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C’era una volta l’Urss
La mostra presenta al pubblico una rassegna di opere d’arte sovietiche, realizzate tra gli anni ’20 e gli anni ’80; con l’obiettivo di ripercorrere le grandi linee dell’evoluzione del movimento artistico socialista, fino a sottolinearne l’influenza sull’arte contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 16 dicembre
alle ore 18, viene inaugurata
la mostra
C’era una volta l’Urss, grande
pittura figurativa d’oltrecortina
, a cu
ra di Giovanni Argan. La mostra
presenta
al pubblico
una rasse
gna di opere d’arte sovietiche,
realizzate tra gli anni ’20 e gli anni ’80; con
l’obiettivo di ripercorrere le grandi linee dell’evoluzione del movimento artistico socialista,
fino a sottolinearne l’influenza sull’arte contemporanea.
S
cene di
l
avoro in fabbrica
e
nel
kolchoz
,
momenti di vita intima e
quotidiana
,
v
edute cittadine
e industriali
aprono scorci
inediti
su un mondo
ormai
dissolto
.
L
e
opere in mostra
illust
ran
o
i mutamenti stilistici e tematici che, a partire dagli
anni ’50,
si insinuarono nel movimento artistico di stato d
e
l real
ismo
socialista (1934
-
1992), quali il “risveglio della vita interiore”
dei soggetti rappresentati
(M. Bown)
e la
fioritura della pittura di paesaggio. Durante il periodo
chruščëviano
(1953
-
1964),
infatti,
alcuni artisti iniziarono a conferire ai protagonisti delle loro opere un’umanità del tutto
nuova, abbandonando l’austerità eroica che caratterizzava i person
aggi dell’epoca
staliniana; altri si dedicarono alla pittura di paesaggio,
dipingendo
en plein air
e
dando
vita ad un vero e proprio “Impressionismo sovietico”, caratterizzato da pennellate larghe e
sciolte.
C’era una volta l’Urss
è
u
n viaggio alla
riscoperta dell’
univ
erso
d’oltrecortina, che
si
propone di far conoscere al pubblico italiano uno straordinario periodo artistico, che
ridiede centralità all’uomo, al lavoro e alla vita collettiva
.
«
Oggi che
l’avventura
dell’Unione Sovietica
si è
oramai
conclusa
, è giunto il
momento di guardare quest’arte figurativa, con uno sguardo nuovo, curioso e l
ibero da
sterili
preconcetti ideologici
»
questo è
il sentito auspicio di
Giovanni Argan
, curatore della
mostra
.
Le opere
in mostra sono state realizzate da
m
aestri del calibro di
: Natan I. Al'tman (1889
-
1970), Fëdor P. Malaev (Mariupol', 1902
-
Mosca, 1989), Adriana S. Magidson (Mosca,
1906
-
Mosca, 1981),
Viktor M. Ladviščenko (Leningrado, 1930), Nikita P. Fedosov (Mosca,
1939
-
Veški, 1992),
Iurij V. Gorbun
ov (Kostroma, 1933), Mikhail A. Кaneev (Kaneevo,
1923
-
Leningrado,1983), Ivan V. Kolesnikov (oblast' di Belgorod, 1923
-
Lipeck, 1999)
.
Inoltre son
o
esposti i lavori dell’artista italiano
Leonardo Crudi (
Roma,
1988), la cui
poetica è incentrata sul recupero
degli stili delle avanguardie russe.
alle ore 18, viene inaugurata
la mostra
C’era una volta l’Urss, grande
pittura figurativa d’oltrecortina
, a cu
ra di Giovanni Argan. La mostra
presenta
al pubblico
una rasse
gna di opere d’arte sovietiche,
realizzate tra gli anni ’20 e gli anni ’80; con
l’obiettivo di ripercorrere le grandi linee dell’evoluzione del movimento artistico socialista,
fino a sottolinearne l’influenza sull’arte contemporanea.
S
cene di
l
avoro in fabbrica
e
nel
kolchoz
,
momenti di vita intima e
quotidiana
,
v
edute cittadine
e industriali
aprono scorci
inediti
su un mondo
ormai
dissolto
.
L
e
opere in mostra
illust
ran
o
i mutamenti stilistici e tematici che, a partire dagli
anni ’50,
si insinuarono nel movimento artistico di stato d
e
l real
ismo
socialista (1934
-
1992), quali il “risveglio della vita interiore”
dei soggetti rappresentati
(M. Bown)
e la
fioritura della pittura di paesaggio. Durante il periodo
chruščëviano
(1953
-
1964),
infatti,
alcuni artisti iniziarono a conferire ai protagonisti delle loro opere un’umanità del tutto
nuova, abbandonando l’austerità eroica che caratterizzava i person
aggi dell’epoca
staliniana; altri si dedicarono alla pittura di paesaggio,
dipingendo
en plein air
e
dando
vita ad un vero e proprio “Impressionismo sovietico”, caratterizzato da pennellate larghe e
sciolte.
C’era una volta l’Urss
è
u
n viaggio alla
riscoperta dell’
univ
erso
d’oltrecortina, che
si
propone di far conoscere al pubblico italiano uno straordinario periodo artistico, che
ridiede centralità all’uomo, al lavoro e alla vita collettiva
.
«
Oggi che
l’avventura
dell’Unione Sovietica
si è
oramai
conclusa
, è giunto il
momento di guardare quest’arte figurativa, con uno sguardo nuovo, curioso e l
ibero da
sterili
preconcetti ideologici
»
questo è
il sentito auspicio di
Giovanni Argan
, curatore della
mostra
.
Le opere
in mostra sono state realizzate da
m
aestri del calibro di
: Natan I. Al'tman (1889
-
1970), Fëdor P. Malaev (Mariupol', 1902
-
Mosca, 1989), Adriana S. Magidson (Mosca,
1906
-
Mosca, 1981),
Viktor M. Ladviščenko (Leningrado, 1930), Nikita P. Fedosov (Mosca,
1939
-
Veški, 1992),
Iurij V. Gorbun
ov (Kostroma, 1933), Mikhail A. Кaneev (Kaneevo,
1923
-
Leningrado,1983), Ivan V. Kolesnikov (oblast' di Belgorod, 1923
-
Lipeck, 1999)
.
Inoltre son
o
esposti i lavori dell’artista italiano
Leonardo Crudi (
Roma,
1988), la cui
poetica è incentrata sul recupero
degli stili delle avanguardie russe.
16
dicembre 2016
C’era una volta l’Urss
Dal 16 al 30 dicembre 2016
arte contemporanea
Location
PALAZZO AZIMUT
Roma, Via Flaminia, 133, (Roma)
Roma, Via Flaminia, 133, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al giovedì dalle 10:00 alle 19:00
venerdì dalle 10:00 alle 18:00
chiusa nei giorni festivi
Vernissage
16 Dicembre 2016, ore 18
Curatore