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Catherine Biocca – Zu Haus
Seconda personale romana per l’artista italo tedesca Catherine Biocca, che riflette sul concetto di casa.
Comunicato stampa
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Seconda personale romana per l’artista italo tedesca Catherine Biocca, che riflette sul concetto di casa.
La mostra, a cura di Carla De Cherchi, si incentra su di un percorso, un ritorno o un giungere attraverso diverse strade e direzioni a un luogo caro, “zu Haus” in tedesco, ovvero a casa. Un vocabolo in grado di richiamare molteplici associazioni, dai ricordi d’infanzia all'attualità del caro-affitti. La casa è per l’artista spunto di riflessione tutta personale, alla quale arriva come presa di coscienza di un percorso interiore.
Alla ricerca di una dimensione che sovrasti il tempo e lo spazio, accorciando le distanze tra Roma e Düsseldorf, i due poli di vita dell'artista. Ecco allora comparire nelle tele svariate tipologie esistenziali, dai grandi ritratti di adolescenti, ognuno connesso ad un certo tipo di abitazione, alle immagini metropolitane. Dalla casa come sogno di indipendenza, alla casa come anelito al nucleo famigliare. Casa come struttura di un equilibrio interiore, da portare sempre con sé, come fosse il guscio di una conchiglia. Se lo stanziamento è l’acquisizione di una posizione stabile, la tematica del ritorno sottende il superamento di una distanza; ecco allora che l’abitazione diviene mezzo locomotorio, aereo, treno o automobile, nel passaggio da un luogo all’altro della propria esistenza.
Biocca dipinge 18 grandi tele sul tema; alle 16 di minori dimensioni è connesso un messaggio per lo spettatore, chiuso in una busta, allusione alla distanza e all'avvicinamento. All'ingresso della galleria Margutta 9, per mezzo di un’installazione appositamente studiata, Biocca ricrea l'impressione di una soglia da varcare, predisponendo al trasporto emotivo del video dove, ad ogni volto di persona corrisponde il disegno di una casa: ogni individuo racchiude un senso di appartenenza e di calore, il corpo e il sé sono le fondamenta della propria casa.
Catherine BIOCCA è nata a Roma nel 1984, vive e lavora tra Roma e Düsseldorf (Germania).
Ha frequentato le classi di Xenia Hausner, Hella Santarossa, Herman Nitsch, Rona Pondik e Robert Feintuch all’Accademia di Belle Arti di Salisburgo; attualmente frequenta l’Accademia di Düsseldorf.
Personali: 2007 Raccontami una storia, Galleria Margutta 9, Roma; 2006 Animali, Galleria Margutta 9, Roma; 2005 Specchio, Galleria Margutta 9, Roma.
Collettive: 2008 “Anonime Zeichner”, Blütenweiss, Berlino, 2007 Collettiva “Kinder sind unsere Zukunft”, PDS Bank, Düsseldorf/Dortmund,2006 Vespignani per Pasolini, Studio S- Arte Contemporanea, Roma; 2005 Sa/go/me 547, diverse sedi, Roma; Inchiostro Indelebile- Impronte a regola d’arte, diverse sedi, Roma; 13x17 Padiglione Italia, Chiesa di San Gallo, Venezia; Segnali bianchi nella notte, Studio S-Arte Contemporanea, Roma.
La mostra, a cura di Carla De Cherchi, si incentra su di un percorso, un ritorno o un giungere attraverso diverse strade e direzioni a un luogo caro, “zu Haus” in tedesco, ovvero a casa. Un vocabolo in grado di richiamare molteplici associazioni, dai ricordi d’infanzia all'attualità del caro-affitti. La casa è per l’artista spunto di riflessione tutta personale, alla quale arriva come presa di coscienza di un percorso interiore.
Alla ricerca di una dimensione che sovrasti il tempo e lo spazio, accorciando le distanze tra Roma e Düsseldorf, i due poli di vita dell'artista. Ecco allora comparire nelle tele svariate tipologie esistenziali, dai grandi ritratti di adolescenti, ognuno connesso ad un certo tipo di abitazione, alle immagini metropolitane. Dalla casa come sogno di indipendenza, alla casa come anelito al nucleo famigliare. Casa come struttura di un equilibrio interiore, da portare sempre con sé, come fosse il guscio di una conchiglia. Se lo stanziamento è l’acquisizione di una posizione stabile, la tematica del ritorno sottende il superamento di una distanza; ecco allora che l’abitazione diviene mezzo locomotorio, aereo, treno o automobile, nel passaggio da un luogo all’altro della propria esistenza.
Biocca dipinge 18 grandi tele sul tema; alle 16 di minori dimensioni è connesso un messaggio per lo spettatore, chiuso in una busta, allusione alla distanza e all'avvicinamento. All'ingresso della galleria Margutta 9, per mezzo di un’installazione appositamente studiata, Biocca ricrea l'impressione di una soglia da varcare, predisponendo al trasporto emotivo del video dove, ad ogni volto di persona corrisponde il disegno di una casa: ogni individuo racchiude un senso di appartenenza e di calore, il corpo e il sé sono le fondamenta della propria casa.
Catherine BIOCCA è nata a Roma nel 1984, vive e lavora tra Roma e Düsseldorf (Germania).
Ha frequentato le classi di Xenia Hausner, Hella Santarossa, Herman Nitsch, Rona Pondik e Robert Feintuch all’Accademia di Belle Arti di Salisburgo; attualmente frequenta l’Accademia di Düsseldorf.
Personali: 2007 Raccontami una storia, Galleria Margutta 9, Roma; 2006 Animali, Galleria Margutta 9, Roma; 2005 Specchio, Galleria Margutta 9, Roma.
Collettive: 2008 “Anonime Zeichner”, Blütenweiss, Berlino, 2007 Collettiva “Kinder sind unsere Zukunft”, PDS Bank, Düsseldorf/Dortmund,2006 Vespignani per Pasolini, Studio S- Arte Contemporanea, Roma; 2005 Sa/go/me 547, diverse sedi, Roma; Inchiostro Indelebile- Impronte a regola d’arte, diverse sedi, Roma; 13x17 Padiglione Italia, Chiesa di San Gallo, Venezia; Segnali bianchi nella notte, Studio S-Arte Contemporanea, Roma.
09
maggio 2008
Catherine Biocca – Zu Haus
Dal 09 maggio al 15 giugno 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARGUTTA
Roma, Via Margutta, 53b, (Roma)
Roma, Via Margutta, 53b, (Roma)
Orario di apertura
ore 10:30- 13:00, 15:30- 19:30
Vernissage
9 Maggio 2008, ore 18:00- 21:00
Autore