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Che cos’è la scultura moderna? (Reprint)
Dal classico marmo al più innovativo uso delle carte da gioco, otto artisti si confrontano sul tema della scultura figuratica contemporena.
Comunicato stampa
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La mostra, che riprende il titolo dalla storica rassegna “Qu’est-ce que la sculpture moderne?”(Centre Pompidou, Parigi 1986), presenta un’accurata selezione di opere rappresentative del percorso di otto artisti italiani che lavorano attorno al concetto di scultura figurativa contemporanea senza scivolare nel cliché o nel gusto retrò: Giuseppe Bergomi, Valerio Berruti, Nicola Bolla, Aron Demetz, Michelangelo Galliani, Nicola Samorì ,Willy Verginer e Fabio Viale.
Una ricognizione tutta italiana, attenta sì alle nuove tendenze, ma anche alle perizie manuali così intrinseche nella tradizione scultorea del nostro Paese. Una sfida per Marcorossi Spiralearte che per la prima volta si discosta dal campo della pittura per avvicinarsi al mondo della scultura.
Protagonisti delle opere in mostra sono i diversi materiali utilizzati dagli artisti.
Il marmo, declinato in modo classico ma affatto banale da Galliani nei suoi volti non finiti, mentre nelle opere di Viale da materiale antico assume sembianze nuove, diventando leggero come il polistirolo o la carta. Il legno, grezzo e profumato di resina delle figure e dei volti di Demetz, privati della loro virginale purezza, e quello virtuosamente trattato e concettualmente dipinto da Verginer.
Il cemento grezzo dei bambini e delle formelle di Berruti, la classica fusione in bronzo di Bergomi, fino alla scelta delle carte da gioco utilizzate da Nicola Bolla per realizzare le opere presenti in mostra, mai pubblicate in un catalogo prima d’ora, tra le quali una Vanitas e quattro teschi con i quattro semi delle carte esposte su un tavolo da gioco in un’ironica installazione. Infine Samorì che utilizza gesso e cera per declinare uno stesso modello ereditato dalla figurazione classica rianimandolo per quattro volte in modi e forme imprevedibili.
Giuseppe Bergomi (Brescia 1953), diplomato a Brera, ha rapporti con le più importanti gallerie italiane e straniere e il consenso della critica più prestigiosa. Nel 2005 ha esposto nel Chiostro del Bramante a Roma una grande personale con oltre 60 opere.
Valerio Berruti (Alba 1977), vive e lavora a Verduno. Il suo lavoro è conosciuto a livello nazionale ed internazionale, artista poliedrico, espone una video animazione al Padiglione Italia della Biennale di Venezia.
Nicola Bolla (Saluzzo 1963), da oltre 20 anni lavora in America e in Italia. Noto per le sue Vanitas in Swarowsky, è presente al Padiglione Italia alla Biennale di Venezia.
Aron Demetz (Vipiteno 1972), lavora e vive a Selva di Val Gardena. Ha esposto nel 2008 al Pac di Milano ed è presente al Padiglione Italia della Biennale di Venezia.
Nicola Samorì (Forlì 1977), vive e lavora a Bagnacavallo. Diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2000 studia scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Berlino e nel 2002 vince il Premio Giorgio Morandi per l'incisione.
Willy Verginer (Bressanone 1957), vive e lavora a Ortisei in Val Gardena. Hanno scritto testi per le sue mostre Danilo Eccher, Alberto Zanchetta, Vittoria Coen e Luca Beatrice.
Fabio Viale, (Cuneo 1975), vive e lavora a Torino. E’ presente in importanti collezioni in Italia e all’estero.
Michelangelo Galliani (Montecchio Emilia 1975), vive e lavora a Montecchio Emilia. Si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. E’ figlio d’arte.
Una ricognizione tutta italiana, attenta sì alle nuove tendenze, ma anche alle perizie manuali così intrinseche nella tradizione scultorea del nostro Paese. Una sfida per Marcorossi Spiralearte che per la prima volta si discosta dal campo della pittura per avvicinarsi al mondo della scultura.
Protagonisti delle opere in mostra sono i diversi materiali utilizzati dagli artisti.
Il marmo, declinato in modo classico ma affatto banale da Galliani nei suoi volti non finiti, mentre nelle opere di Viale da materiale antico assume sembianze nuove, diventando leggero come il polistirolo o la carta. Il legno, grezzo e profumato di resina delle figure e dei volti di Demetz, privati della loro virginale purezza, e quello virtuosamente trattato e concettualmente dipinto da Verginer.
Il cemento grezzo dei bambini e delle formelle di Berruti, la classica fusione in bronzo di Bergomi, fino alla scelta delle carte da gioco utilizzate da Nicola Bolla per realizzare le opere presenti in mostra, mai pubblicate in un catalogo prima d’ora, tra le quali una Vanitas e quattro teschi con i quattro semi delle carte esposte su un tavolo da gioco in un’ironica installazione. Infine Samorì che utilizza gesso e cera per declinare uno stesso modello ereditato dalla figurazione classica rianimandolo per quattro volte in modi e forme imprevedibili.
Giuseppe Bergomi (Brescia 1953), diplomato a Brera, ha rapporti con le più importanti gallerie italiane e straniere e il consenso della critica più prestigiosa. Nel 2005 ha esposto nel Chiostro del Bramante a Roma una grande personale con oltre 60 opere.
Valerio Berruti (Alba 1977), vive e lavora a Verduno. Il suo lavoro è conosciuto a livello nazionale ed internazionale, artista poliedrico, espone una video animazione al Padiglione Italia della Biennale di Venezia.
Nicola Bolla (Saluzzo 1963), da oltre 20 anni lavora in America e in Italia. Noto per le sue Vanitas in Swarowsky, è presente al Padiglione Italia alla Biennale di Venezia.
Aron Demetz (Vipiteno 1972), lavora e vive a Selva di Val Gardena. Ha esposto nel 2008 al Pac di Milano ed è presente al Padiglione Italia della Biennale di Venezia.
Nicola Samorì (Forlì 1977), vive e lavora a Bagnacavallo. Diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2000 studia scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Berlino e nel 2002 vince il Premio Giorgio Morandi per l'incisione.
Willy Verginer (Bressanone 1957), vive e lavora a Ortisei in Val Gardena. Hanno scritto testi per le sue mostre Danilo Eccher, Alberto Zanchetta, Vittoria Coen e Luca Beatrice.
Fabio Viale, (Cuneo 1975), vive e lavora a Torino. E’ presente in importanti collezioni in Italia e all’estero.
Michelangelo Galliani (Montecchio Emilia 1975), vive e lavora a Montecchio Emilia. Si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. E’ figlio d’arte.
03
ottobre 2009
Che cos’è la scultura moderna? (Reprint)
Dal 03 al 07 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
MARCOROSSI ARTECONTEMPORANEA
Verona, Via Giuseppe Garibaldi, 18a, (Verona)
Verona, Via Giuseppe Garibaldi, 18a, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10.00/12.30 - 15.00/19.00
lunedì e festivi su appuntamento
Vernissage
3 Ottobre 2009, ore 19.00/22.30
Autore
Curatore