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Catia Chicchi – La realtà del riflesso ed Oltre
L’esposizione, che Catia Chicchi pone alla vostra attenzione, non vuole essere una semplice mostra a “tema”, ma bensì il tema conduttore del suo percorso artistico e filosofico di questo ultimo periodo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura sabato 11 dicembre 2004, alla Galleria Comunale d’Arte di Forte dei Marmi, la mostra dell’ artista versiliese Catia Chicchi dal titolo:”La realtà del riflesso ed Oltre”
L’esposizione, che Catia Chicchi pone alla vostra attenzione, non vuole essere una semplice mostra a “tema”, ma bensì il tema conduttore del suo percorso artistico e filosofico di questo ultimo periodo.
L’ idea base, che sta impegnando la sua produzione da oltre 2 anni, è la ricerca della rappresentazione visiva, e se vogliamo, “figurativa” della parola-concetto “Oltre”.
Attraverso l’”Oltre”, comunica un messaggio, esplora nuove profondità, descrive le sue emozioni, le sue passioni, le sue esperienze di vita interiore, per fare questo, le traduce in immagini.
L’”Oltre” non ha confini, è fuori e dentro di noi, ed è per questo che può e vuole materializzarlo attraverso la pittura e renderlo fruibile a tutti.
“Oltre” è un varco, il passato che penetra il futuro, è guardare avanti, crescere, scegliere, dare luce ai sogni e dare voce ai desideri.
Ogni uomo sceglierà il suo “Oltre”, è il percorso della vita, gli obbiettivi che vogliamo raggiungere, sapere che c’è sempre una possibilità, l’importante non è il punto di arrivo, ma l’andare avanti.
Come tradurre questo concetto, questo sentimento interno dell’”Oltre” in immagini?
La Chicchi è partita dalla realtà: ha dipinto paesaggi, scorci, anche insignificanti vedute, passaggi, finestre, immagini che si potessero percorrere con lo sguardo,da un punto a un altro punto, che lasciassero vagare l’occhio dell’osservatore all’interno del quadro, alla ricerca di qualcosa, perché il concetto di “Oltre” è in continuo mutamento.
Ha rappresentato dei luoghi, degli oggetti, delle città, dai quali partire per andare “Oltre”, in questi luoghi o in queste città,c’è un qualcosa che sta ad ognuno di noi identificare come “Oltre”, può essere una luce, un cielo, un mare, un buio o nulla di visibile, lasciato alla nostra immaginazione, a quello che noi crediamo essere.
Ogni quadro racchiude la sua storia, un frammento di realtà, la rappresentazione di un “Oltre” che il fruitore farà suo.
E’ rendere visibile ciò che è invisibile ma c’è, esiste dentro di noi: l’”Oltre” e una realtà astratta che si materializza quando noi stessi la mettiamo in atto, modificando una situazione immobile.
Per rinforzare il concetto di rendere visibile l’invisibile, si affiancano ai quadri dell’”Oltre”una serie di opere sulla realtà del riflesso.
La Chicchi non è interessata alla legge scientifica, per cui gli oggetti si riflettono in maniera perfetta negli specchi o nell’acqua, ma al fatto di vedere così nitidamente una cosa che non esiste, ovvero esiste solo come immagine della realtà.
Ed ecco che la realtà, in queste opere, rappresenta la nostra immagine e il mondo che ci circonda, quello che possiamo vedere e toccare, la superficie.
Il riflesso è il nostro inconscio, le nostre emozioni, i nostri ricordi, tutto il bagaglio del vissuto, che ci portiamo dietro, e, attraverso la sua pittura può ,non solo, rendere il riflesso visibile come accade nella realtà, ma può rafforzarlo, perché in esso è un’essenza, una verità nuova.
Il riflesso diventa nitido, luminoso, ricco di colori e, nella sua lotta per emergere, più che la realtà tangibile riflette emozioni, sensazioni, ricordi lontani, quello che siamo e disperde la sua riflessione scientifica.
Nella quadro si può vedere l’interno, ciò che si cela oltre la superficie, oltre l’apparenza.
