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Cézanne – Le Chant de la terre
Un centinaio le opere esposte – 80 dipinti e una ventina di lavori su carta (acquerelli e pastelli) – che documentano tutta la sua storia artistica dall’inizio degli anni Sessanta dell’Ottocento
fino alla sua morte nel 1906
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondation Pierre Gianadda dedica quest’anno la sua importante mostra estiva a Paul
Cézanne (1839-1906)
L'esposizione dal titolo poetico CÉZANNE - Le Chant de la terre riunisce, per la cura di Daniel
Marchesseau, conservateur général honoraire du Patrimoine di Francia, un centinaio di
opere: 80 dipinti e una ventina di lavori su carta (acquerelli e pastelli), che documentano
tutta la storia artistica del “maestro d’Aix" dall’inizio degli anni Sessanta fino alla sua morte
nel 1906. Opere selezionate tra i più prestigiosi musei e le collezioni sia pubbliche che
private del mondo intero; certe tele, debitamente repertoriate, non sono mai state viste in
pubblico e altre non lo sono più state dopo l’ìnizio del secolo scorso.
Paul Cézanne durante tutta la sua vita si è dedicato a una tematica volontariamente limitata
le cui variazioni trovano la loro origine nel suo vivere quotidiano. A fianco di quello dei suoi
contemporanei impressionisti, il suo approccio così personale ai temi affrontati risponde ad
una esigenza assoluta di rappresentazione all’aria aperta (en plein air). Essa si manifesta nei
campi del paesaggio e della natura morta. Dopo i suoi primi esperimenti al Jas de Bouffan (la
casa di campagna in Provenza di proprietà della famiglia) e la sua formazione regolare al
Louvre, Cézanne si impegna a rappresentare la luce del suo paese natale di Aix e l’armonia
fatta di luci e ombre dell’Ile-de- France, azione che precede il suo ritorno alle origini: i
dintorni di Marsiglia e la misteriosa Montagne Sainte-Victoire.
Negli anni Settanta, accanto a Pissarro, Cézanne dipinge numerosi paesaggi dell’Oise,
schiarisce la sua tavolozza, colora le ombre e fa vibrare la luce grazie al colore. Entra in
comunione con la natura di cui traspone nelle opere più la percezione che l’impressione.
Tra gli anni Ottanta e i Novanta, lascia il gruppo degli impressionisti e impone una luce più
forte che scolpisce la forma. Questi tocchi di pittura diventano dei tratteggi e attribuiscono
un ritmo frammentato ai suoi paesaggi e alle nature morte. Cèzanne sfida con audacia la
prospettiva classica, alza la linea dell’orizzonte e schematizza i suoi soggetti.
Nel novembre 1895, Ambroise Vollard organizza a Parigi la sua prima mostra monografica.
Nel 1904 il Salon d’Automne gli dedica una sala intera con trentatre dipinti. Una volta
riconosciuto, la sua opera ormai consacrata s’impone all’attenzione dei giovani artisti che gli
renderanno visita negli ultimi anni della sua vita.
“CÉZANNE - Le Chant de la terre” presenta una cinquantina di paesaggi, una decina di nature
morte, una quindicina tra ritratti e figure, senza dimenticare una serie di composizioni
emblematiche di bagnanti sia femminili che maschili.
La rassegna si propone come una ghiotta occasione per affrontare nel modo migliore il genio
senza tempo del padre incontestato della modernità.
Il catalogo
Raccoglie i contributi di eminenti conservatori e storici dell’arte francese, che rinnovano la
conoscenza del «maître d’Aix» con una documentazione e una iconografia nuova.
Prefazione di Léonard Gianadda,
Augustin de Butler, storico dell’arte: Renoir et Cézanne (1865-1881),
Stéphanie Chardeau-Botteri, storica dell’arte: Cézanne et Guillaumin, les années de jeunesse,
Denis Coutagne, conservateur honoraire du Patrimoine, presidente della Société Paul Cézanne: Chemin-
Cézanne
Claudine Grammont, storica dell’arte, direttrice del musée Matisse di Nizza: Les Cézanne de Matisse,
Stéphane Guégan, conservatore del Musée d'Orsay: Bienheureux Cézanne, retour sur les années 1860,
Geneviève Lacambre, conservatrice générale honoraire du Patrimoine: Cézanne et le Japon,
Dominique Lobstein, storico dell’arte: La portée d’une révélation, la réception critique de l’exposition Cézanne
au Salon d’automne de 1904,
Daniel Marchesseau, curatore della mostra : Collectionner Cézanne,
Sylvie Patin, conservatrice générale honoraire au Musée d’Orsay : Cézanne et Monet,
Alain Tapié, storico dell’arte : Cézanne, la pensée peinte.
