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Chi ha paura di Rosso Giallo e Verde
Questa esposizione pittorica racchiude il percorso artistico di alcuni artisti albanesi che si stanno muovendo con successo sulle scene internazionali.
Comunicato stampa
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Questa esposizione pittorica racchiude il percorso artistico di alcuni artisti albanesi che si stanno muovendo con successo sulle scene internazionali.
Il titolo molto singolare di questa mostra è stato preso a prestito da un breve video di Anri Sala - la cui opera è parte integrante anche della precedente collettiva :”Chi ha paura di Rosso Giallo e Verde” risalente però al 2008 – video in cui l’Artista albanese presenta una situazione particolarmente insolita focalizzando la sua e al contempo anche la nostra attenzione, sull’immagine statica di un ragno che ha tessuto la propria tela esattamente sul piccolo spazio cavo posto davanti al vetro di un semaforo; il tutto con assoluta noncuranza e senza timore alcuno da parte del ragno verso quella luce verde intermittente.
Alban Muja un Artista che vive e lavora in Kosovo – presenta invece una fotografia intitolata: ‘Prendimi’ scattata durante il suo soggiorno presso l’accademia di Santa Fé nel 2008; questa foto lo ritrae mentre corre attraverso il deserto ed in modo particolare lo scatto lo vede immortalato proprio nel momento in cui Muja sta attraversando il confine fra Stati Uniti e Messico: dettaglio che sembrerebbe voler rappresentare un semplice stato di fatto, ma che nasconde invece tutta una serie di folli paradossi e problematiche prettamente culturali, quali per esempio l’ambiguo significato del termine ‘libertà’ in un contesto come quello messicano il cui regime impone un rigido controllo dell’immigrazione illegale clandestina mentre l’economia statunitense continua a beneficiare del flusso costante di forza lavoro a basso costo, situazione che per certi versi ricorda il vissuto dei compatrioti kosovari di Alban Muja sballottati fra promesse d’indipendenza approvate e poi misconosciute che han portato per assurdo ad ulteriori separazioni territoriali; ed è proprio nel tentativo di annientare il non-sense di questi paradossi che l’Artista cerca disperatamente sé stesso e la propria identità nel mondo.
Adrian Paci ci propone invece un video il cui titolo: “Più nessuno è romantico” è punto di partenza per un tortuoso percorso alla ricerca del vero significato insito nel rapporto ‘Arte–Artista’, viaggio al centro del quale Paci pone particolare rilievo al perdurare di un archetipo che vedeva in quella relazione artistica frequenti tratti di sdolcinato romanticismo, teoria coltivata con cura ossessiva da lir Zefi, pittore e amico di Paci; il tutto pur senza cadere in scorci di patetismo grazie al cospicuo uso dell’auto-ironia ben miscelata ad un calibrato senso critico.
Artan Shabani presenta invece due fotografie intitolate: “I leoni che cantano” il cui punto nodale è rappresentato dalla disquisizione sulla dialettica esistente fra ciò che l’umanità attinge dall’Arte e dall’Architettura e ciò che invece elargisce in una sorta di passaggio/scambio di testimone.
Driant Zeneli espone un video dal titolo:''The dream of icarus was to make a cloud'' - Facendosi trasportare da un atleta professionista l’artista infatti compie un volo con un parapendio, da cui diffonde della polvere bianca che nell’aria condensa in forma di nuvola. Un grande sforzo per produrre un’azione molto rapida e non appariscente. La nuvola infatti dura qualche secondo per poi svanire nel vento, tra le montagne.
Fani Zguro presenta la sua fotografia intitolata:” Per dividerlo” - il cui significato intrinseco ruota sui alcuni flash riguardanti il passato e i trascorsi adolescenziali di ragazzi squattrinati che si ingegnano ad utilizzare un righello per poter suddividere equamente fra loro l’unica sigaretta a disposizione per fumare.
La mostra “Chi ha paura di Rosso Giallo e Verde” sarà aperta al pubblico fino al 14 di settembre 2010 presso i locali della Promenade Gallery sita in Bulevardi Skele Uji I Ftohte, 9401, Vlora.
