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Ceschin | Cicognani | Gavioli | Occari
“Natura e Silenzi” mostra di incisioni di Carolina Marisa Occari e Livio Ceschin. Mostra personale del Maestro mosaicista Sergio Cicognani a cura di Laura Gavioli.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
NATURA E SILENZI
INCISIONI DI CAROLINA MARISA OCCARI E LIVIO CESCHIN
ROCCA DI CENTO DAL 12 SETTEMBRE AL 10 OTTOBRE 2010
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Cento, col patrocinio della Provincia di Ferrara, della Regione Emilia Romagna, della Regione Veneto e della Provincia di Treviso, presenta “Natura e Silenzi” mostra di incisioni di Carolina Marisa Occari e Livio Ceschin.
La mostra si terrà presso la Rocca di Cento dal 12 Settembre al 10 Ottobre 2010, con inaugurazione Domenica 12 Settembre alle ore 18 presso la Rocca stessa. Presenterà gli artisti Marco Gobbato.
Carolina Marisa Occari è nata a Stienta (RO), nel Polesine il 12 Ottobre 1926; vive e lavora a Ferrara.
Ha studiato presso l’Istituto d’Arte di Ferrara e di Venezia, completando la propria preparazione artistica all’Accademia di Belle Arti di Bologna, allieva, tra gli altri, di Giorgio Morandi e Giovanni Romagnoli.
È in questo ambiente che, negli anni ’50, la sua grande passione per il disegno si avvia verso una maturità e una conoscenza molto profondi, con interessi particolari per la figura, il ritratto e il paesaggio.
Ai corsi di incisione di Giorgio Morandi trova la sua strada più autentica e personale nell’espressione pura e decisa dell’acquaforte e della puntasecca.
Sin dagli esordi si può dedurre quella che si rileverà la dominante dell’artista, ossia la passione per la sua terra, il Po, le golene, i campi sotto gli argini, nel tentativo continuo di trasmettere anche agli altri le emozioni di un luogo così affascinante e in perenne, precaria evoluzione.
Sue opere sono esposte presso il Museo Civico di Bassano, la Civica Raccolta Bertarelli di Milano, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi di Firenze, la Biblioteca Ariostea e Palazzo Bonaccossi di Ferrara.
È presente nel Catalogo degli incisori italiani, nel Repertorio degli incisori italiani e nel Catalogo Prandi.
Nel Dicembre 2004 è stato edito da Marsilio il Catalogo della sua opera incisoria dal 1951 al 2004, curato da Laura Gavioli e presentato dal prof. Paolo Bellini docente presso l’Università Cattolica di Milano.
Nel 2009, durante una personale, è stato presentato a Grizzana Morandi (Bo) il catalogo “In bianco, in nero e in grigio. Il mondo di Carolina Marisa Occari” curato dalla prof. Eleonora Frattarolo.
Livio Ceschin è nato a Pieve di Soligo il 28 Novembre 1962.
Diplomatosi nel 1982 all’Istituto Statale d’Arte di Venezia, ha cominciato a incidere nel 1991; gli esordi artistici sono legati allo studio dei maestri incisori del passato.
Nel 1992 si iscrive all’Accademia Raffaello di Urbino e frequenta il laboratorio di calcografia del Maestro Incisore Paolo Fraternali. Avverte la necessità sempre più urgente di affrontare il tema del paesaggio, indagato per mezzo delle tecniche dell’acquaforte e dell’uso della puntasecca.
Nel 1994 riceve il primo riconoscimento. Il primo Premio al concorso “Premio Arte – Giorgio Mondadori Editore con l’opera “Riflessi sull’acqua”.
Dal 1994 al 1998 gli sono state dedicate numerose Esposizioni in Italia e all’estero presso Gallerie e Istituti di Cultura italo-stranieri. Inoltre, risale al 1998 l’inizio dei primi rapporti di amicizia con poeti e scrittori, tra cui lo scrittore Mario Rigoni Stern, per i quali incide varie opere; da ricordare anche la lettera a lui indirizzata da Federico Zeri e lo scambio epistolare con lo Storico dell’Arte Ernst Gombrich.
Dal 2002 fa parte della Royal Society of Painter - Printmakers di Londra.
Le sue opere sono esposte e conservate presso numerose raccolte in Italia e in Europa.
Le condizioni da cui si originano le lastre di Ceschin, come descritto dall’artista stesso, sono il silenzio, in cui ama chiudersi per lavorare con periodi molto lunghi alle sue grandi opere; non c’è quindi da stupirsi se come simbolo abbia privilegiato la natura inviolata che emana un fascino in cui ogni elemento è sublimato dal segno.
