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Cavalletto a dondolo, l’istante vuoto
Giuliana Storino presenta gli esiti di un’autorale ricerca iniziata nel 2018. Intima di riflessioni sull’origine dell’arte, questa installazione di opere allude ad uno degli elementi tecnici che ne ha accompagnato le età evolutive: il cavalletto da pittura
Comunicato stampa
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Castelnuovo, installazione di Giuliana Storino nella nuova mostra di CRAC
L'artista sarà presente all’inaugurazione di domenica 10 aprile
La proposta di CRAC, la vetrina d'arte contemporanea di Castelnuovo Rangone, prosegue in aprile con la mostra “Cavalletto a dondolo, l’istante vuoto” di Giuliana Storino. L'installazione dell'artista pugliese verrà inaugurata domenica 10 aprile alle 11.30, alla presenza del Sindaco di Castelnuovo Massimo Paradisi, dell’Assessora alla Cultura Sofia Baldazzini, dei curatori della rassegna Alessandro Mescoli e Massimiliano Piccinini, oltre all'artista stessa, e rimarrà allestita fino al 29 maggio.
“Giuliana Storino presenta gli esiti inediti di un’autorale ricerca iniziata nel 2018 – racconta Alessandro Mescoli nel testo di accompagnamento –. Intima di riflessioni sull’origine dell’arte, saggiate attraverso il simulacro della pittura che ne è la sua manifestazione più radicata e collettiva, questa installazione di opere allude ad uno degli elementi tecnici che ne ha accompagnato le età evolutive: il cavalletto da pittura. Relato all’opus, ma anche al consolidamento dell’immagine dell’artista che dipingendo in piedi affronta la tela in un esercizio di immobilità, respirazione ed equilibrio, il cavalletto del pittore ha servito ritrattisti, vedutisti, impressionisti, e ancora altri diversi, pur rimanendo tradizionalmente saldo, permettendo all’artista la perfezione tecnica più alta durante la pittura. Negli intenti della Storino, artista concettuale che spesso ricorre ad elementi materiali diversificati, questo strumento da pittura allarga i propri traguardi e diviene pretesto per evidenziare le testimonianze dell’arte, e la loro successione. Ancora, viene scardinato dall’interno del suo stesso uso, rendendolo vibratile, inutile ed oscillatorio. Un cavalletto a dondolo, impossibile e dadaista, per portare l’attenzione non all’opus finale, con esso irrealizzabile, ma su ciò che lo origina. L’interesse dell’autrice si rivolge ora al processo creativo stesso, negandolo, nella funzione, allo spettatore per poi trarlo a riconoscerne la germinale preziosità. L’artista pugliese, che vive e lavora a Milano dove insegna con cattedra all’Accademia di Brera, dimostra qui la sua attitudine ad una scultura nuova, concettuale, realizzando un oggetto, e declinandolo poi alle diverse accezioni culturali del ‘900, rintracciabili sotto forma di segni e materiali nell’epidermide dei cavalletti. Instabili come il secolo che testimoniano”.
Nata nel 1986 a Manduria, in provincia di Taranto, Storino ha completato gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera in Arti Visive con indirizzo Pittura, vive a Milano e attualmente insegna all' Accademia di Brera. Opera nel campo delle arti visive, con particolare attenzione alla pittura e ai suoi supporti tradizionali e privilegiati. La sua ricerca si colloca intorno all'intelligenza corporea, espressa attraverso le interazioni tattili con i materiali e il potenziale generativo dell'attività ritmica manuale. Nelle sue recenti produzioni indaga la tékhne-loghìa, intendendola come la dimensione fondamentale di trasformazione del mondo; le influenze che produce sull'uomo e il legame indissolubile al processo di produzione dell'opera d'arte. Sperimentando materiali e linguaggi diversi intreccia spazio e tempo, immagine e illusione, paesaggio e suono, corpo e architettura, chiamando in causa il sentire umano.
