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Cattedrali di ghiaccio. Vittorio Sella, Himalaya 1909
L’esposizione, che vuole essere un omaggio a Vittorio Sella, tra i più grandi fotografi di montagna di tutti i tempi, ripercorre la straordinaria spedizione himalayana al seguito di Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi
Comunicato stampa
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L’esposizione, che vuole essere un omaggio a Vittorio Sella, tra i più grandi fotografi di montagna di tutti i tempi, ripercorre la straordinaria spedizione himalayana al seguito di Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi.
La mostra, curata da Daria Jorioz e Paolo Repetto, in collaborazione con la Fondazione Sella onlus di Biella, propone oltre 50 fotografie di Vittorio Sella di grande equilibrio formale e di rigorosa perfezione tecnica. Le immagini in mostra, risalenti al 1909, sono tutte vintage (stampate nell’anno stesso dello scatto) e appartengono ad un’ampia collezione privata.
L’Assessore all’istruzione e cultura sottolinea come la mostra dedicata al grande fotografo, alpinista ed esploratore biellese negli spazi suggestivi del Centro Saint-Bénin di Aosta rappresenti un inno alla bellezza della montagna, una dimensione che ci appartiene profondamente e che connota l’identità della nostra Regione, della sua storia, del suo presente e del suo futuro.
Vittorio Sella (Biella 1859-1943) ereditò la passione per la montagna dallo zio Quintino Sella, scienziato, ministro, fondatore del Club Alpino Italiano. Cresciuto in una brillante famiglia di industriali e di banchieri, formatosi in un ambiente aperto e stimolante, Vittorio Sella fu un valente alpinista. Raggiunse per primo in ascensione invernale le vette del Cervino (1882) e del Monte Rosa (1884) e attraversò il Monte Bianco dall’Italia alla Francia (1888). Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento fu tra i primi a partecipare a spedizioni nel Caucaso, in Alaska, in Uganda e in Himalaya. Vent’anni prima di Ansel Adams, che lo stimerà moltissimo, Sella realizzò vaste campagne fotografiche, di grande valore storico, scientifico ed estetico.
Nel gennaio del 1909, pochi anni dopo l’impresa sul monte Ruwenzori, Vittorio Sella fu chiamato da Luigi Amedeo di Savoia per un’ambiziosa spedizione esplorativa e alpinistica nell’Himalaya. Dapprima la principale meta era l’Everest, ma poiché in quegli anni il Nepal e il Tibet erano preclusi agli occidentali, il Duca degli Abruzzi decise di puntare al Karakorum, per raggiungere la vetta del K2. Poiché la cartografia del Karakorum era incompleta, la spedizione ebbe anche un intento geografico e scientifico. Vi parteciparono il topografo Federico Negrotto di Cambiaso, il medico Filippo De Filippi, Vittorio Sella e il suo aiutante Erminio Botta, le guide di Courmayeur Giuseppe Petigax col figlio Lorenzo, i fratelli Alessio ed Enrico Brocherel, i portatori Emilio Brocherel, Alberto Savoie e il cuoco Ernesto Bareux. A Sella, oltre al compito di fotografo, fu affidato l’incarico di documentare con la cinepresa la marcia di trasferimento da Rawalpindi al campo base e ritorno. Questo fu il primo film girato in Himalaya di cui si conservi la pellicola originale. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Sella di Biella e il Museo Nazionale del Cinema di Torino, verrà proiettato in mostra il pionieristico e storico filmato di Vittorio Sella Sul tetto del mondo. Viaggio di Sua Altezza Reale il Duca degli Abruzzi al Karakorum, 1910, in versione originale.
La mostra Cattedrali di ghiaccio. Vittorio Sella. Himalaya 1909 è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese, riccamente illustrato, curato da Daria Jorioz e Paolo Repetto, edito da Nuvole Rosse Edizioni, acquistabile in mostra al prezzo di 20 euro.
L’esposizione resterà aperta sino a domenica 26 marzo 2017, dal martedì alla domenica, ore 10-13 e 14-18, chiuso il lunedì.
Il costo del biglietto d’ingresso è di 6 euro intero, 4 euro ridotto; 3 euro per i soci del Touring Club Italiano e Alpitur; entrata gratuita per i minori di 18 anni e per le scuole. Sarà inoltre possibile acquistare un abbonamento con la mostra AlpiMagia. Riti, leggende e misteri dei popoli alpini di Stefano Torrione, visitabile fino al 19 febbraio 2017 al Museo Archeologico Regionale di Aosta, al costo di 10 euro intero e 6 euro ridotto. Nel corso della mostra sono previste attività didattiche per le scuole e visite guidate.