Come sostenuto da Achim Gnann, curatore della sezione di Arte Italiana presso l’Albertina di Vienna, Ceschin ha accresciuto sempre più perfezionismo e abilità tecnica, prediligendo la riproduzione fotografica del paesaggio incontaminato tramite l’esattezza dei dettagli della rappresentazione, in un effetto complessivo di continuum omogeneo reso dai tratti della puntasecca sull’acquaforte, eredità del vedutismo veneziano di Canaletto.
Giorgia Ricagni di “Grafica d’Arte” ha invece sottolineato che:
Dal 1999 la comparsa di scritte calligrafiche in zone marginali delle stampe ha attribuito un effetto di quiete infinita e atemporalità. La natura in queste opere viene riportata lentamente e silenziosamente, e l’artista, quasi schiavo del suo perfezionismo tecnico, regala incisioni di pura luce dai dettagli minuziosi carichi di memorie del tempo.
IL MESTIERE DELL'ARTE
PERSONALE DEL MAESTRO MOSAICISTA SERGIO CICOGNANI
ROCCA DI CENTO DAL 12 SETTEMBRE AL 10 OTTOBRE 2010
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Cento col patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara presenta “Il mestiere dell’arte”, mostra personale del Maestro mosaicista Sergio Cicognani a cura di Laura Gavioli, dal 12 Settembre al 10 Ottobre presso la Rocca di Cento.
Inaugurazione Domenica 12 Settembre alle ore 18 in Rocca.
Sergio Cicognani è nato a Ravenna nel 1927.
Dalla fine degli anni ’40 fino al 1985 ha insegnato all'Istituto d'Arte di Ravenna, e, come artista, ha da sempre prediletto il mosaico e la pittura ad affresco, lavorando con maestri artigiani che gli hanno insegnato i segreti dell’ebanisteria e dell’uso della foglia d’oro per le cornici.
Nella mostra ospitata presso la Rocca di Cento sono esposte un ciclo di opere che spaziano dagli anni ’60 ad oggi, 25 lavori realizzati con tecniche diverse tra loro come il mosaico, la pittura ad affresco e l’acrilico su diversi supporti: tele di sacco con un imprimitura ad intonaco, carte di forte spessore preparate appositamente, tavole di legno. Grazie alla grande maestria di Cicognani, il supporto acquisisce una ricchezza pittorica di grande valenza poetica.
Riprendendo quanto affermato da Laura Gavioli, curatrice della mostra e del catalogo, a proposito dell’arte di Cicognani, si può affermare che la sua produzione artistica ha assunto la caratteristica di un’attività appartata, perfino di intima riflessione sull’andamento dell’arte, ma non solo, perchè essa non è mai stata disgiunta dallo sviluppo della cultura e della vita della nostra società nel secondo ‘900.
Le opere di Cicognani, inoltre, nascono come affermazione di un sentire personale, come intima ricerca, come appunti per ulteriori sperimentazioni che non come produzione artistica vera e propria. In questo modo egli può disporre dei propri lavori, riprenderli, cambiarli, aggiungere e togliere qualcosa; sono lavori “in progress”, e ciò si evince anche dalla sua passione per creare una cornice che pian piano si arricchisce per diventare adatta all’opera a cui è destinato.
Dal punto di vista creativo, il lavoro di Cicognani risulta originale e pregnante di suggestioni in parte derivanti anche dalla tecnica speciale messa in atto e che unisce affresco, mosaico, tempera grassa su tela di juta preparata con un grosso strato di supporto materico che si impone come ideale piano per la pittura a fresco, per passaggi leggeri di disegno o di acquarello, o per essere rilavato e conservare soltanto le tracce della pittura precedentemente eseguita.
Da non dimenticare le collaborazioni di grande valore artistico che Cicognani ha avuto con artisti come Nahum Gutman, Oskar Kokoschka (che nel 1974 ha deciso di lavorare con il Gruppo Mosaicisti di Ravenna diretto dallo stesso Cicognani per realizzare la decorazione della Chiesa di Sankt Nikolai di Amburgo), Gino Severini, Bruno Saetti, Tono Zancanaro, ed altri Maestri.
A proposito di queste collaborazioni, Cicognani ha di recente affermato:
Tutta la mia attività con altri artisti – vedi l'esperienza a Tel Aviv dei mosaici sui cartoni di Nahum Gutman e poi quella con Oskar Kokoschka per Amburgo – era concentrata ad apprendere dall'artista la sua profonda intenzione per poter interpretare i suoi cartoni e fare, a mosaico, un'opera d'arte. Dovevo farmi un concetto estetico che non si poteva misurare solo con Ravenna e la sua grande tradizione ma doveva necessariamente raggiungere altri valori, il sentire contemporaneo.
