Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Cecco Mariniello – Aperitivo con Afrodite
Un incanto di suggestioni liriche e oniriche, alla ricerca di un tempo perduto: quello dell’infanzia, delle lunghe villeggiature al mare, della tranquilla quotidianità e dei giardini segreti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un incanto di suggestioni liriche e oniriche, alla ricerca di un tempo perduto: quello dell’infanzia, delle lunghe villeggiature al mare, della tranquilla quotidianità e dei giardini segreti, è l’atmosfera vibrante della mostra “CECCO MARINIELLO - APERITIVO CON AFRODITE”, proposta dalla Galleria-Libreria d’Arte Babele (Firenze, via delle Belle Donne 41/r), dall’1 Dicembre 2012 all’8 Gennaio 2013.
Vernissage - sabato 1 Dicembre, alle ore 17.30. Incontro con l’artista e signature du livre “Ricordi della villeggiatura” (Edizioni Nuages).
Curata da Laura Accordi, la rassegna presenta diciassette dipinti a olio e due litografie, sul tema della memoria. Un raffinato incontro con l’armonia e la bellezza, dove spicca la riscoperta del mito di Anadyomene, la Venere che emerge dalle acque, in un gioco allusivo di alternanze ironiche fra passato e presente.
Artista figurativo, Cecco Mariniello ama definirsi pittore neo-romantico e comico trascendentale. Lontano dall’iperrealismo, rende la rappresentazione della realtà in modo assolutamente personale e originale.
Mariniello guarda ai maestri del manierismo, ai dipinti rococò, alle foto degli anni sessanta; utilizza colori chiari e luminosi, spesso forti e squillanti; disegna contorni netti e spazi talvolta tanto appiattiti da apparire privi di profondità, che esaltano con sofisticata ironia la dimensione onirica di ciò che vuole rappresentare.
Le figure femminili sono protagoniste e, trasfigurate in varie forme, appaiono come ninfe, sirene, dee e vestali. Archetipo di divinità femminile legato ad Afrodite, emerge una presenza, che diviene quasi ossessiva, d’improbabili pesci, simboli di purezza legati all’acqua e alla simbologia della vita.
“Da qualche tempo - spiega Laura Accordi - Mariniello ha ripreso, con grande energia, l’avventura artistica della sua gioventù: il dipinto a olio su tela, in cui si sente libero di esprimersi senza il vincolo di un testo”.
“I soggetti di queste opere - prosegue Accordi - destinate a essere proposte non più all’editoria ma al pubblico dei collezionisti, sono figurativi, lo spazio prospettico. E l’ispirazione gioca fra la memoria individuale e il mito, fra gli affetti e la metafisica, fra le emozioni e il grottesco, fra l’ironia e la più coinvolgente liricità”.
“Nella pittura - confessa Mariniello - trovo un’oasi felice di libertà, in cui liberamente invento senza dover rendere conto di nulla, a nessuno. La mia fantasia - continua l’artista - vaga in una terra di confine tra il genere comico e quello lirico, mescolando la luce con l’ombra, l’infanzia con l’età adulta e la tenerezza con la cattiveria. E lì, intanto, l’arte del disegno e del colore cerca di abbandonare ogni stereotipo e di affinarsi in una forma che non sia ripetibile”.
Attraverso figure in cui l’artista s’identifica o immagini simboliche, calate in atmosfere allusive ed evocatrici, liricamente ispirate, Mariniello sembra interrogarsi sulla propria identità, sulla sua vita e sul significato dei rapporti umani.
La fusione di elementi classici e moderni danno alle sue composizioni armonia ritmica e liricità, mentre le componenti simboliche stravaganti infondono la carica paradossale e provocatoria del clima metafisico: lo scimpanzé, che serve champagne alla fanciulla; la balena, che appare dal rigonfiarsi delle onde; immensi e attoniti pesci palla, che sulla spiaggia si misurano con l’affascinato stupore di un ragazzo insonne; l’enorme fiocco rosa della bambina, che aspetta con il cagnolino.
Fra i più conosciuti illustratori italiani di libri per ragazzi, Cecco (Francesco) Mariniello è nato a Siena nel 1950. Ha collaborato con quotidiani e periodici italiani e francesi (Le Monde, La Stampa, La Repubblica) e ha lavorato con moltissimi editori, italiani e stranieri, di collane dedicate all’infanzia; tra questi: Usborne (Regno Unito), Henry Holt (Usa), Gallimard e Grasset (Francia), Grimm Press (Taiwan).
Famose sono le sue piccole opere su carta dall’inconfondibile cifra stilistica, eseguite quasi sempre con la tecnica dell’acquerello, dal tema giocoso, in cui l’ispirazione si muove tra il registro comico e quello lirico.
A lui sono state dedicate diverse mostre a Parigi, Montréal, Milano e Firenze.
Per informazioni: telefono e fax: +39 055 283312.
ufficio stampa:
Carlo Gattai cell 337 677116 press@babelefirenze.com
babele@babelefirenze.com www.babelefirenze.com.