L’esposizione, che Catia Chicchi pone alla vostra attenzione, non vuole essere una semplice mostra a “tema”, ma bensì il tema conduttore del suo percorso artistico e filosofico di questo ultimo periodo.
L’ idea base, che sta impegnando la sua produzione da oltre 2 anni, è la ricerca della rappresentazione visiva, e se vogliamo, “figurativa” della parola-concetto “Oltre”.
Attraverso l’”Oltre”, comunica un messaggio, esplora nuove profondità, descrive le sue emozioni, le sue passioni, le sue esperienze di vita interiore, per fare questo, le traduce in immagini.
L’”Oltre” non ha confini, è fuori e dentro di noi, ed è per questo che può e vuole materializzarlo attraverso la pittura e renderlo fruibile a tutti.
“Oltre” è un varco, il passato che penetra il futuro, è guardare avanti, crescere, scegliere, dare luce ai sogni e dare voce ai desideri.
Ogni uomo sceglierà il suo “Oltre”, è il percorso della vita, gli obbiettivi che vogliamo raggiungere, sapere che c’è sempre una possibilità, l’importante non è il punto di arrivo, ma l’andare avanti.
Come tradurre questo concetto, questo sentimento interno dell’”Oltre” in immagini?
La Chicchi è partita dalla realtà: ha dipinto paesaggi, scorci, anche insignificanti vedute, passaggi, finestre, immagini che si potessero percorrere con lo sguardo,da un punto a un altro punto, che lasciassero vagare l’occhio dell’osservatore all’interno del quadro, alla ricerca di qualcosa, perché il concetto di “Oltre” è in continuo mutamento.
Ha rappresentato dei luoghi, degli oggetti, delle città, dai quali partire per andare “Oltre”, in questi luoghi o in queste città,c’è un qualcosa che sta ad ognuno di noi identificare come “Oltre”, può essere una luce, un cielo, un mare, un buio o nulla di visibile, lasciato alla nostra immaginazione, a quello che noi crediamo essere.
Ogni quadro racchiude la sua storia, un frammento di realtà, la rappresentazione di un “Oltre” che il fruitore farà suo.
E’ rendere visibile ciò che è invisibile ma c’è, esiste dentro di noi: l’”Oltre” e una realtà astratta che si materializza quando noi stessi la mettiamo in atto, modificando una situazione immobile.
Per rinforzare il concetto di rendere visibile l’invisibile, si affiancano ai quadri dell’”Oltre”una serie di opere sulla realtà del riflesso.
La Chicchi non è interessata alla legge scientifica, per cui gli oggetti si riflettono in maniera perfetta negli specchi o nell’acqua, ma al fatto di vedere così nitidamente una cosa che non esiste, ovvero esiste solo come immagine della realtà.
Ed ecco che la realtà, in queste opere, rappresenta la nostra immagine e il mondo che ci circonda, quello che possiamo vedere e toccare, la superficie.
Il riflesso è il nostro inconscio, le nostre emozioni, i nostri ricordi, tutto il bagaglio del vissuto, che ci portiamo dietro, e, attraverso la sua pittura può ,non solo, rendere il riflesso visibile come accade nella realtà, ma può rafforzarlo, perché in esso è un’essenza, una verità nuova.
Il riflesso diventa nitido, luminoso, ricco di colori e, nella sua lotta per emergere, più che la realtà tangibile riflette emozioni, sensazioni, ricordi lontani, quello che siamo e disperde la sua riflessione scientifica.
Nella quadro si può vedere l’interno, ciò che si cela oltre la superficie, oltre l’apparenza.
11
dicembre 2004
Catia Chicchi – La realtà del riflesso ed Oltre
Dall'undici al 31 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE COMUNALE
Forte Dei Marmi, Piazza Dante Alighieri, (Lucca)
Forte Dei Marmi, Piazza Dante Alighieri, (Lucca)
Orario di apertura
tutti i giorni 10.00/13.00-15.30/20.00, chiuso 25 dicembre
Vernissage
11 Dicembre 2004, ore 16.00