Il titolo molto singolare di questa mostra è stato preso a prestito da un breve video di Anri Sala - la cui opera è parte integrante anche della precedente collettiva :”Chi ha paura di Rosso Giallo e Verde” risalente però al 2008 – video in cui l’Artista albanese presenta una situazione particolarmente insolita focalizzando la sua e al contempo anche la nostra attenzione, sull’immagine statica di un ragno che ha tessuto la propria tela esattamente sul piccolo spazio cavo posto davanti al vetro di un semaforo; il tutto con assoluta noncuranza e senza timore alcuno da parte del ragno verso quella luce verde intermittente.
Alban Muja un Artista che vive e lavora in Kosovo – presenta invece una fotografia intitolata: ‘Prendimi’ scattata durante il suo soggiorno presso l’accademia di Santa Fé nel 2008; questa foto lo ritrae mentre corre attraverso il deserto ed in modo particolare lo scatto lo vede immortalato proprio nel momento in cui Muja sta attraversando il confine fra Stati Uniti e Messico: dettaglio che sembrerebbe voler rappresentare un semplice stato di fatto, ma che nasconde invece tutta una serie di folli paradossi e problematiche prettamente culturali, quali per esempio l’ambiguo significato del termine ‘libertà’ in un contesto come quello messicano il cui regime impone un rigido controllo dell’immigrazione illegale clandestina mentre l’economia statunitense continua a beneficiare del flusso costante di forza lavoro a basso costo, situazione che per certi versi ricorda il vissuto dei compatrioti kosovari di Alban Muja sballottati fra promesse d’indipendenza approvate e poi misconosciute che han portato per assurdo ad ulteriori separazioni territoriali; ed è proprio nel tentativo di annientare il non-sense di questi paradossi che l’Artista cerca disperatamente sé stesso e la propria identità nel mondo.
Adrian Paci ci propone invece un video il cui titolo: “Più nessuno è romantico” è punto di partenza per un tortuoso percorso alla ricerca del vero significato insito nel rapporto ‘Arte–Artista’, viaggio al centro del quale Paci pone particolare rilievo al perdurare di un archetipo che vedeva in quella relazione artistica frequenti tratti di sdolcinato romanticismo, teoria coltivata con cura ossessiva da lir Zefi, pittore e amico di Paci; il tutto pur senza cadere in scorci di patetismo grazie al cospicuo uso dell’auto-ironia ben miscelata ad un calibrato senso critico.
Artan Shabani presenta invece due fotografie intitolate: “I leoni che cantano” il cui punto nodale è rappresentato dalla disquisizione sulla dialettica esistente fra ciò che l’umanità attinge dall’Arte e dall’Architettura e ciò che invece elargisce in una sorta di passaggio/scambio di testimone.
Driant Zeneli espone un video dal titolo:''The dream of icarus was to make a cloud'' - Facendosi trasportare da un atleta professionista l’artista infatti compie un volo con un parapendio, da cui diffonde della polvere bianca che nell’aria condensa in forma di nuvola. Un grande sforzo per produrre un’azione molto rapida e non appariscente. La nuvola infatti dura qualche secondo per poi svanire nel vento, tra le montagne.
Fani Zguro presenta la sua fotografia intitolata:” Per dividerlo” - il cui significato intrinseco ruota sui alcuni flash riguardanti il passato e i trascorsi adolescenziali di ragazzi squattrinati che si ingegnano ad utilizzare un righello per poter suddividere equamente fra loro l’unica sigaretta a disposizione per fumare.
La mostra “Chi ha paura di Rosso Giallo e Verde” sarà aperta al pubblico fino al 14 di settembre 2010 presso i locali della Promenade Gallery sita in Bulevardi Skele Uji I Ftohte, 9401, Vlora.
11
luglio 2010
Chi ha paura di Rosso Giallo e Verde
Dall'undici luglio al 14 settembre 2010
arte contemporanea
Location
PROMENADE GALLERY CONTEMPORARY ART
Valona, Bulevardi Skele Uji Ftohte, AL_9401, (Valona)
Valona, Bulevardi Skele Uji Ftohte, AL_9401, (Valona)
Orario di apertura
dal martedi a domenica dalle 17:00 alle 22:00 gli altri giorni su appuntamento
Vernissage
11 Luglio 2010, dalle 20:00 alle 01:00
Autore