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Chiara Albertoni – They don’t need it…they have just paper flower
I dipinti, nella loro monocromaticità, sembrano appartenere ad una dimensione mitica, in ricordo di un tempo che fu e che non tornerà
Comunicato stampa
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“They don’t need it…they have just paper flower” è il titolo della personale di Chiara Albertoni che sarà inaugurata alle ore 19,00 alla galleria Vulcano Contemporary Art di Caivano. La giovane artista veneta ci presenta una mostra personale tutta volta a descrivere una natura lontana e sbiadita, quasi incolore, una natura che va scomparendo e che lentamente diviene solo un flebile ricordo, vago, sempre più sfocato e indefinito.
La natura della Albertoni non è per questo irreale, anzi al contrario è reale, o meglio lo è stata. Questa stessa natura che l’artista descrive così minuziosamente e così “da vicino” è presente e non lo è, perché fuggevole nella sua fragilità e nella sua incapacità di difendersi. Ogni opera appare come un’immagine proiettata, non impressa sulla tela, quasi a voler evidenziare la transitorietà e la brevità del tempo che resta al nostro mondo.
I dipinti, nella loro monocromaticità, sembrano appartenere ad una dimensione mitica, in ricordo di un tempo che fu e che non tornerà.
Le tele, quasi neanche sfiorate dal pennello o dalla matita dell’artista, sono intrise di poesia e di quiete, portano con loro quella pace e quella malinconia non più conoscibili in un mondo a cento all’ora che non si sofferma più né a pensare e né a contemplare. Ma è l’artista che contempla, che osserva, che assimila e che si fonde prima con il soggetto da dipingere e poi con la materia pittorica fino a dare vita nuova ad ogni fiore, ad ogni fiocco di neve, a tutto ciò che decide di ritrarre.
La natura assume così sembianze di sogno, quasi arcadiche, ma nasconde all’interno di ogni singolo petalo e di ogni piccola foglia la forza e la speranza dell’immortalità e la grandezza del divino che la caratterizza e che la pervade.
La natura della Albertoni non è per questo irreale, anzi al contrario è reale, o meglio lo è stata. Questa stessa natura che l’artista descrive così minuziosamente e così “da vicino” è presente e non lo è, perché fuggevole nella sua fragilità e nella sua incapacità di difendersi. Ogni opera appare come un’immagine proiettata, non impressa sulla tela, quasi a voler evidenziare la transitorietà e la brevità del tempo che resta al nostro mondo.
I dipinti, nella loro monocromaticità, sembrano appartenere ad una dimensione mitica, in ricordo di un tempo che fu e che non tornerà.
Le tele, quasi neanche sfiorate dal pennello o dalla matita dell’artista, sono intrise di poesia e di quiete, portano con loro quella pace e quella malinconia non più conoscibili in un mondo a cento all’ora che non si sofferma più né a pensare e né a contemplare. Ma è l’artista che contempla, che osserva, che assimila e che si fonde prima con il soggetto da dipingere e poi con la materia pittorica fino a dare vita nuova ad ogni fiore, ad ogni fiocco di neve, a tutto ciò che decide di ritrarre.
La natura assume così sembianze di sogno, quasi arcadiche, ma nasconde all’interno di ogni singolo petalo e di ogni piccola foglia la forza e la speranza dell’immortalità e la grandezza del divino che la caratterizza e che la pervade.
18
novembre 2005
Chiara Albertoni – They don’t need it…they have just paper flower
Dal 18 novembre 2005 al 21 gennaio 2006
giovane arte
Location
VULCANO ARTE
Caivano, Via Giacomo Matteotti, 37/a, (Napoli)
Caivano, Via Giacomo Matteotti, 37/a, (Napoli)
Orario di apertura
dal mercoledì al venerdì 17,30-20,30; sabato 10,30-13,30
Vernissage
18 Novembre 2005, ore 19
Autore
Curatore