I prestatori istituzionali
L’elenco dei prestatori dichiara l’importante lavoro di selezione delle opere in mostra compiuto dal
curatore Daniel Marchesseau e la volontà della Fondation Pierre Gianadda di realizzare una mostra
destinata a lasciare il segno nella riflessione sull’opera di una figura fondamentale della storia
dell’arte.
Fondation Bührle, Zurigo; Musée d'art et d'histoire, Ginevra; Fondation Beyeler, Basilea; Musée Granet, Aix en
Provence; Musée d'Orsay e Musée de l'Orangerie, Parigi; Musée Picasso, Parigi; Fondation Louis Vuitton, Parigi;
Palais Princier Monaco; National Gallery, Londra; Tate Gallery, Londra; National Museum Cardiff of Art; Museo
Thyssen-Bornemisza, Madrid; Kunstmuseum Berna; Wallraf-Richartz museum & Fondation Corboud, Colonia;
Galleria Nazionale di Arte, Roma; Tel Aviv Museum of Art; Musée Pouchkine, Mosca; Metropolitan Museum,
New York; National Gallery of Art, Washington; Philadelphia Museum of Art; Phillips Collection, Washington;
Fuji Art Museum, Tokyo; Hiroshima Museum of Art; Mitsubishi Ichigokan Museum, Tokyo; Nichido Museum of
Art, Kasama; Pola Museum of Art, Hakone.
La mostra CÉZANNE - Le Chant de la terre è organizzata con il sostegno del Crédit Suisse, partner
principale della Fondation Pierre Gianadda e resterà aperta fino 19 novembre, tutti i giorni con orario
continuato delle 9 alle 19.
Cézanne (1839-1906)
L'esposizione dal titolo poetico CÉZANNE - Le Chant de la terre riunisce, per la cura di Daniel
Marchesseau, conservateur général honoraire du Patrimoine di Francia, un centinaio di
opere: 80 dipinti e una ventina di lavori su carta (acquerelli e pastelli), che documentano
tutta la storia artistica del “maestro d’Aix" dall’inizio degli anni Sessanta fino alla sua morte
nel 1906. Opere selezionate tra i più prestigiosi musei e le collezioni sia pubbliche che
private del mondo intero; certe tele, debitamente repertoriate, non sono mai state viste in
pubblico e altre non lo sono più state dopo l’ìnizio del secolo scorso.
Paul Cézanne durante tutta la sua vita si è dedicato a una tematica volontariamente limitata
le cui variazioni trovano la loro origine nel suo vivere quotidiano. A fianco di quello dei suoi
contemporanei impressionisti, il suo approccio così personale ai temi affrontati risponde ad
una esigenza assoluta di rappresentazione all’aria aperta (en plein air). Essa si manifesta nei
campi del paesaggio e della natura morta. Dopo i suoi primi esperimenti al Jas de Bouffan (la
casa di campagna in Provenza di proprietà della famiglia) e la sua formazione regolare al
Louvre, Cézanne si impegna a rappresentare la luce del suo paese natale di Aix e l’armonia
fatta di luci e ombre dell’Ile-de- France, azione che precede il suo ritorno alle origini: i
dintorni di Marsiglia e la misteriosa Montagne Sainte-Victoire.
Negli anni Settanta, accanto a Pissarro, Cézanne dipinge numerosi paesaggi dell’Oise,
schiarisce la sua tavolozza, colora le ombre e fa vibrare la luce grazie al colore. Entra in
comunione con la natura di cui traspone nelle opere più la percezione che l’impressione.
Tra gli anni Ottanta e i Novanta, lascia il gruppo degli impressionisti e impone una luce più
forte che scolpisce la forma. Questi tocchi di pittura diventano dei tratteggi e attribuiscono
un ritmo frammentato ai suoi paesaggi e alle nature morte. Cèzanne sfida con audacia la
prospettiva classica, alza la linea dell’orizzonte e schematizza i suoi soggetti.
