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Chi ha paura dell’arte contemporanea?
L’indicatore del denaro, il più usato e abusato nel nostro tempo, sembrerebbe porre l’arte contemporanea in vetta ai valori della società di oggi. Ma la grande maggioranza del pubblico vorrebbe che l’arte fosse sempre la stessa. Chi ha paura dell’arte contemporanea?
Comunicato stampa
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L’indicatore del denaro, il più usato e abusato nel nostro tempo, sembrerebbe porre l’arte contemporanea in vetta ai valori della società di oggi. I risultati d’asta dei cosiddetti artistar mostrano come, se non altro a livello speculativo, l’arte odierna raggiunga quotazioni di vertice. Ma, escludendo le elites finanziarie, l’apprezzamento del pubblico risulta decisamente più sfuggente, tanto da far pensare che, in generale, la propensione all’innovazione, così diffusa al livello delle nuove apparecchiature tecnologiche (computer, smartphone e simili), non si estenda al settore artistico e che la grande maggioranza delle persone vorrebbe che l’arte fosse sempre la stessa. La contraddizione di un simile atteggiamento è palese: seguendo questo criterio non avremmo né Giotto né Leonardo, Umberto Boccioni o Lucio Fontana, ci arresteremmo alle pitture parietali del Neolitico. Gli artisti di ogni epoca hanno esplorato il mondo delle forme e delle idee in rispondenza alle peculiarità del loro ambiente e del periodo storico in cui hanno vissuto.
Al presente, mentre talune realtà integrano l’arte contemporanea in un processo dinamico di trasformazione culturale urbana, altre – come la nostra – hanno assunto, nel loro insieme, un atteggiamento di indifferenza, se non di rifiuto, verso la creazione artistica attuale.
“Who’s afraid of the big bad wolf?” recitava la canzone di Frank Churchill e Ann Ronell inserita in un celebre cortometraggio disneyano. Per i genovesi l’arte contemporanea è il lupo cattivo da cui ci si deve proteggere rinchiudendosi fra le pareti inalterabili della pittura del Seicento?
CHI HA PAURA DELL’ARTE CONTEMPORANEA?
Diciotto artisti hanno contribuito con le immagini di loro opere recenti alla realizzazione di altrettanti manifesti che saranno esposti nello spazio non profit di Entr’acte dal 18 luglio al 15 settembre.
ROBERTO AGUS – FRANCESCO ARENA – BEPPE DELLEPIANE – GIULIANO GALLETTA & THOMAS GORI – MAURO GHIGLIONE – VINCENZO LAGALLA – GIULIANO MENEGON – CARLO MERELLO – PIETRO MILLEFIORE – MAURO PANICHELLA - LORENZO PENCO – ANGELO PRETOLANI – NUVOLA RAVERA – ROBERTO ROSSINI – ANTONELLA SPALLUTO – CHRISTIAN TRIPODINA – GIULIA VASTA – LUCA VITONE.
Al presente, mentre talune realtà integrano l’arte contemporanea in un processo dinamico di trasformazione culturale urbana, altre – come la nostra – hanno assunto, nel loro insieme, un atteggiamento di indifferenza, se non di rifiuto, verso la creazione artistica attuale.
“Who’s afraid of the big bad wolf?” recitava la canzone di Frank Churchill e Ann Ronell inserita in un celebre cortometraggio disneyano. Per i genovesi l’arte contemporanea è il lupo cattivo da cui ci si deve proteggere rinchiudendosi fra le pareti inalterabili della pittura del Seicento?
CHI HA PAURA DELL’ARTE CONTEMPORANEA?
Diciotto artisti hanno contribuito con le immagini di loro opere recenti alla realizzazione di altrettanti manifesti che saranno esposti nello spazio non profit di Entr’acte dal 18 luglio al 15 settembre.
ROBERTO AGUS – FRANCESCO ARENA – BEPPE DELLEPIANE – GIULIANO GALLETTA & THOMAS GORI – MAURO GHIGLIONE – VINCENZO LAGALLA – GIULIANO MENEGON – CARLO MERELLO – PIETRO MILLEFIORE – MAURO PANICHELLA - LORENZO PENCO – ANGELO PRETOLANI – NUVOLA RAVERA – ROBERTO ROSSINI – ANTONELLA SPALLUTO – CHRISTIAN TRIPODINA – GIULIA VASTA – LUCA VITONE.
18
luglio 2018
Chi ha paura dell’arte contemporanea?
Dal 18 luglio al 15 settembre 2018
arte contemporanea
Location
ENTR’ACTE
Genova, Via Di Sant'agnese, 19r, (Genova)
Genova, Via Di Sant'agnese, 19r, (Genova)
Orario di apertura
da mercoledì a giovedì ore 16-19
agosto chiuso
Vernissage
18 Luglio 2018, ore 18
Autore
Curatore