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Cecilia
Il progetto curatoriale presenta una accurata selezione dei più recenti lavori di cinque artisti comprendenti istallazioni, fotografie e opere pittoriche. Autori che pur nella differenziazione di stile e di personale ricerca hanno avuto un unico punto di riferimento: la donna.
Alcune opere vengono mostrate in pubblico per la prima volta e sono state realizzate appositamente per l’occasione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Città di Melfi ospita, nello storico Palazzo Donadoni, sede del Museo Civico, la mostra "Cecilia", collettiva di 5 artisti Italiani alcuni dei quali già affermati a livello europeo.
Promossa dal Comune di Melfi, in collaborazione con VisioniFuture, la mostra é curata da Cataldo Colella.
La mostra è dedicata a Cecilia Salvia, dirigente della Regione Basilicata, recentemente scomparsa.
La mostra vuol essere un omaggio a Cecilia e a tutte le donne che immerse nel mondo d’oggi, nella quotidianità e nel sogno rendono la nostra vita speciale.
Il progetto curatoriale presenta una accurata selezione dei più recenti lavori di cinque artisti comprendenti istallazioni, fotografie e opere pittoriche. Autori che pur nella differenziazione di stile e di personale ricerca hanno avuto un unico punto di riferimento: la donna.
Alcune opere vengono mostrate in pubblico per la prima volta e sono state realizzate appositamente per l'occasione.
“Continuando sulla strada intrapresa nel 2007, l’Amministrazione Comunale inaugura la programmazione espositiva 2009 del Museo Civico di Palazzo Donadoni con “Cecilia” una mostra dedicata alla donna – ha dichiarato Alfonso Ernesto Navazio, Sindaco di Melfi. – Una mostra espressione di nuovi linguaggi, linguaggi che interpretano il mondo contemporaneo con un’ampiezza di orizzonti davvero affascinante, con una creatività fuori del comune, con una personalità priva di timori e filtri.”
“Questa mostra cerca di creare nuove possibilità di pensiero, di proporre nuove narrative e diversi modi di sentire attraverso il riordinamento dell’infinito caos dei messaggi. Ho voluto una mostra che parlasse di intensità e non di categorie, senza farmi condizionare dalle date di nascita degli artisti, e guardando solamente alle opere. Una mostra ricca di riflessioni e di piacere - ha scritto, nella presentazione del catalogo che accompagna l’esposizione, Cataldo Colella, Curatore della mostra. - Nessuna opera d’arte è in grado di compiere il proprio senso solamente nel suo “essere”, ma sempre ci mostra altre vie, ci obbliga a nuovi itinerari del pensiero, ci induce a continue, nuove relazioni emozionali e razionali, che trovano corrispondenza per ciascuno di noi, nel luogo remoto della psiche, dell’esperienze soggettive, delle paure collettive, delle sofferenze della storia.
Spero che in questa mostra ciascuno possa perdersi, fondersi e confondersi con i molteplici linguaggi contemporanei per poi ritrovare il proprio percorso e la propria identità rafforzata ed arricchita.”
Artisti presenti in mostra:
Caterina Arcuri, Marcello Mantegazza, Antonietta Montemurro, Antonio Positino, Marcello Samela.
Caterina Arcuri
Nata a Catanzaro dove vive ed opera.
E’ professore ordinario di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva utilizzando linguaggi diversi, dalla fotografia alla videoinstallazione, dalla pittura alle opere plastiche. Nella sua ricerca, l’indagine psicologica prevale fino ad arrivare alla capacità primitiva di trasporre il quotidiano nel mito e viceversa.
Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo. È stata invitata a rassegne nazionali e internazionali (Videoart Yearbook 2006 e 2007 e III Free International Forum, Bolognano, 2008).
La sua bibliografia è presente in pubblicazioni di carattere generale e monografico, recentissime: A. Lombardi, Caterina Arcuri / Itinerari, (con testi di T. Altomare, R. Barilli, L. Caccia, M. Cristaldi, P. Doria, G. Gigliotti, D. Nisticò, T. Ferro), Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (CZ), 2006; T. Sicoli, Caterina Arcuri/Ekphrasis opere 2006-2008, Edizioni Museo Nuova Era, Bari, 2008.
Sue opere sono presenti in Musei, collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
In mostra una installazione ambientale dal titolo Svelarsi.