INCISIONI DI CAROLINA MARISA OCCARI E LIVIO CESCHIN
ROCCA DI CENTO DAL 12 SETTEMBRE AL 10 OTTOBRE 2010
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Cento, col patrocinio della Provincia di Ferrara, della Regione Emilia Romagna, della Regione Veneto e della Provincia di Treviso, presenta “Natura e Silenzi” mostra di incisioni di Carolina Marisa Occari e Livio Ceschin.
La mostra si terrà presso la Rocca di Cento dal 12 Settembre al 10 Ottobre 2010, con inaugurazione Domenica 12 Settembre alle ore 18 presso la Rocca stessa. Presenterà gli artisti Marco Gobbato.
Carolina Marisa Occari è nata a Stienta (RO), nel Polesine il 12 Ottobre 1926; vive e lavora a Ferrara.
Ha studiato presso l’Istituto d’Arte di Ferrara e di Venezia, completando la propria preparazione artistica all’Accademia di Belle Arti di Bologna, allieva, tra gli altri, di Giorgio Morandi e Giovanni Romagnoli.
È in questo ambiente che, negli anni ’50, la sua grande passione per il disegno si avvia verso una maturità e una conoscenza molto profondi, con interessi particolari per la figura, il ritratto e il paesaggio.
Ai corsi di incisione di Giorgio Morandi trova la sua strada più autentica e personale nell’espressione pura e decisa dell’acquaforte e della puntasecca.
Sin dagli esordi si può dedurre quella che si rileverà la dominante dell’artista, ossia la passione per la sua terra, il Po, le golene, i campi sotto gli argini, nel tentativo continuo di trasmettere anche agli altri le emozioni di un luogo così affascinante e in perenne, precaria evoluzione.
Sue opere sono esposte presso il Museo Civico di Bassano, la Civica Raccolta Bertarelli di Milano, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi di Firenze, la Biblioteca Ariostea e Palazzo Bonaccossi di Ferrara.
È presente nel Catalogo degli incisori italiani, nel Repertorio degli incisori italiani e nel Catalogo Prandi.
Nel Dicembre 2004 è stato edito da Marsilio il Catalogo della sua opera incisoria dal 1951 al 2004, curato da Laura Gavioli e presentato dal prof. Paolo Bellini docente presso l’Università Cattolica di Milano.
Nel 2009, durante una personale, è stato presentato a Grizzana Morandi (Bo) il catalogo “In bianco, in nero e in grigio. Il mondo di Carolina Marisa Occari” curato dalla prof. Eleonora Frattarolo.
Livio Ceschin è nato a Pieve di Soligo il 28 Novembre 1962.
Diplomatosi nel 1982 all’Istituto Statale d’Arte di Venezia, ha cominciato a incidere nel 1991; gli esordi artistici sono legati allo studio dei maestri incisori del passato.
Nel 1992 si iscrive all’Accademia Raffaello di Urbino e frequenta il laboratorio di calcografia del Maestro Incisore Paolo Fraternali. Avverte la necessità sempre più urgente di affrontare il tema del paesaggio, indagato per mezzo delle tecniche dell’acquaforte e dell’uso della puntasecca.
Nel 1994 riceve il primo riconoscimento. Il primo Premio al concorso “Premio Arte – Giorgio Mondadori Editore con l’opera “Riflessi sull’acqua”.
Dal 1994 al 1998 gli sono state dedicate numerose Esposizioni in Italia e all’estero presso Gallerie e Istituti di Cultura italo-stranieri. Inoltre, risale al 1998 l’inizio dei primi rapporti di amicizia con poeti e scrittori, tra cui lo scrittore Mario Rigoni Stern, per i quali incide varie opere; da ricordare anche la lettera a lui indirizzata da Federico Zeri e lo scambio epistolare con lo Storico dell’Arte Ernst Gombrich.
Dal 2002 fa parte della Royal Society of Painter - Printmakers di Londra.
Le sue opere sono esposte e conservate presso numerose raccolte in Italia e in Europa.
Le condizioni da cui si originano le lastre di Ceschin, come descritto dall’artista stesso, sono il silenzio, in cui ama chiudersi per lavorare con periodi molto lunghi alle sue grandi opere; non c’è quindi da stupirsi se come simbolo abbia privilegiato la natura inviolata che emana un fascino in cui ogni elemento è sublimato dal segno.
Come sostenuto da Achim Gnann, curatore della sezione di Arte Italiana presso l’Albertina di Vienna, Ceschin ha accresciuto sempre più perfezionismo e abilità tecnica, prediligendo la riproduzione fotografica del paesaggio incontaminato tramite l’esattezza dei dettagli della rappresentazione, in un effetto complessivo di continuum omogeneo reso dai tratti della puntasecca sull’acquaforte, eredità del vedutismo veneziano di Canaletto.