L'artista sarà presente all’inaugurazione di domenica 10 aprile
La proposta di CRAC, la vetrina d'arte contemporanea di Castelnuovo Rangone, prosegue in aprile con la mostra “Cavalletto a dondolo, l’istante vuoto” di Giuliana Storino. L'installazione dell'artista pugliese verrà inaugurata domenica 10 aprile alle 11.30, alla presenza del Sindaco di Castelnuovo Massimo Paradisi, dell’Assessora alla Cultura Sofia Baldazzini, dei curatori della rassegna Alessandro Mescoli e Massimiliano Piccinini, oltre all'artista stessa, e rimarrà allestita fino al 29 maggio.
“Giuliana Storino presenta gli esiti inediti di un’autorale ricerca iniziata nel 2018 – racconta Alessandro Mescoli nel testo di accompagnamento –. Intima di riflessioni sull’origine dell’arte, saggiate attraverso il simulacro della pittura che ne è la sua manifestazione più radicata e collettiva, questa installazione di opere allude ad uno degli elementi tecnici che ne ha accompagnato le età evolutive: il cavalletto da pittura. Relato all’opus, ma anche al consolidamento dell’immagine dell’artista che dipingendo in piedi affronta la tela in un esercizio di immobilità, respirazione ed equilibrio, il cavalletto del pittore ha servito ritrattisti, vedutisti, impressionisti, e ancora altri diversi, pur rimanendo tradizionalmente saldo, permettendo all’artista la perfezione tecnica più alta durante la pittura. Negli intenti della Storino, artista concettuale che spesso ricorre ad elementi materiali diversificati, questo strumento da pittura allarga i propri traguardi e diviene pretesto per evidenziare le testimonianze dell’arte, e la loro successione. Ancora, viene scardinato dall’interno del suo stesso uso, rendendolo vibratile, inutile ed oscillatorio. Un cavalletto a dondolo, impossibile e dadaista, per portare l’attenzione non all’opus finale, con esso irrealizzabile, ma su ciò che lo origina. L’interesse dell’autrice si rivolge ora al processo creativo stesso, negandolo, nella funzione, allo spettatore per poi trarlo a riconoscerne la germinale preziosità. L’artista pugliese, che vive e lavora a Milano dove insegna con cattedra all’Accademia di Brera, dimostra qui la sua attitudine ad una scultura nuova, concettuale, realizzando un oggetto, e declinandolo poi alle diverse accezioni culturali del ‘900, rintracciabili sotto forma di segni e materiali nell’epidermide dei cavalletti. Instabili come il secolo che testimoniano”.
Nata nel 1986 a Manduria, in provincia di Taranto, Storino ha completato gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera in Arti Visive con indirizzo Pittura, vive a Milano e attualmente insegna all' Accademia di Brera. Opera nel campo delle arti visive, con particolare attenzione alla pittura e ai suoi supporti tradizionali e privilegiati. La sua ricerca si colloca intorno all'intelligenza corporea, espressa attraverso le interazioni tattili con i materiali e il potenziale generativo dell'attività ritmica manuale. Nelle sue recenti produzioni indaga la tékhne-loghìa, intendendola come la dimensione fondamentale di trasformazione del mondo; le influenze che produce sull'uomo e il legame indissolubile al processo di produzione dell'opera d'arte. Sperimentando materiali e linguaggi diversi intreccia spazio e tempo, immagine e illusione, paesaggio e suono, corpo e architettura, chiamando in causa il sentire umano.
10
aprile 2022
Cavalletto a dondolo, l’istante vuoto
Dal 10 aprile al 29 maggio 2022
arte contemporanea
Location
CRAC – CASTELNUOVO RANGONE ARTE CONTEMPORANEA
Castelnuovo Rangone, via della Conciliazione, 1/D, (Modena)
Castelnuovo Rangone, via della Conciliazione, 1/D, (Modena)
Orario di apertura
0-24
Autore
Curatore