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Cefalonia
Poesia, musica e danza interagiscono per reinventare la narrazione dei fatti del tragico settembre del 1943 a Cefalonia.
La poesia di Luigi Ballerini diviene catalizzatore della tensione della vicenda storica mentre alla messa in scena è affidato il compito della narrazione attraverso la musica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Cefalonia di Luigi Ballerini rappresenta una linea di confine tra poesia e storia.
E poiché la storia non è sempre un elenco di fatti, l’ermeneutica del ricordo si installa su un confine di interpretazione.
Cefalonia contiene in potenza la teatralizzazione dell’evento.
Le metamorfosi liriche sono disvelamenti drammatici, continue sorprese, segrete messe in scena.
Gli spostamenti allegorici di tempi e luoghi non sono né narrativi né didascalici ma sospensioni drammaturgiche.
Per sua natura il teatro è la scena della brutalità perché una delle sue aspirazioni è quella di forzare la meschinità della vita quotidiana. Ma quando si immerge in se stesso subisce fatalmente un infarto creativo perché non fa altro
che esistere come doppio della realtà rappresentando l’inutile fantasma del vissuto quotidiano.
Le funzioni troppo esplicite riducono l’efficacia delle emozioni che diventano grottesche e si allontanano dall’arte.
Tutto ciò che non pare essere rappresentabile andrà in scena.Non la meschina pantomima dell’esistenza attraverso la rappresentazione della vita quotidiana, ma attraverso la musica, attraverso la poesia, andrà in scena il pensiero stesso.
Marco Rebeschi, Marinella Bonaffini
E poiché la storia non è sempre un elenco di fatti, l’ermeneutica del ricordo si installa su un confine di interpretazione.
Cefalonia contiene in potenza la teatralizzazione dell’evento.
Le metamorfosi liriche sono disvelamenti drammatici, continue sorprese, segrete messe in scena.
Gli spostamenti allegorici di tempi e luoghi non sono né narrativi né didascalici ma sospensioni drammaturgiche.
Per sua natura il teatro è la scena della brutalità perché una delle sue aspirazioni è quella di forzare la meschinità della vita quotidiana. Ma quando si immerge in se stesso subisce fatalmente un infarto creativo perché non fa altro
che esistere come doppio della realtà rappresentando l’inutile fantasma del vissuto quotidiano.
Le funzioni troppo esplicite riducono l’efficacia delle emozioni che diventano grottesche e si allontanano dall’arte.
Tutto ciò che non pare essere rappresentabile andrà in scena.Non la meschina pantomima dell’esistenza attraverso la rappresentazione della vita quotidiana, ma attraverso la musica, attraverso la poesia, andrà in scena il pensiero stesso.
Marco Rebeschi, Marinella Bonaffini
21
novembre 2008
Cefalonia
Dal 21 al 22 novembre 2008
serata - evento
Location
LO SGUARDO DELL’ALTRO
Modena, Via Adeodato Malatesta, 62, (Modena)
Modena, Via Adeodato Malatesta, 62, (Modena)
Biglietti
€ 10,00
Orario di apertura
h 21
Vernissage
21 Novembre 2008, h 21
Autore