Giorgia Ricagni di “Grafica d’Arte” ha invece sottolineato che:
Dal 1999 la comparsa di scritte calligrafiche in zone marginali delle stampe ha attribuito un effetto di quiete infinita e atemporalità. La natura in queste opere viene riportata lentamente e silenziosamente, e l’artista, quasi schiavo del suo perfezionismo tecnico, regala incisioni di pura luce dai dettagli minuziosi carichi di memorie del tempo.
IL MESTIERE DELL'ARTE
PERSONALE DEL MAESTRO MOSAICISTA SERGIO CICOGNANI
ROCCA DI CENTO DAL 12 SETTEMBRE AL 10 OTTOBRE 2010
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Cento col patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara presenta “Il mestiere dell’arte”, mostra personale del Maestro mosaicista Sergio Cicognani a cura di Laura Gavioli, dal 12 Settembre al 10 Ottobre presso la Rocca di Cento.
Inaugurazione Domenica 12 Settembre alle ore 18 in Rocca.
Sergio Cicognani è nato a Ravenna nel 1927.
Dalla fine degli anni ’40 fino al 1985 ha insegnato all'Istituto d'Arte di Ravenna, e, come artista, ha da sempre prediletto il mosaico e la pittura ad affresco, lavorando con maestri artigiani che gli hanno insegnato i segreti dell’ebanisteria e dell’uso della foglia d’oro per le cornici.
Nella mostra ospitata presso la Rocca di Cento sono esposte un ciclo di opere che spaziano dagli anni ’60 ad oggi, 25 lavori realizzati con tecniche diverse tra loro come il mosaico, la pittura ad affresco e l’acrilico su diversi supporti: tele di sacco con un imprimitura ad intonaco, carte di forte spessore preparate appositamente, tavole di legno. Grazie alla grande maestria di Cicognani, il supporto acquisisce una ricchezza pittorica di grande valenza poetica.
Riprendendo quanto affermato da Laura Gavioli, curatrice della mostra e del catalogo, a proposito dell’arte di Cicognani, si può affermare che la sua produzione artistica ha assunto la caratteristica di un’attività appartata, perfino di intima riflessione sull’andamento dell’arte, ma non solo, perchè essa non è mai stata disgiunta dallo sviluppo della cultura e della vita della nostra società nel secondo ‘900.
Le opere di Cicognani, inoltre, nascono come affermazione di un sentire personale, come intima ricerca, come appunti per ulteriori sperimentazioni che non come produzione artistica vera e propria. In questo modo egli può disporre dei propri lavori, riprenderli, cambiarli, aggiungere e togliere qualcosa; sono lavori “in progress”, e ciò si evince anche dalla sua passione per creare una cornice che pian piano si arricchisce per diventare adatta all’opera a cui è destinato.
Dal punto di vista creativo, il lavoro di Cicognani risulta originale e pregnante di suggestioni in parte derivanti anche dalla tecnica speciale messa in atto e che unisce affresco, mosaico, tempera grassa su tela di juta preparata con un grosso strato di supporto materico che si impone come ideale piano per la pittura a fresco, per passaggi leggeri di disegno o di acquarello, o per essere rilavato e conservare soltanto le tracce della pittura precedentemente eseguita.
Da non dimenticare le collaborazioni di grande valore artistico che Cicognani ha avuto con artisti come Nahum Gutman, Oskar Kokoschka (che nel 1974 ha deciso di lavorare con il Gruppo Mosaicisti di Ravenna diretto dallo stesso Cicognani per realizzare la decorazione della Chiesa di Sankt Nikolai di Amburgo), Gino Severini, Bruno Saetti, Tono Zancanaro, ed altri Maestri.
A proposito di queste collaborazioni, Cicognani ha di recente affermato:
Tutta la mia attività con altri artisti – vedi l'esperienza a Tel Aviv dei mosaici sui cartoni di Nahum Gutman e poi quella con Oskar Kokoschka per Amburgo – era concentrata ad apprendere dall'artista la sua profonda intenzione per poter interpretare i suoi cartoni e fare, a mosaico, un'opera d'arte. Dovevo farmi un concetto estetico che non si poteva misurare solo con Ravenna e la sua grande tradizione ma doveva necessariamente raggiungere altri valori, il sentire contemporaneo.
12
settembre 2010
Ceschin | Cicognani | Gavioli | Occari
Dal 12 settembre al 10 ottobre 2010
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CASTELLO DELLA ROCCA
Cento, Piazzale Della Rocca, (Ferrara)
Cento, Piazzale Della Rocca, (Ferrara)
Orario di apertura
venerdì, sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16.30 alle 19.30 .
Vernissage
12 Settembre 2010, ore 18
Autore
Curatore