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Cesare Berlingeri – La pittura piegata
L’enigma primordiale dei dipinti piegati e il carattere delle vaste superfici dipinte su piombo e tela, avvolti da un inquietante mistero e silenzio, continua di mostra in mostra
Comunicato stampa
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La Galleria De Nisi ospiterà le opere del Maestro Cesare Berlingeri presso la sede di Caserta in Via Botticelli 43.
La mostra dal titolo “La pittura piegata”, verrà inaugurata alla presenza del Maestro sabato 25 febbraio 2006 alle ore 18,00 e si concluderà il 25 marzo. Il catalogo edito dalla Galleria De Nisi sarà disponibile, per collezionisti e visitatori direttamente in galleria.
Cesare Berlingeri nasce a Cittanova (RC) nel 1948 e oggi vive e lavora a Taurianova.
Inizia a dipingere giovanissimo nello studio del Maestro Deleo, docente in pensione presso l’Accademia di Liegi, in Belgio.
Nel 1964 lascia la sua casa per andare in Piemonte e dedicarsi alla decorazione di alcune chiese. Comincia a viaggiare per l’Europa e quindi a confrontarsi con altri artisti.
Nel 1970 approda a Roma dove lavora come scenografo e costumista per il teatro e la televisione.
Nel frattempo sperimenta tecniche e maniere diverse di dipingere usando agenti atmosferici quali vento, pioggia, fuoco e materie come calce, cemento, carta, tela, utilizzando quest’ultima non più come supporto, ma ricavandone il valore sensuale intrinseco della materia, piegandola, portando alla luce il suo carattere intimo e la sua trasparenza.
Il percorso di Berlingeri, in sintonia con il clima concettuale ed astratto di quegli anni, verte inizialmente sulla luce e sulla sua impalpabilità, mediante una serie di opere realizzate con tele di lino leggero che, piegandole su se stesse, creano diversi piani di profondità e trasparenze, perché l’una non cancella l’altra, arrivando quindi alla forma pura.
Continuerà a sviluppare il tema delle piegazioni sino al 1980, anno in cui vive una fase di passaggio tra le istanze concettuali e l’emergere di una riscoperta della materia pittorica.
Le opere di questi anni sono per lo più grandi tele dipinte con grandi gesti utilizzando colori ad olio e smalti industriali. Dal 1989 al 1995 è docente presso l’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria - Palmi, con cui collabora in qualità di scenografo e costumista per una serie di messe in scena. Iniziano le esposizioni collettive e personali che lo portano a sviluppare sempre di più il tema dei dipinti piegati, già prodotti e poi sospesi.
L’enigma primordiale dei dipinti piegati e il carattere delle vaste superfici dipinte su piombo e tela, avvolti da un inquietante mistero e silenzio, continua di mostra in mostra, come nell’ultima presso la FONDAZIONE MUDIMA di Milano.
Come dice l’artista: ` Sono alla ricerca di un’arte capace di evocare segreti senza tuttavia svelarli completamente. Avevo capito lavorando che, talvolta, un dipinto, per un suo oscuro potere di evocazione, arriva ad occultare se stesso.
Sul finire del millennio i lavori di Berlingeri divengono ancora più rigorosi, basati su una composizione sempre più semplificata.
Il colore o la materia suggeriscono ora l’intero spazio dell’opera.
I primi mesi del nuovo millennio segnano l’incontro con il gallerista Vecchiato, che dopo aver visitato l’esposizione del Maestro alla Fondazione Mudima decide di conoscerlo personalmente, affascinato dallo sviluppo originalissimo della materia e del colore proposto dall’artista e di proporgli un contratto di esclusiva che tutt'ora esiste.
La mostra dal titolo “La pittura piegata”, verrà inaugurata alla presenza del Maestro sabato 25 febbraio 2006 alle ore 18,00 e si concluderà il 25 marzo. Il catalogo edito dalla Galleria De Nisi sarà disponibile, per collezionisti e visitatori direttamente in galleria.
Cesare Berlingeri nasce a Cittanova (RC) nel 1948 e oggi vive e lavora a Taurianova.
Inizia a dipingere giovanissimo nello studio del Maestro Deleo, docente in pensione presso l’Accademia di Liegi, in Belgio.
Nel 1964 lascia la sua casa per andare in Piemonte e dedicarsi alla decorazione di alcune chiese. Comincia a viaggiare per l’Europa e quindi a confrontarsi con altri artisti.
Nel 1970 approda a Roma dove lavora come scenografo e costumista per il teatro e la televisione.
Nel frattempo sperimenta tecniche e maniere diverse di dipingere usando agenti atmosferici quali vento, pioggia, fuoco e materie come calce, cemento, carta, tela, utilizzando quest’ultima non più come supporto, ma ricavandone il valore sensuale intrinseco della materia, piegandola, portando alla luce il suo carattere intimo e la sua trasparenza.
Il percorso di Berlingeri, in sintonia con il clima concettuale ed astratto di quegli anni, verte inizialmente sulla luce e sulla sua impalpabilità, mediante una serie di opere realizzate con tele di lino leggero che, piegandole su se stesse, creano diversi piani di profondità e trasparenze, perché l’una non cancella l’altra, arrivando quindi alla forma pura.
Continuerà a sviluppare il tema delle piegazioni sino al 1980, anno in cui vive una fase di passaggio tra le istanze concettuali e l’emergere di una riscoperta della materia pittorica.
Le opere di questi anni sono per lo più grandi tele dipinte con grandi gesti utilizzando colori ad olio e smalti industriali. Dal 1989 al 1995 è docente presso l’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria - Palmi, con cui collabora in qualità di scenografo e costumista per una serie di messe in scena. Iniziano le esposizioni collettive e personali che lo portano a sviluppare sempre di più il tema dei dipinti piegati, già prodotti e poi sospesi.
L’enigma primordiale dei dipinti piegati e il carattere delle vaste superfici dipinte su piombo e tela, avvolti da un inquietante mistero e silenzio, continua di mostra in mostra, come nell’ultima presso la FONDAZIONE MUDIMA di Milano.
Come dice l’artista: ` Sono alla ricerca di un’arte capace di evocare segreti senza tuttavia svelarli completamente. Avevo capito lavorando che, talvolta, un dipinto, per un suo oscuro potere di evocazione, arriva ad occultare se stesso.
Sul finire del millennio i lavori di Berlingeri divengono ancora più rigorosi, basati su una composizione sempre più semplificata.
Il colore o la materia suggeriscono ora l’intero spazio dell’opera.
I primi mesi del nuovo millennio segnano l’incontro con il gallerista Vecchiato, che dopo aver visitato l’esposizione del Maestro alla Fondazione Mudima decide di conoscerlo personalmente, affascinato dallo sviluppo originalissimo della materia e del colore proposto dall’artista e di proporgli un contratto di esclusiva che tutt'ora esiste.
25
febbraio 2006
Cesare Berlingeri – La pittura piegata
Dal 25 febbraio al 25 marzo 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA DE NISI
Caserta, Via Sandro Botticelli, 43, (Caserta)
Caserta, Via Sandro Botticelli, 43, (Caserta)
Orario di apertura
martedì, giovedì e sabato 16,30 – 20,00
Vernissage
25 Febbraio 2006, ore 18
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