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Cesare Mocchiutti 1916-2016
Un omaggio a uno fra i più grandi artisti del territorio, come è nella filosofia dell’ente, nell’anno che segna due ricorrenze importanti: il centenario della nascita 4 agosto 1916 a Villanova dello Judrio e il decennale della scomparsa avvenuta a Mossa il 2 giugno del 2006.
Comunicato stampa
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"Cesare Mocchiutti 1916-2016" è il titolo dell'esposizione che il Comune di Cormons - Assessorato alla cultura - organizza nelle sale del Museo Civico del Territorio di Palazzo Locatelli dal 2 settembre con inaugurazione alle 18, aperta fino al 16 ottobre 2016.
Un omaggio a uno fra i più grandi artisti del territorio, come è nella filosofia dell'ente, nell'anno che segna due ricorrenze importanti: il centenario della nascita 4 agosto 1916 a Villanova dello Judrio e il decennale della scomparsa avvenuta a Mossa il 2 giugno del 2006.
PROGETTO e OBIETTIVO
Il progetto è realizzato con il sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio e della Camera di Commercio di Gorizia e il patrocinio della Biblioteca statale isontina che collabora anche alla promozione e comunicazione della manifestazione.
L'obiettivo del progetto è presentare in un'ottica nuova l'artista attraverso un' antologica nella quale il percorso è sia tratteggiato seguendo i soggetti tematici a lui cari, fra questi i bracconieri, la caccia, i corvi, la campagna, sia analizzando gli strumenti espressivi e le tecniche di sperimentazione di volta in volta scelte per la realizzazione i lavori.
LA MOSTRA
Sono circa una settantina le opere presenti nell'allestimento che si snoda sui due piani del Museo. Molti gli inediti o le opere poco viste, in quanto di proprietà della famiglia e di collezionisti privati, nei quali ammirare e rintracciare il segno inconfondibile, coerente e forte degli olii e delle tecniche miste, accanto alla plasticità di volumi di alcune sculture in bronzo.
Lavori selezionati per evidenziare i tratti artistici più significativi della forza creativa di Cesare Mocchiutti: pittore di indiscusso talento, integerrimo e coerente, lontano da mode e facili classificazioni, maestro per diverse generazioni di artisti goriziani e non solo.
CATALOGO E PERCORSO MULTIMEDIALE
La mostra, il catalogo e l'allestimento sono a cura di Lorena Fain e Franca Marri, con la collaborazione di Enrica Mocchiutti, Sergio Altieri, Ignazio Doliach e Giancarlo Doliac.
Durante il periodo di apertura della mostra verrà inoltre riproposto il video di Giancarlo Doliac realizzato nel 2006 con protagonista lo stesso Cesare Mocchiutti
Gli orari di visita sono da giovedì a sabato dalle 16 alle 19, la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, con ingresso libero.
BIOGRAFIA
Cesare Mocchiutti (1916 - 2006) autodidatta, si accosta alla pittura nel dopoguerra e, nel '45, si trasferisce a Gorizia dove trova un ambiente artistico fervido di iniziative che ebbe come promotori infaticabili il pittore Tullio Crali e il critico Curzio Cossa. Concorre nel '46 al premio di pittura figurativa e di poesia "Dama Bianca" allestito a Borgo Castello. Negli anni seguenti partecipa a varie manifestazioni organizzate a Palazzo Attems ove, nel '47, gli viene dedicata una prima personale. Legato inizialmente a una tradizione prettamente figurativa, Cesare Mocchiutti denotò via via riferimenti culturali ben precisi: gli espressionisti e soprattutto Picasso dalla cui pittura rimase profondamente colpito. Dopo diverse presenze a livello regionale, Mocchiutti viene ammesso, nel '51, alla Quadriennale romana e, nel '53, partecipa alla Biennale Triveneta a Padova. Nel '55 è invitato ad allestire una parete alla Quadriennale di Roma ove vince il Premio Enaps. Gli anni Cinquanta proseguono con la personale del '55 alla galleria Odyssia di Roma, con la partecipazione alla ottava Quadriennale e con la personale del '58 alla galleria del Girasole a Udine. Nel '61 diventa insegnante presso l'istituto statale d'Arte di Gorizia, ove sarà responsabile della cattedra di decorazione pittorica per un ventennio. Gli anni Sessanta sono caratterizzati da un crescendo di mostre personali e collettive. Aderisce alle iniziative promosse dal gruppo 2xGo che accomuna Gorizia e Nova Gorica e dall'lntart che, organizzando mostre a Udine, Klagenfurt e Lubiana, allarga l'orizzonte culturale verso le regioni contermini di Slovenia e Carinzia. In questi anni Mocchiutti elabora e sintetizza diverse esperienze culturali fino a giungere alla grande mostra personale allestita nella sala civica di Gradisca d'lsonzo. Gli anni seguenti lo vedono meno partecipe alle esposizioni; egli si dedica a sperimentazioni di tecniche diverse, dalla scultura in bronzo, alla ceramica, alla grafica. Negli anni Ottanta Mocchiutti riprende l'attività espositiva che lo vede protagonista, tra le varie manifestazioni cui partecipa, della personale del 1986 a Fagagna, della grande antologica a Palazzo Torriani a Gradisca d'lsonzo nel 1987, della personale del 1989 nel Palazzo comunale di Venzone. Nel 1992 tiene una personale a Udine presso la Galleria Colussa. Nell'estate del 1999 espone 40 opere a Grado presso il salone del Centro Congressi. Nel 2005 la Galleria Regionale di Arte Contemporanea “Luigi Spazzapan” di Gradisca d’Isonzo gli dedica una personale.