Per informazioni:
Regione autonoma Valle d’Aosta
Assessorato istruzione e cultura, Attività espositive: tel. 0165.275937
u-mostre@regione.vda.it
Centro Saint-Bénin: tel. 0165.272687
www.regione.vda.it
La mostra, curata da Daria Jorioz e Paolo Repetto, in collaborazione con la Fondazione Sella onlus di Biella, propone oltre 50 fotografie di Vittorio Sella di grande equilibrio formale e di rigorosa perfezione tecnica. Le immagini in mostra, risalenti al 1909, sono tutte vintage (stampate nell’anno stesso dello scatto) e appartengono ad un’ampia collezione privata.
L’Assessore all’istruzione e cultura sottolinea come la mostra dedicata al grande fotografo, alpinista ed esploratore biellese negli spazi suggestivi del Centro Saint-Bénin di Aosta rappresenti un inno alla bellezza della montagna, una dimensione che ci appartiene profondamente e che connota l’identità della nostra Regione, della sua storia, del suo presente e del suo futuro.
Vittorio Sella (Biella 1859-1943) ereditò la passione per la montagna dallo zio Quintino Sella, scienziato, ministro, fondatore del Club Alpino Italiano. Cresciuto in una brillante famiglia di industriali e di banchieri, formatosi in un ambiente aperto e stimolante, Vittorio Sella fu un valente alpinista. Raggiunse per primo in ascensione invernale le vette del Cervino (1882) e del Monte Rosa (1884) e attraversò il Monte Bianco dall’Italia alla Francia (1888). Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento fu tra i primi a partecipare a spedizioni nel Caucaso, in Alaska, in Uganda e in Himalaya. Vent’anni prima di Ansel Adams, che lo stimerà moltissimo, Sella realizzò vaste campagne fotografiche, di grande valore storico, scientifico ed estetico.
Nel gennaio del 1909, pochi anni dopo l’impresa sul monte Ruwenzori, Vittorio Sella fu chiamato da Luigi Amedeo di Savoia per un’ambiziosa spedizione esplorativa e alpinistica nell’Himalaya. Dapprima la principale meta era l’Everest, ma poiché in quegli anni il Nepal e il Tibet erano preclusi agli occidentali, il Duca degli Abruzzi decise di puntare al Karakorum, per raggiungere la vetta del K2. Poiché la cartografia del Karakorum era incompleta, la spedizione ebbe anche un intento geografico e scientifico. Vi parteciparono il topografo Federico Negrotto di Cambiaso, il medico Filippo De Filippi, Vittorio Sella e il suo aiutante Erminio Botta, le guide di Courmayeur Giuseppe Petigax col figlio Lorenzo, i fratelli Alessio ed Enrico Brocherel, i portatori Emilio Brocherel, Alberto Savoie e il cuoco Ernesto Bareux. A Sella, oltre al compito di fotografo, fu affidato l’incarico di documentare con la cinepresa la marcia di trasferimento da Rawalpindi al campo base e ritorno. Questo fu il primo film girato in Himalaya di cui si conservi la pellicola originale. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Sella di Biella e il Museo Nazionale del Cinema di Torino, verrà proiettato in mostra il pionieristico e storico filmato di Vittorio Sella Sul tetto del mondo. Viaggio di Sua Altezza Reale il Duca degli Abruzzi al Karakorum, 1910, in versione originale.
La mostra Cattedrali di ghiaccio. Vittorio Sella. Himalaya 1909 è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese, riccamente illustrato, curato da Daria Jorioz e Paolo Repetto, edito da Nuvole Rosse Edizioni, acquistabile in mostra al prezzo di 20 euro.
L’esposizione resterà aperta sino a domenica 26 marzo 2017, dal martedì alla domenica, ore 10-13 e 14-18, chiuso il lunedì.
Il costo del biglietto d’ingresso è di 6 euro intero, 4 euro ridotto; 3 euro per i soci del Touring Club Italiano e Alpitur; entrata gratuita per i minori di 18 anni e per le scuole. Sarà inoltre possibile acquistare un abbonamento con la mostra AlpiMagia. Riti, leggende e misteri dei popoli alpini di Stefano Torrione, visitabile fino al 19 febbraio 2017 al Museo Archeologico Regionale di Aosta, al costo di 10 euro intero e 6 euro ridotto. Nel corso della mostra sono previste attività didattiche per le scuole e visite guidate.
Per informazioni:
Regione autonoma Valle d’Aosta
Assessorato istruzione e cultura, Attività espositive: tel. 0165.275937
u-mostre@regione.vda.it
Centro Saint-Bénin: tel. 0165.272687
www.regione.vda.it
04
novembre 2016
Cattedrali di ghiaccio. Vittorio Sella, Himalaya 1909
Dal 04 novembre 2016 al 26 marzo 2017
fotografia
Location
CENTRO SAINT BENIN
Aosta, Via Bonifacio Festaz, 27, (Aosta)
Aosta, Via Bonifacio Festaz, 27, (Aosta)
Orario di apertura
10/13 – 14/18 – chiuso il lunedì
Vernissage
4 Novembre 2016, h 18
Autore
Curatore