Vernissage - sabato 1 Dicembre, alle ore 17.30. Incontro con l’artista e signature du livre “Ricordi della villeggiatura” (Edizioni Nuages).
Curata da Laura Accordi, la rassegna presenta diciassette dipinti a olio e due litografie, sul tema della memoria. Un raffinato incontro con l’armonia e la bellezza, dove spicca la riscoperta del mito di Anadyomene, la Venere che emerge dalle acque, in un gioco allusivo di alternanze ironiche fra passato e presente.
Artista figurativo, Cecco Mariniello ama definirsi pittore neo-romantico e comico trascendentale. Lontano dall’iperrealismo, rende la rappresentazione della realtà in modo assolutamente personale e originale.
Mariniello guarda ai maestri del manierismo, ai dipinti rococò, alle foto degli anni sessanta; utilizza colori chiari e luminosi, spesso forti e squillanti; disegna contorni netti e spazi talvolta tanto appiattiti da apparire privi di profondità, che esaltano con sofisticata ironia la dimensione onirica di ciò che vuole rappresentare.
Le figure femminili sono protagoniste e, trasfigurate in varie forme, appaiono come ninfe, sirene, dee e vestali. Archetipo di divinità femminile legato ad Afrodite, emerge una presenza, che diviene quasi ossessiva, d’improbabili pesci, simboli di purezza legati all’acqua e alla simbologia della vita.
“Da qualche tempo - spiega Laura Accordi - Mariniello ha ripreso, con grande energia, l’avventura artistica della sua gioventù: il dipinto a olio su tela, in cui si sente libero di esprimersi senza il vincolo di un testo”.
“I soggetti di queste opere - prosegue Accordi - destinate a essere proposte non più all’editoria ma al pubblico dei collezionisti, sono figurativi, lo spazio prospettico. E l’ispirazione gioca fra la memoria individuale e il mito, fra gli affetti e la metafisica, fra le emozioni e il grottesco, fra l’ironia e la più coinvolgente liricità”.
“Nella pittura - confessa Mariniello - trovo un’oasi felice di libertà, in cui liberamente invento senza dover rendere conto di nulla, a nessuno. La mia fantasia - continua l’artista - vaga in una terra di confine tra il genere comico e quello lirico, mescolando la luce con l’ombra, l’infanzia con l’età adulta e la tenerezza con la cattiveria. E lì, intanto, l’arte del disegno e del colore cerca di abbandonare ogni stereotipo e di affinarsi in una forma che non sia ripetibile”.
Attraverso figure in cui l’artista s’identifica o immagini simboliche, calate in atmosfere allusive ed evocatrici, liricamente ispirate, Mariniello sembra interrogarsi sulla propria identità, sulla sua vita e sul significato dei rapporti umani.
La fusione di elementi classici e moderni danno alle sue composizioni armonia ritmica e liricità, mentre le componenti simboliche stravaganti infondono la carica paradossale e provocatoria del clima metafisico: lo scimpanzé, che serve champagne alla fanciulla; la balena, che appare dal rigonfiarsi delle onde; immensi e attoniti pesci palla, che sulla spiaggia si misurano con l’affascinato stupore di un ragazzo insonne; l’enorme fiocco rosa della bambina, che aspetta con il cagnolino.
Fra i più conosciuti illustratori italiani di libri per ragazzi, Cecco (Francesco) Mariniello è nato a Siena nel 1950. Ha collaborato con quotidiani e periodici italiani e francesi (Le Monde, La Stampa, La Repubblica) e ha lavorato con moltissimi editori, italiani e stranieri, di collane dedicate all’infanzia; tra questi: Usborne (Regno Unito), Henry Holt (Usa), Gallimard e Grasset (Francia), Grimm Press (Taiwan).
Famose sono le sue piccole opere su carta dall’inconfondibile cifra stilistica, eseguite quasi sempre con la tecnica dell’acquerello, dal tema giocoso, in cui l’ispirazione si muove tra il registro comico e quello lirico.
A lui sono state dedicate diverse mostre a Parigi, Montréal, Milano e Firenze.
Per informazioni: telefono e fax: +39 055 283312.
ufficio stampa:
Carlo Gattai cell 337 677116 press@babelefirenze.com
babele@babelefirenze.com www.babelefirenze.com.
01
dicembre 2012
Cecco Mariniello – Aperitivo con Afrodite
Dal primo dicembre 2012 all'otto gennaio 2013
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
BABELE ARTE LIBRI EVENTI
Firenze, Via Delle Belle Donne, 41R, (Firenze)
Firenze, Via Delle Belle Donne, 41R, (Firenze)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica, dalle ore 10.30 alle 19.30
Vernissage
1 Dicembre 2012, ore 17.30. Incontro con l’artista e signature du livre “Ricordi della villeggiatura”(Edizioni Nuages)
Autore
Curatore