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CENTOCINQUANTAX150moX150mm. – 5° evento
La Galleria Formedarte di Venezia inaugura il quinto dei dodici eventi italiani del progetto.
In mostra 150 opere d’arte che percorrono tutte le forme di arte visiva. In serata la performance “Black and Red”, di Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani.
L’introduzione critica è di Giorgio Russi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“CENTOCINQUANTAX150moX150mm.”, progetto artistico ideato da XX.9.12 FABRIKArte, è un work in progress itinerante declinato in 12 eventi compresi tra giugno e dicembre 2011, in un percorso tutto italiano.
Il codice di accesso, il numero 150, sta ad indicare le differenti vie che portano ad un’unione che non sia meramente celebrativa: 150 opere d’arte visiva, 150mo dell’unità d’Italia, 150x150 millimetri la misura della singola opera d’arte.
E’ proprio il concetto di unione il filo conduttore dell’intero progetto: l’unione di artisti, l’unione di curatori, l’unione di spazi, l’unione di associazioni, l’unione di Enti. L’unione di idee.
“CENTOCINQUANTAX150moX150mm.” è un progetto che si oppone al “disservizio” culturale, che dimostra l’esistenza di una reale possibilità di fare arte in maniera concreta e trasparente.
Il progetto non impone, infatti, una mostra collettiva sui generis, anzi, contrasta le collettive selvagge che di questi tempi spadroneggiano nello scenario dell’arte contemporanea.
Gli artisti non si trovano quindi a condividere solo uno spazio, ma cooperano nel creare un’unica opera: dall’idea di mostra collettiva, all’idea di opera collettiva.
Questa idea di arte democratica, si afferma anche nella perfetta fusione tra artisti con affermato background culturale e giovani talenti emergenti che, in questo modo, hanno la possibilità di confrontarsi e di fare esperienze forti e costruttive.
Per altro il concetto di democrazia dell’arte viene, in questo modo, esteso anche al pubblico che ha la possibilità di avvicinarsi all’arte contemporanea (purtroppo ai nostri giorni destinata agli addetti ai lavori) in maniera semplice e accessibile.
Tra i 150 artisti partecipanti sono presenti anche 15 nomi di ispiratori storici che, concettualmente, rappresentano il legame tra passato e presente, legame reso possibile attraverso l’arte. Durante il progress questi 15 personaggi cederanno simbolicamente il testimone ad artisti di oggi, decretando quei valori di condivisione che rendono possibile l’unità di pensiero e di azione.
Seguendo il tema dei passi, passi individuali e collettivi che si susseguono attraversando spazi e tempi diversi, si costruisce un percorso che, quando interseca quello dell’altro, costituisce il nuovo possibile cammino.
E in questo percorso vanno ad interagire Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani con la performance “Black and Red”.
L’azione si rifà alla tragica vicenda accaduta a Titti e Hadengai, due dei cinque sopravvissuti di quel gommone nero partito dalla Libia che ha “scaricato” a Lampedusa 73 cadaveri e cinque fantasmi stremati da una vita apparente fatta di sete, fame e terrore.
Quella dei due artisti è una vera e propria denuncia sociale, un’accusa alla nostra finta democrazia che stravolge i canoni della civile convivenza, trasformando quella che per molti è la terra della speranza nell’approdo in una terra dove gli uomini non sono tutti uguali.
Quello proposto da Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani è uno dei troppi percorsi scomodi che attanagliano la nostra società, un percorso che va ampiamente ad interagire con il progetto CENTOCINQUANTAX150moX150mm. che parla di cammini che si intersecano, e che ancora una volta dimostra che l’arte può e deve narrare, e lo può fare anche in maniera dinamica attraverso l’uso del corpo.
Il codice di accesso, il numero 150, sta ad indicare le differenti vie che portano ad un’unione che non sia meramente celebrativa: 150 opere d’arte visiva, 150mo dell’unità d’Italia, 150x150 millimetri la misura della singola opera d’arte.
E’ proprio il concetto di unione il filo conduttore dell’intero progetto: l’unione di artisti, l’unione di curatori, l’unione di spazi, l’unione di associazioni, l’unione di Enti. L’unione di idee.
“CENTOCINQUANTAX150moX150mm.” è un progetto che si oppone al “disservizio” culturale, che dimostra l’esistenza di una reale possibilità di fare arte in maniera concreta e trasparente.
Il progetto non impone, infatti, una mostra collettiva sui generis, anzi, contrasta le collettive selvagge che di questi tempi spadroneggiano nello scenario dell’arte contemporanea.
Gli artisti non si trovano quindi a condividere solo uno spazio, ma cooperano nel creare un’unica opera: dall’idea di mostra collettiva, all’idea di opera collettiva.
Questa idea di arte democratica, si afferma anche nella perfetta fusione tra artisti con affermato background culturale e giovani talenti emergenti che, in questo modo, hanno la possibilità di confrontarsi e di fare esperienze forti e costruttive.
Per altro il concetto di democrazia dell’arte viene, in questo modo, esteso anche al pubblico che ha la possibilità di avvicinarsi all’arte contemporanea (purtroppo ai nostri giorni destinata agli addetti ai lavori) in maniera semplice e accessibile.
Tra i 150 artisti partecipanti sono presenti anche 15 nomi di ispiratori storici che, concettualmente, rappresentano il legame tra passato e presente, legame reso possibile attraverso l’arte. Durante il progress questi 15 personaggi cederanno simbolicamente il testimone ad artisti di oggi, decretando quei valori di condivisione che rendono possibile l’unità di pensiero e di azione.
Seguendo il tema dei passi, passi individuali e collettivi che si susseguono attraversando spazi e tempi diversi, si costruisce un percorso che, quando interseca quello dell’altro, costituisce il nuovo possibile cammino.
E in questo percorso vanno ad interagire Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani con la performance “Black and Red”.
L’azione si rifà alla tragica vicenda accaduta a Titti e Hadengai, due dei cinque sopravvissuti di quel gommone nero partito dalla Libia che ha “scaricato” a Lampedusa 73 cadaveri e cinque fantasmi stremati da una vita apparente fatta di sete, fame e terrore.
Quella dei due artisti è una vera e propria denuncia sociale, un’accusa alla nostra finta democrazia che stravolge i canoni della civile convivenza, trasformando quella che per molti è la terra della speranza nell’approdo in una terra dove gli uomini non sono tutti uguali.
Quello proposto da Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani è uno dei troppi percorsi scomodi che attanagliano la nostra società, un percorso che va ampiamente ad interagire con il progetto CENTOCINQUANTAX150moX150mm. che parla di cammini che si intersecano, e che ancora una volta dimostra che l’arte può e deve narrare, e lo può fare anche in maniera dinamica attraverso l’uso del corpo.
22
settembre 2011
CENTOCINQUANTAX150moX150mm. – 5° evento
Dal 22 al 23 settembre 2011
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
FORMEDARTE
Venezia, Salizada San Samuele, 30124, (Venezia)
Venezia, Salizada San Samuele, 30124, (Venezia)
Orario di apertura
15.30-19.30 o su appuntamento
Vernissage
22 Settembre 2011, ore 18.00
Autore
Curatore