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Cercasi Personale
Quattro ragazze poco più che ventenni, al loro debutto in galleria, imbastiscono un intreccio di storie e di riflessioni collettive e individuali intorno al lavoro di ideazione, preparazione e offerta di questa prima loro mostra personale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Carlotta Meraviglia
azione: Irene Quartana e Sonia Bonacina
adattamento da Antigone di Jean Anouilh
video: Federica Magli
coordinamento: Marco Cianciotta
Ciascuna attraverso l’uso di un linguaggio — che, di caso in caso, è loro proprio per formazione e per ragioni elettive oppure si è presentato loro come scelta espressiva pertinente proprio nell’ambito di questo percorso di gruppo — trasformano lo spazio dello Studioventicinque con un’installazione fotografica, lo agiscono con un intervento teatrale dal vivo e infine lo connotano esibendo, ancora in fotografia ed in video le tracce dell’azione compiuta in un continuo divenire della mostra.
Quella del titolo “CERCASI PERSONALE” vuol essere una richiesta quanto più possibile diretta e autentica, pur nella sua evidente molteplicità di sensi. Partendo avvantaggiate grazie alla consapevolezza dell’avvenuto superamento del culto della personalità propria ed altrui (molte delle protagoniste di questa mostra partecipano al Progetto Casina di Antonella Ortelli), Carlotta, Irene, Sonia e Federica cercano di capire e di far capire che ogni mostra, che ogni processo artistico, si attua e può esistere solo nell’atto di comunicazione e di scambio con uno spettatore partecipe e consenziente. In questo senso ogni produzione di senso ed ogni espressione di sé non sono null’altro che un esperimento e un progetto, un tentativo più o meno strutturato che può avverarsi soltanto nella relazione con gli altri.
Attraverso una soglia costituita dalle fotografie di scena di uno spettacolo teatrale (e circondate da una proiezione fotografica) Antigone ed Ismene dialogano con le parole scritte per loro da Anouilh: l’opposizione polare tra la vita e la morte, tra il nero ed il bianco, diventa progressivamente una conciliazione nelle scelte tragiche e complementari delle due sorelle figurate in archetipi. Lo stesso accade per l’indefinitezza della visione fotografica, spinta al mosso e quasi a un’astrazione emotiva, oppure per il video, tirato al limite delle sue possibilità, apparentemente separate, di mera documentazione e di immediato coinvolgimento nell’azione e nella relazione.
Cercando soprattutto un rapporto con chi guarda, ma al tempo stesso cercando manovalanza per dare realtà al proprio intento espressivo, le autrici di questo progetto rivendicano, per una volta, la libertà e la possibilità concreta (di idee, di mezzi e di spazi) del proprio lavoro: spesso quello che manca non è un contenuto plausibile, un luogo ed un tempo, ma la capacità e la volontà di spettatori ed autori di entrare in un lavoro più approfondito di relazione e di reciproca comprensione.
azione: Irene Quartana e Sonia Bonacina
adattamento da Antigone di Jean Anouilh
video: Federica Magli
coordinamento: Marco Cianciotta
Ciascuna attraverso l’uso di un linguaggio — che, di caso in caso, è loro proprio per formazione e per ragioni elettive oppure si è presentato loro come scelta espressiva pertinente proprio nell’ambito di questo percorso di gruppo — trasformano lo spazio dello Studioventicinque con un’installazione fotografica, lo agiscono con un intervento teatrale dal vivo e infine lo connotano esibendo, ancora in fotografia ed in video le tracce dell’azione compiuta in un continuo divenire della mostra.
Quella del titolo “CERCASI PERSONALE” vuol essere una richiesta quanto più possibile diretta e autentica, pur nella sua evidente molteplicità di sensi. Partendo avvantaggiate grazie alla consapevolezza dell’avvenuto superamento del culto della personalità propria ed altrui (molte delle protagoniste di questa mostra partecipano al Progetto Casina di Antonella Ortelli), Carlotta, Irene, Sonia e Federica cercano di capire e di far capire che ogni mostra, che ogni processo artistico, si attua e può esistere solo nell’atto di comunicazione e di scambio con uno spettatore partecipe e consenziente. In questo senso ogni produzione di senso ed ogni espressione di sé non sono null’altro che un esperimento e un progetto, un tentativo più o meno strutturato che può avverarsi soltanto nella relazione con gli altri.
Attraverso una soglia costituita dalle fotografie di scena di uno spettacolo teatrale (e circondate da una proiezione fotografica) Antigone ed Ismene dialogano con le parole scritte per loro da Anouilh: l’opposizione polare tra la vita e la morte, tra il nero ed il bianco, diventa progressivamente una conciliazione nelle scelte tragiche e complementari delle due sorelle figurate in archetipi. Lo stesso accade per l’indefinitezza della visione fotografica, spinta al mosso e quasi a un’astrazione emotiva, oppure per il video, tirato al limite delle sue possibilità, apparentemente separate, di mera documentazione e di immediato coinvolgimento nell’azione e nella relazione.
Cercando soprattutto un rapporto con chi guarda, ma al tempo stesso cercando manovalanza per dare realtà al proprio intento espressivo, le autrici di questo progetto rivendicano, per una volta, la libertà e la possibilità concreta (di idee, di mezzi e di spazi) del proprio lavoro: spesso quello che manca non è un contenuto plausibile, un luogo ed un tempo, ma la capacità e la volontà di spettatori ed autori di entrare in un lavoro più approfondito di relazione e di reciproca comprensione.
09
novembre 2004
Cercasi Personale
Dal 09 novembre al 03 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
STUDIO VENTICINQUE
Milano, Viale Col Di Lana, 14, (Milano)
Milano, Viale Col Di Lana, 14, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento da martedì a venerdì
Vernissage
9 Novembre 2004, ore 18.30. replica dell’azione: domenica 21 novembre ore 18.30
Curatore