L’opera è un viaggio, un’avventura. Il viaggio nel tempo mi affascina, il “ritorno” amplia la mia percezione del tempo presente e mi apre agli orizzonti del futuro.
Antonietta Montemurro
Nata ad Anzi (Pz), vive e lavora a Potenza.
Si occupa di interior design.
E' presente con una sua opera nell'antologia "Segni di donne lucane", patrocinata dalla regione Basilicata. Ha illustrato con disegni a penna il libro "Relatività e logica comune" del Prof. Ivan Russo.
Nel 2008 pubblica "L'uscio è socchiuso", un libro di poesie, frutto di una ricerca poetica intensa e liricamente compiuta e si classifica al I° posto per la sezione Libro Edito alla IV Edizione del Premio Nazionale di Poesia "Calicanthus", Patti-Messina.
Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Attualmente dipinge ad olio su grandi tele e presenta in questa mostra tre opere della serie Visibile Invisibile.
E' aspirazione dell'animo umano oltrepassare il limite fisico per mezzo dell'arte.
Bloccare l'istante per andare dritti all'essenza delle cose mentre il silenzio interiore si fa varco tra i pensieri e arriva al visibile in una fusione di ritmo, forma e colore, per dissolversi e ricrearsi in altri silenzi, nel ciclo infinito che unisce il visibile all' invisibile.
Marcello Mantegazza
Nato a Potenza, vive e lavora a Roma.
Si è formato artisticamente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2004 è tra i fondatori a Roma del collettivo Maseda, un progetto che abbraccia i diversi linguaggi artistici contemporanei. Dopo aver lasciato il collettivo lavora autonomamente, prediligendo la fotografia come mezzo d’espressione.
Dal 2004 ad oggi espone con mostre personali e collettive in Italia e all’Estero. Tra i più recenti riconoscimenti: 2008 Menzionato per il concorso PAGINE BIANCHE D’AUTORE 2008, Regione Basilicata; 2009 Secondo posto al Premio Internazionale di fotografia “Viaggio in Basilicata” III^ edizione – Il dialogo interculturale, a cura di Roberto Mutti, Potenza, Museo Archeologico Provinciale.
Nella mostra Cecilia presenta cinque opere della serie “Venere trionfante”.
“Nell’opera “Venere trionfante”, traendo spunto dalla statuaria classica greco-romana e dalle numerose interpretazioni di grandi artisti del ‘900, Man Ray su tutti, la femminilità e la bellezza del corpo femminile è esaltata e nello stesso tempo si trova in una condizione di costrizione, da qui l’utilizzo della scomposizione per moduli, che a loro volta si mescolano fra di loro in una versione antropomorfizzante, creando nuove forme e nuove anatomie.
La visione d’insieme del corpo femminile e la sua scomposizione modulare lasciano trasparire una bellezza trionfante che, citando Arturo Schwarz, asservisce più di quanto sia asservita.
Antonio Positino
Nato a Sant’ Angelo le Fratte nel 1967, vive ed opera a Satriano di Lucania.
Attualmente dipendente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata. ha partecipato a diverse mostre collettive e personali, ottenendo riconoscimenti e premi.
Nella mostra Cecilia presenta 15 opere realizzate attraverso la tecnica del collage.
Dal 2006 ad oggi espone con mostre personali e collettive, nel 2008 e stato selezionato per il concorso “Premio Terna 01.
Positino si avvale di un’azione che recupera l’immagine del quotidiano dalla socialità stampata, per modificarla assemblando i tanti istanti di cui si compone. La personale osservazione, nelle opere di Positino, diventa intima rappresentazione per la costruzione radicale di un mondo nuovo.
Marcello Samela
Nato a Montreuil sous-bois (Francia) nel 1959, si trasferisce nel 1982 in Italia,
ad Avigliano (PZ), dove attualmente vive e lavora.
La sua attività artistica ha inizio nel 1977 a Parigi dove frequenta l’atelier di Manessier, nipote di Alfred, pittore astratto del dopoguerra.
Sperimentatore di linguaggi, dalla pittura alla fotografia, all’installazione-performance.
Dal 1989 ad oggi espone con mostre personali e collettive in Italia e all’Estero.
Due serie di opere, il Velo e Dance in the Water, sono presenti in mostra.
“Velo, la seduzione della giovane donna si propone filtrata dalla trasparenza del velo… discretamente rivela la sua presenza .
Dance in the Water, le onde riconducono al movimento elettrico di una danza.
