
al 16 marzo 2012.
madre, infatti, era pittrice mentre padre direttore d’orchestra e produttore discografico.
Poco dopo i| suo secondo compleanno, Cathy si trasferice con la famigiia in Svizzera dove,
anche in risposta ad un non facile adattamento con nuova rea|tà, trova rifugio e tranc|ui||ita
nel disegno e ne||a pittura.
All’età di 17 anni, viene ammessa alla Scuola Nazionale di Be||e Arti di Parigi e neg|i
anni sucessivi prosegue |a sua formazione prima a New York e poi a Londra, al Dartington
College of Arts dove si laurea in Performing Arts.
Da allora la sua ricerca è in evoluzione e parallelamente si è arricchito l'elenco delle gallerie dove l'artista amereiocana ha esposto sia a livello collettivo che personale. Tra queste ultime, dopo i felici esordi degli anni a Parigi e Strasburgo, sono da segnalare
esposizione di Milano presso la Galleria Daverio e quella presso |a Gaierie lgi a Saint Paul de
Vence (2008).
Scrive Philippe Daverio nella bella introduzione al catalogo dedicato a Meditation Ín & Out:
Matisse settantenne rifiugiato in Costa Ázzurra...contínuerà ad applicare il credo di un’estetica pura guardando filtrare nell'aisance la luce meditteranea attraverso un boccale di pesci rossi, col coÍore.... Da Matisse discende, forse inconsapevole, la visione di Cathty Josefowitz. Da
trent’anni la vedo dipingere l'inquietudine de//a sua aisance adolescenziale. Col colore e con la
forma. La ritrovo in un'esperienza ben più condensata oggi, stratificata. E'innegabile che la
frequentazione mentale con Francis Bacon ha finito per fare da contrapposizione esistenziaie a Matisse. Che cosa ci può essere di più lontano dalle atmosfere ovattate di Nizza se non i corpi
contorti della sofferenza baconiana?’
E continua il critico milanese: “ Ín questo scontro titanico fra due visioni del cosmo estetico s’è infilata Cathy Josefowítz come in un gioco crudele d’aduÍtí che soÍo focchio ambiguo e fresco della fanciulla può scombinare. Di Bacon ha preso lo spazio assonometrico e la contorsione dei corpi; da Matisse trae la legittimazione cromatica.”
Sotheby’s è pertanto lieta di ospitare la nuova personale dell'artista, dove, come racconta la stessa Cathy Josefowitz, “Í dipinti dalle pareti andranno a svilupparsi nello spazio, creando angoli di 90° gradi dai quali emergerà un’unione tra mondi diversi, tra
ambiente esterno ed interno." Ed ancora, come suggerisce in catalogo lo scrittore Beppe
Sebaste: "Íl percorso di Cathy è una continua espansione e contrazione, sistole-diastole, dello
sfondocoÍore e delle forme".
"Il risultato è fragrante,” conclude Philippe Daverio - “Apre ad un mondo vastissimo nel quale
l'osservatore ê attratto come dallo specchio di Alice. Quellodi Cathy Josefowitz è un Paese delle Meraviglie"
La mostra avrà Íuogo nella sede milanese di Palazzo Broggì, in via Giuseppe Broggi 19 dal 5
al 16 marzo 2012.
05
marzo 2012
Cath Josefowitz – Meditation ln & Out
Dal 05 al 16 marzo 2012
arte contemporanea
asta
asta
Location
SOTHEBY’S – PALAZZO SERBELLONI
Milano, Corso Venezia, 16, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 16, (Milano)
Orario di apertura
10 -13,14 -18
Vernissage
5 Marzo 2012, ore 18.30
Autore