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Chance
collettiva dei tre giovani artisti: Sergio Breviario, Luca Trevisani, Diego Zuelli
Comunicato stampa
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Sergio Breviario medita attorno al principio cartesiano secondo il quale, in ogni circostanza e luogo, ci si può orientare per mezzo del buon senso che ognuno possiede. Su una grande stampa, che raffigura la pianta della sala in cui è esposta, l’artista traccia alcuni punti d’osservazione. Da qui il pubblico è chiamato in causa per emanciparsi da condizionamenti fisici o intellettivi ed entrare in dialogo con il secondo lavoro: un giovane, sospeso a mezz’aria e tratteggiato su tela in una posa stravagante, osserva ed è osservato tenendosi lontano dal senso comune, dalla misura e dalla distanza precisa dal suolo.
Luca Trevisani è un appassionato ideatore di prototipi. Al centro della sua ricerca ha posto il trattamento della materia e dei rapporti sociali. Le piccole sculture che costruisce sono notevolmente umanizzate e capaci di stabilire una singolare armonia con l’ambiente. La loro esistenza configura delle funzioni precise: si tratta di vie per lo scorrimento di flussi che rimandano a quelli biologici, ridotte al minimo e bloccate perché si possa percepire al meglio la loro fragile organizzazione. Le forme e le funzioni, insieme al bagaglio di rimandi e paragoni con il corpo umano, sono cristallizzate in una serie di esseri - oggetti.
Diego Zuelli , parte dall’osservazione di elementi plastici complessi come alberi, corpi umani e agglomerati di rocce che si sviluppano in verticale manifestando una notevole sinuosità nell’insieme. Nell’ambito di una visione ordinaria e quotidiana delle cose, la loro totalità non può essere osservata da un solo punto di vista, ma dalla sua moltiplicazione. Per mezzo dell’animazione digitale Zuelli rende in maniera esemplare la pratica dell’osservazione, attraverso una ricreazione della dimensione temporale e spaziale. La consumazione traslata dell’oggetto osservato avviene in maniera lenta e circolare, senza tralasciare alcun dettaglio.
Luca Trevisani è un appassionato ideatore di prototipi. Al centro della sua ricerca ha posto il trattamento della materia e dei rapporti sociali. Le piccole sculture che costruisce sono notevolmente umanizzate e capaci di stabilire una singolare armonia con l’ambiente. La loro esistenza configura delle funzioni precise: si tratta di vie per lo scorrimento di flussi che rimandano a quelli biologici, ridotte al minimo e bloccate perché si possa percepire al meglio la loro fragile organizzazione. Le forme e le funzioni, insieme al bagaglio di rimandi e paragoni con il corpo umano, sono cristallizzate in una serie di esseri - oggetti.
Diego Zuelli , parte dall’osservazione di elementi plastici complessi come alberi, corpi umani e agglomerati di rocce che si sviluppano in verticale manifestando una notevole sinuosità nell’insieme. Nell’ambito di una visione ordinaria e quotidiana delle cose, la loro totalità non può essere osservata da un solo punto di vista, ma dalla sua moltiplicazione. Per mezzo dell’animazione digitale Zuelli rende in maniera esemplare la pratica dell’osservazione, attraverso una ricreazione della dimensione temporale e spaziale. La consumazione traslata dell’oggetto osservato avviene in maniera lenta e circolare, senza tralasciare alcun dettaglio.
05
marzo 2004
Chance
Dal 05 marzo al 17 aprile 2004
giovane arte
Location
T293 [Sede definitivamente chiusa]
Napoli, Via Dei Tribunali, 293, (Napoli)
Napoli, Via Dei Tribunali, 293, (Napoli)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle 16 alle 20
Vernissage
6 Marzo 2004, ore 19