Il corpo assume forme fluttuanti. La dinamica diventa estetica.”
Promossa dal Comune di Melfi, in collaborazione con VisioniFuture, la mostra é curata da Cataldo Colella.
La mostra è dedicata a Cecilia Salvia, dirigente della Regione Basilicata, recentemente scomparsa.
La mostra vuol essere un omaggio a Cecilia e a tutte le donne che immerse nel mondo d’oggi, nella quotidianità e nel sogno rendono la nostra vita speciale.
Il progetto curatoriale presenta una accurata selezione dei più recenti lavori di cinque artisti comprendenti istallazioni, fotografie e opere pittoriche. Autori che pur nella differenziazione di stile e di personale ricerca hanno avuto un unico punto di riferimento: la donna.
Alcune opere vengono mostrate in pubblico per la prima volta e sono state realizzate appositamente per l'occasione.
“Continuando sulla strada intrapresa nel 2007, l’Amministrazione Comunale inaugura la programmazione espositiva 2009 del Museo Civico di Palazzo Donadoni con “Cecilia” una mostra dedicata alla donna – ha dichiarato Alfonso Ernesto Navazio, Sindaco di Melfi. – Una mostra espressione di nuovi linguaggi, linguaggi che interpretano il mondo contemporaneo con un’ampiezza di orizzonti davvero affascinante, con una creatività fuori del comune, con una personalità priva di timori e filtri.”
“Questa mostra cerca di creare nuove possibilità di pensiero, di proporre nuove narrative e diversi modi di sentire attraverso il riordinamento dell’infinito caos dei messaggi. Ho voluto una mostra che parlasse di intensità e non di categorie, senza farmi condizionare dalle date di nascita degli artisti, e guardando solamente alle opere. Una mostra ricca di riflessioni e di piacere - ha scritto, nella presentazione del catalogo che accompagna l’esposizione, Cataldo Colella, Curatore della mostra. - Nessuna opera d’arte è in grado di compiere il proprio senso solamente nel suo “essere”, ma sempre ci mostra altre vie, ci obbliga a nuovi itinerari del pensiero, ci induce a continue, nuove relazioni emozionali e razionali, che trovano corrispondenza per ciascuno di noi, nel luogo remoto della psiche, dell’esperienze soggettive, delle paure collettive, delle sofferenze della storia.
Spero che in questa mostra ciascuno possa perdersi, fondersi e confondersi con i molteplici linguaggi contemporanei per poi ritrovare il proprio percorso e la propria identità rafforzata ed arricchita.”
Artisti presenti in mostra:
Caterina Arcuri, Marcello Mantegazza, Antonietta Montemurro, Antonio Positino, Marcello Samela.
Caterina Arcuri
Nata a Catanzaro dove vive ed opera.
E’ professore ordinario di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva utilizzando linguaggi diversi, dalla fotografia alla videoinstallazione, dalla pittura alle opere plastiche. Nella sua ricerca, l’indagine psicologica prevale fino ad arrivare alla capacità primitiva di trasporre il quotidiano nel mito e viceversa.
Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo. È stata invitata a rassegne nazionali e internazionali (Videoart Yearbook 2006 e 2007 e III Free International Forum, Bolognano, 2008).
La sua bibliografia è presente in pubblicazioni di carattere generale e monografico, recentissime: A. Lombardi, Caterina Arcuri / Itinerari, (con testi di T. Altomare, R. Barilli, L. Caccia, M. Cristaldi, P. Doria, G. Gigliotti, D. Nisticò, T. Ferro), Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (CZ), 2006; T. Sicoli, Caterina Arcuri/Ekphrasis opere 2006-2008, Edizioni Museo Nuova Era, Bari, 2008.
Sue opere sono presenti in Musei, collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
In mostra una installazione ambientale dal titolo Svelarsi.
L’opera è un viaggio, un’avventura. Il viaggio nel tempo mi affascina, il “ritorno” amplia la mia percezione del tempo presente e mi apre agli orizzonti del futuro.
Antonietta Montemurro
Nata ad Anzi (Pz), vive e lavora a Potenza.
Si occupa di interior design.
E' presente con una sua opera nell'antologia "Segni di donne lucane", patrocinata dalla regione Basilicata. Ha illustrato con disegni a penna il libro "Relatività e logica comune" del Prof. Ivan Russo.