Nel novembre 1895, Ambroise Vollard organizza a Parigi la sua prima mostra monografica.
Nel 1904 il Salon d’Automne gli dedica una sala intera con trentatre dipinti. Una volta
riconosciuto, la sua opera ormai consacrata s’impone all’attenzione dei giovani artisti che gli
renderanno visita negli ultimi anni della sua vita.
“CÉZANNE - Le Chant de la terre” presenta una cinquantina di paesaggi, una decina di nature
morte, una quindicina tra ritratti e figure, senza dimenticare una serie di composizioni
emblematiche di bagnanti sia femminili che maschili.
La rassegna si propone come una ghiotta occasione per affrontare nel modo migliore il genio
senza tempo del padre incontestato della modernità.
Il catalogo
Raccoglie i contributi di eminenti conservatori e storici dell’arte francese, che rinnovano la
conoscenza del «maître d’Aix» con una documentazione e una iconografia nuova.
Prefazione di Léonard Gianadda,
Augustin de Butler, storico dell’arte: Renoir et Cézanne (1865-1881),
Stéphanie Chardeau-Botteri, storica dell’arte: Cézanne et Guillaumin, les années de jeunesse,
Denis Coutagne, conservateur honoraire du Patrimoine, presidente della Société Paul Cézanne: Chemin-
Cézanne
Claudine Grammont, storica dell’arte, direttrice del musée Matisse di Nizza: Les Cézanne de Matisse,
Stéphane Guégan, conservatore del Musée d'Orsay: Bienheureux Cézanne, retour sur les années 1860,
Geneviève Lacambre, conservatrice générale honoraire du Patrimoine: Cézanne et le Japon,
Dominique Lobstein, storico dell’arte: La portée d’une révélation, la réception critique de l’exposition Cézanne
au Salon d’automne de 1904,
Daniel Marchesseau, curatore della mostra : Collectionner Cézanne,
Sylvie Patin, conservatrice générale honoraire au Musée d’Orsay : Cézanne et Monet,
Alain Tapié, storico dell’arte : Cézanne, la pensée peinte.
I prestatori istituzionali
L’elenco dei prestatori dichiara l’importante lavoro di selezione delle opere in mostra compiuto dal
curatore Daniel Marchesseau e la volontà della Fondation Pierre Gianadda di realizzare una mostra
destinata a lasciare il segno nella riflessione sull’opera di una figura fondamentale della storia
dell’arte.
Fondation Bührle, Zurigo; Musée d'art et d'histoire, Ginevra; Fondation Beyeler, Basilea; Musée Granet, Aix en
Provence; Musée d'Orsay e Musée de l'Orangerie, Parigi; Musée Picasso, Parigi; Fondation Louis Vuitton, Parigi;
Palais Princier Monaco; National Gallery, Londra; Tate Gallery, Londra; National Museum Cardiff of Art; Museo
Thyssen-Bornemisza, Madrid; Kunstmuseum Berna; Wallraf-Richartz museum & Fondation Corboud, Colonia;
Galleria Nazionale di Arte, Roma; Tel Aviv Museum of Art; Musée Pouchkine, Mosca; Metropolitan Museum,
New York; National Gallery of Art, Washington; Philadelphia Museum of Art; Phillips Collection, Washington;
Fuji Art Museum, Tokyo; Hiroshima Museum of Art; Mitsubishi Ichigokan Museum, Tokyo; Nichido Museum of
Art, Kasama; Pola Museum of Art, Hakone.
La mostra CÉZANNE - Le Chant de la terre è organizzata con il sostegno del Crédit Suisse, partner
principale della Fondation Pierre Gianadda e resterà aperta fino 19 novembre, tutti i giorni con orario
continuato delle 9 alle 19.
16
giugno 2017
Cézanne – Le Chant de la terre
Dal 16 giugno al 19 novembre 2017
arte moderna
Location
FONDATION PIERRE GIANADDA
Martigny, Rue Du Forum, 59, (Martigny)
Martigny, Rue Du Forum, 59, (Martigny)
Biglietti
adulti CHF 20 € 18,50 senior: CHF 18 € 16,50 famiglie: CHF 42 € 38,00 studenti fino 25 anni: CHF 12 € 11,00 (gruppi: riduzione di 2 CHF / 2 € rispetto ai biglietti interi)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 9-19
Ufficio stampa
UESSEARTE
Autore