Tre settimane dopo l'inaugurazione della collettiva Ibrida, al Castello di Perno, curata da Alberta Romano e Clarissa Tempestini, CCH e Michela Nosiglia sono di nuovo a fianco in questa mostra negli spazi duecenteschi di Palazzo Monti. Entrambi livornesi, classe 1973 CCH e classe 1976 Michela Nosiglia, presentano i più recenti lavori delle rispettive produzioni, apparentemente distanti formalmente ma accomunate da una tensione espressiva ed una ibridicità di materiali che ne attraversano trasversalmente le ricerche. Da un lato le opere di CCH, nelle quali i concetti di tensione, impedimento, sbarramento, ambiguità e doppio senso, volgono in questa occasione verso messaggi più criptici, venati di occulto e drammaticità. Dall'altro i lavori di Michela Nosiglia, nei quali il corpo femminile si conferma protagonista, sospeso in una lettura elegantemente surrealisteggiante che mai cela del tutto il senso di costrizione o di imprigionamento da sempre caratteristici del suo lavoro.