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Cesare Zavattini – Quadreria casalinga
Arriva a Cesenatico a Casa Moretti dal Magi ‘900 di Pieve di Cento (BO) una collezione straordinaria per unicità e fantasia: la raccolta delle “opere minime” messa insieme, nell’arco di una vita, da Cesare Zavattini che commissionava agli artisti amici tele di piccolissimo formato (misurano solo 8×10 cm), veri gioielli dell’arte del ‘900.
Comunicato stampa
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Arriva a Cesenatico a Casa Moretti dal Magi ‘900 di Pieve di Cento (BO) una collezione straordinaria per unicità e fantasia: la raccolta delle “opere minime” messa insieme, nell’arco di una vita, da Cesare Zavattini che commissionava agli artisti amici tele di piccolissimo formato (misurano solo 8x10 cm), veri gioielli dell’arte del ‘900.
La collezione, già esposta in permanente dallo scorso anno a Pieve di Cento in un allestimento curato da Vittoria Coen, deve la sua ricomposizione alla intuizione e intelligenza del fondatore del Magi, Giulio Bargellini, che da anni porta avanti un’attenta opera di valorizzazione del patrimonio artistico del XX secolo italiano.
Quasi 500 tele (a Cesenatico però ne è giunta una selezionata scelta) che rappresentano una innovativa rilettura della collezione e dell’opera di Zavattini identificandone nella progettualità un’ulteriore cifra caratteristica oltre a quella ben nota del formato. Il poliedrico Zavattini infatti, già assai noto come giornalista, scrittore, sceneggiatore cinematografico e fumettista, emerge qui quale innovatore del concetto stesso di collezionismo. Laddove normalmente una raccolta va formandosi attorno ad uno stile, ad un tema o in generale ad una specificità che afferisce solamente alla sensibilità dell’artista ecco che -Za- (come amavano chiamarlo gli amici) introduce un elemento di novità, di rottura, una geniale intuizione che pone il collezionista all’interno del processo creativo. Il collezionismo viene in questo modo a perdere la connotazione feticista della passione per la raccolta e diventa un fatto inedito; la stessa collezione non ha più nulla a che vedere con la somma delle opere di cui è composta e diventa essa stessa opera d’arte.
Nella raccolta delle -opere minime-, iniziata negli anni ‘40 quasi casualmente con il bozzetto di un dipinto di Massimo Campigli, si annoverano molti celebri esponenti del ‘900 italiano: da De Pisis a Marini, da Manzù a Fazzini, da Ligabue a Rosai e Melotti, fino ai più vicini Lombardo, Mambor e Fioroni per citarne solo alcuni. Ad integrazione del corpus principale di opere facenti parte della collezione permanente del MAGI ‘900 si sono poi aggiunti in questi anni altri importanti “8x10” provenienti da artisti contemporanei. Un lungo filo rosso che attraversa le differenti esperienze pittoriche del secolo breve italiano e allo stesso tempo uno specchio della straordinaria personalità di Cesare Zavattini. Lo sguardo limpido con cui si avvicinò alla pittura, l’assenza della malizia del consumato intellettuale, la profonda fiducia nell’arte quale fattore di rinnovamento civile della società furono tutte caratteristiche che diedero vita ad un unicum artistico senza precedenti.
La mostra, che rimarrà aperta per tutto il periodo natalizio sino al 10 gennaio, rappresenta per Cesenatico e Casa Moretti l’occasione per avviare la collaborazione con uno dei più prestigiosi musei d’arte contemporanea della Regione che da sempre usa il veicolo della creatività anche per essere d’aiuto alle popolazioni africane del Kenia.
La collezione, già esposta in permanente dallo scorso anno a Pieve di Cento in un allestimento curato da Vittoria Coen, deve la sua ricomposizione alla intuizione e intelligenza del fondatore del Magi, Giulio Bargellini, che da anni porta avanti un’attenta opera di valorizzazione del patrimonio artistico del XX secolo italiano.
Quasi 500 tele (a Cesenatico però ne è giunta una selezionata scelta) che rappresentano una innovativa rilettura della collezione e dell’opera di Zavattini identificandone nella progettualità un’ulteriore cifra caratteristica oltre a quella ben nota del formato. Il poliedrico Zavattini infatti, già assai noto come giornalista, scrittore, sceneggiatore cinematografico e fumettista, emerge qui quale innovatore del concetto stesso di collezionismo. Laddove normalmente una raccolta va formandosi attorno ad uno stile, ad un tema o in generale ad una specificità che afferisce solamente alla sensibilità dell’artista ecco che -Za- (come amavano chiamarlo gli amici) introduce un elemento di novità, di rottura, una geniale intuizione che pone il collezionista all’interno del processo creativo. Il collezionismo viene in questo modo a perdere la connotazione feticista della passione per la raccolta e diventa un fatto inedito; la stessa collezione non ha più nulla a che vedere con la somma delle opere di cui è composta e diventa essa stessa opera d’arte.
Nella raccolta delle -opere minime-, iniziata negli anni ‘40 quasi casualmente con il bozzetto di un dipinto di Massimo Campigli, si annoverano molti celebri esponenti del ‘900 italiano: da De Pisis a Marini, da Manzù a Fazzini, da Ligabue a Rosai e Melotti, fino ai più vicini Lombardo, Mambor e Fioroni per citarne solo alcuni. Ad integrazione del corpus principale di opere facenti parte della collezione permanente del MAGI ‘900 si sono poi aggiunti in questi anni altri importanti “8x10” provenienti da artisti contemporanei. Un lungo filo rosso che attraversa le differenti esperienze pittoriche del secolo breve italiano e allo stesso tempo uno specchio della straordinaria personalità di Cesare Zavattini. Lo sguardo limpido con cui si avvicinò alla pittura, l’assenza della malizia del consumato intellettuale, la profonda fiducia nell’arte quale fattore di rinnovamento civile della società furono tutte caratteristiche che diedero vita ad un unicum artistico senza precedenti.
La mostra, che rimarrà aperta per tutto il periodo natalizio sino al 10 gennaio, rappresenta per Cesenatico e Casa Moretti l’occasione per avviare la collaborazione con uno dei più prestigiosi musei d’arte contemporanea della Regione che da sempre usa il veicolo della creatività anche per essere d’aiuto alle popolazioni africane del Kenia.
06
dicembre 2009
Cesare Zavattini – Quadreria casalinga
Dal 06 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
CASA MUSEO MARINO MORETTI
Cesenatico, Via Marino Moretti, 1, (Forlì-cesena)
Cesenatico, Via Marino Moretti, 1, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
sabato, domenica e festivi dalle 15.30 alle 18.30
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