Nel 2008 pubblica "L'uscio è socchiuso", un libro di poesie, frutto di una ricerca poetica intensa e liricamente compiuta e si classifica al I° posto per la sezione Libro Edito alla IV Edizione del Premio Nazionale di Poesia "Calicanthus", Patti-Messina.
Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Attualmente dipinge ad olio su grandi tele e presenta in questa mostra tre opere della serie Visibile Invisibile.
E' aspirazione dell'animo umano oltrepassare il limite fisico per mezzo dell'arte.
Bloccare l'istante per andare dritti all'essenza delle cose mentre il silenzio interiore si fa varco tra i pensieri e arriva al visibile in una fusione di ritmo, forma e colore, per dissolversi e ricrearsi in altri silenzi, nel ciclo infinito che unisce il visibile all' invisibile.
Marcello Mantegazza
Nato a Potenza, vive e lavora a Roma.
Si è formato artisticamente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2004 è tra i fondatori a Roma del collettivo Maseda, un progetto che abbraccia i diversi linguaggi artistici contemporanei. Dopo aver lasciato il collettivo lavora autonomamente, prediligendo la fotografia come mezzo d’espressione.
Dal 2004 ad oggi espone con mostre personali e collettive in Italia e all’Estero. Tra i più recenti riconoscimenti: 2008 Menzionato per il concorso PAGINE BIANCHE D’AUTORE 2008, Regione Basilicata; 2009 Secondo posto al Premio Internazionale di fotografia “Viaggio in Basilicata” III^ edizione – Il dialogo interculturale, a cura di Roberto Mutti, Potenza, Museo Archeologico Provinciale.
Nella mostra Cecilia presenta cinque opere della serie “Venere trionfante”.
“Nell’opera “Venere trionfante”, traendo spunto dalla statuaria classica greco-romana e dalle numerose interpretazioni di grandi artisti del ‘900, Man Ray su tutti, la femminilità e la bellezza del corpo femminile è esaltata e nello stesso tempo si trova in una condizione di costrizione, da qui l’utilizzo della scomposizione per moduli, che a loro volta si mescolano fra di loro in una versione antropomorfizzante, creando nuove forme e nuove anatomie.
La visione d’insieme del corpo femminile e la sua scomposizione modulare lasciano trasparire una bellezza trionfante che, citando Arturo Schwarz, asservisce più di quanto sia asservita.
Antonio Positino
Nato a Sant’ Angelo le Fratte nel 1967, vive ed opera a Satriano di Lucania.
Attualmente dipendente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata. ha partecipato a diverse mostre collettive e personali, ottenendo riconoscimenti e premi.
Nella mostra Cecilia presenta 15 opere realizzate attraverso la tecnica del collage.
Dal 2006 ad oggi espone con mostre personali e collettive, nel 2008 e stato selezionato per il concorso “Premio Terna 01.
Positino si avvale di un’azione che recupera l’immagine del quotidiano dalla socialità stampata, per modificarla assemblando i tanti istanti di cui si compone. La personale osservazione, nelle opere di Positino, diventa intima rappresentazione per la costruzione radicale di un mondo nuovo.
Marcello Samela
Nato a Montreuil sous-bois (Francia) nel 1959, si trasferisce nel 1982 in Italia,
ad Avigliano (PZ), dove attualmente vive e lavora.
La sua attività artistica ha inizio nel 1977 a Parigi dove frequenta l’atelier di Manessier, nipote di Alfred, pittore astratto del dopoguerra.
Sperimentatore di linguaggi, dalla pittura alla fotografia, all’installazione-performance.
Dal 1989 ad oggi espone con mostre personali e collettive in Italia e all’Estero.
Due serie di opere, il Velo e Dance in the Water, sono presenti in mostra.
“Velo, la seduzione della giovane donna si propone filtrata dalla trasparenza del velo… discretamente rivela la sua presenza .
Dance in the Water, le onde riconducono al movimento elettrico di una danza.
Il corpo assume forme fluttuanti. La dinamica diventa estetica.”
14
marzo 2009
Cecilia
Dal 14 marzo 2009 al 30 novembre -0001
arte contemporanea
Location
PALAZZO DONADONI
Melfi, Vico Rispoli, (Potenza)
Melfi, Vico Rispoli, (Potenza)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato ore 09.00-12.30 e ore 15.00-19.00
Chiuso domenica e lunedì
Vernissage
14 Marzo 2009, ore 18
Autore
Curatore