Un omaggio a uno fra i più grandi artisti del territorio, come è nella filosofia dell'ente, nell'anno che segna due ricorrenze importanti: il centenario della nascita 4 agosto 1916 a Villanova dello Judrio e il decennale della scomparsa avvenuta a Mossa il 2 giugno del 2006.
PROGETTO e OBIETTIVO
Il progetto è realizzato con il sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio e della Camera di Commercio di Gorizia e il patrocinio della Biblioteca statale isontina che collabora anche alla promozione e comunicazione della manifestazione.
L'obiettivo del progetto è presentare in un'ottica nuova l'artista attraverso un' antologica nella quale il percorso è sia tratteggiato seguendo i soggetti tematici a lui cari, fra questi i bracconieri, la caccia, i corvi, la campagna, sia analizzando gli strumenti espressivi e le tecniche di sperimentazione di volta in volta scelte per la realizzazione i lavori.
LA MOSTRA
Sono circa una settantina le opere presenti nell'allestimento che si snoda sui due piani del Museo. Molti gli inediti o le opere poco viste, in quanto di proprietà della famiglia e di collezionisti privati, nei quali ammirare e rintracciare il segno inconfondibile, coerente e forte degli olii e delle tecniche miste, accanto alla plasticità di volumi di alcune sculture in bronzo.
Lavori selezionati per evidenziare i tratti artistici più significativi della forza creativa di Cesare Mocchiutti: pittore di indiscusso talento, integerrimo e coerente, lontano da mode e facili classificazioni, maestro per diverse generazioni di artisti goriziani e non solo.
CATALOGO E PERCORSO MULTIMEDIALE
La mostra, il catalogo e l'allestimento sono a cura di Lorena Fain e Franca Marri, con la collaborazione di Enrica Mocchiutti, Sergio Altieri, Ignazio Doliach e Giancarlo Doliac.
Durante il periodo di apertura della mostra verrà inoltre riproposto il video di Giancarlo Doliac realizzato nel 2006 con protagonista lo stesso Cesare Mocchiutti
Gli orari di visita sono da giovedì a sabato dalle 16 alle 19, la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, con ingresso libero.
BIOGRAFIA
Cesare Mocchiutti (1916 - 2006) autodidatta, si accosta alla pittura nel dopoguerra e, nel '45, si trasferisce a Gorizia dove trova un ambiente artistico fervido di iniziative che ebbe come promotori infaticabili il pittore Tullio Crali e il critico Curzio Cossa. Concorre nel '46 al premio di pittura figurativa e di poesia "Dama Bianca" allestito a Borgo Castello. Negli anni seguenti partecipa a varie manifestazioni organizzate a Palazzo Attems ove, nel '47, gli viene dedicata una prima personale. Legato inizialmente a una tradizione prettamente figurativa, Cesare Mocchiutti denotò via via riferimenti culturali ben precisi: gli espressionisti e soprattutto Picasso dalla cui pittura rimase profondamente colpito. Dopo diverse presenze a livello regionale, Mocchiutti viene ammesso, nel '51, alla Quadriennale romana e, nel '53, partecipa alla Biennale Triveneta a Padova. Nel '55 è invitato ad allestire una parete alla Quadriennale di Roma ove vince il Premio Enaps. Gli anni Cinquanta proseguono con la personale del '55 alla galleria Odyssia di Roma, con la partecipazione alla ottava Quadriennale e con la personale del '58 alla galleria del Girasole a Udine. Nel '61 diventa insegnante presso l'istituto statale d'Arte di Gorizia, ove sarà responsabile della cattedra di decorazione pittorica per un ventennio. Gli anni Sessanta sono caratterizzati da un crescendo di mostre personali e collettive. Aderisce alle iniziative promosse dal gruppo 2xGo che accomuna Gorizia e Nova Gorica e dall'lntart che, organizzando mostre a Udine, Klagenfurt e Lubiana, allarga l'orizzonte culturale verso le regioni contermini di Slovenia e Carinzia. In questi anni Mocchiutti elabora e sintetizza diverse esperienze culturali fino a giungere alla grande mostra personale allestita nella sala civica di Gradisca d'lsonzo. Gli anni seguenti lo vedono meno partecipe alle esposizioni; egli si dedica a sperimentazioni di tecniche diverse, dalla scultura in bronzo, alla ceramica, alla grafica. Negli anni Ottanta Mocchiutti riprende l'attività espositiva che lo vede protagonista, tra le varie manifestazioni cui partecipa, della personale del 1986 a Fagagna, della grande antologica a Palazzo Torriani a Gradisca d'lsonzo nel 1987, della personale del 1989 nel Palazzo comunale di Venzone. Nel 1992 tiene una personale a Udine presso la Galleria Colussa. Nell'estate del 1999 espone 40 opere a Grado presso il salone del Centro Congressi. Nel 2005 la Galleria Regionale di Arte Contemporanea “Luigi Spazzapan” di Gradisca d’Isonzo gli dedica una personale.
02
settembre 2016
Cesare Mocchiutti 1916-2016
Dal 02 settembre al 16 ottobre 2016
arte moderna e contemporanea
Location
MUSEO CIVICO DEL TERRITORIO – PALAZZO LOCATELLI
Cormons, Piazza XXIV Maggio, 22, (Gorizia)
Cormons, Piazza XXIV Maggio, 22, (Gorizia)
Orario di apertura
da giovedì a sabato dalle 16 alle 19, la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19
Autore