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Chiara Arturo – Non riesco più a guardare il mare
In mostra una serie di lavori che riflettono sulla risignificazione del numero in relazione alle persone morte e disperse nel Mediterraneo negli ultimi dieci anni e sul profondo cambiamento di genius loci del Mare di mezzo in relazione al processo di migrazione che lo attraversa.
Comunicato stampa
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Moon Gallery presenta “NON RIESCO PIÙ A GUARDARE IL MARE”, mostra personale di Chiara Arturo a cura di Fiorenza Pinna.
Il lavoro nasce da un dato numerico: dal 2014 il progetto Missing Migrants ha registrato oltre 29.000 persone morte e disperse nel Mediterraneo.
“NON RIESCO PIÙ A GUARDARE IL MARE” è il risultato del tentativo di risignificare questo numero: 29.000 saranno le immagini di mare, generate dall’AI e stampate in piccolo formato, che attraverso azioni corali riemergeranno dal rimosso nel tentativo di andare a costruire un memoriale effimero e temporaneo nella sua fisicità. Ogni tessera sarà aggiunta alla parete in un’azione ripetitiva e meditativa che trasforma e rende visibile l'entità della tragedia.
Questo processo non solo rende il numero concreto, ma invita il pubblico a riflettere sulla portata della crisi umanitaria in corso e sul modo in cui assistiamo da decenni alla trasformazione del Mare di Mezzo in un cimitero abissale.
Il primo giorno saranno già applicate 3.129 tessere, corrispondenti al numero di persone morte e disperse registrate per il solo 2023. Da giugno a ottobre, attraverso delle azioni corali, si procederà alla costruzione dell’installazione.
A completare l’installazione la frase - scritta sulla parete opposta - “NON RIESCO PIÙ A GUARDARE IL MARE”: un sentimento personale che vuole diventare riflessione collettiva sul cambio di genius loci del Mar Mediterraneo.
Il lavoro si inserisce in una trilogia iniziata con "aritmia" (2021) e "367+1" (2022) che esplorano la risignificazione dei numeri e delle vite perdute. Con quest’ultima fase, l'artista chiude questo ciclo di riflessione, trasformando il dato statistico in una pratica rituale collettiva.
Nei mesi di mostra saranno organizzate azioni corali per la costruzione dell’opera relazionale, momenti di discussione collettiva e laboratori a cura dell’artista.
«Il progetto Missing Migrants dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) registra gli incidenti in cui le persone migranti, comprese lə rifugiatə e lə richiedenti asilo, sono mortə alle frontiere degli Stati o durante il processo di migrazione verso una destinazione internazionale. È stato sviluppato in risposta alle diverse segnalazioni di persone morte o scomparse lungo le rotte migratorie in tutto il mondo, e in particolare in seguito ai due naufragi dell'ottobre 2013, quando centinaia di persone sono morte a poche miglia dall'isola di Lampedusa. Il Progetto ospita l'unico database ad accesso aperto esistente a livello globale di registrazioni di decessi durante le migrazioni. Questi dati sono utilizzati per informare l'indicatore 10.7.3 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile sul "numero di persone morte o scomparse durante il processo di migrazione verso una destinazione internazionale". Il Progetto Missing Migrants è anche uno sforzo concertato per informare l'Obiettivo 8 del Patto globale sulle migrazioni, che impegna gli Stati firmatari a salvare vite umane e stabilire sforzi internazionali coordinati sulle persone migranti scomparse».
“NON RIESCO PIÙ A GUARDARE IL MARE” ha il sostegno di CGIL Toscana, FVL - Fondazione Valore Lavoro e MEDITERRANEA Saving Humans.
“Quante altre morti dobbiamo contare – dichiarano CGIL Toscana e Fondazione Valore Lavoro, che sostengono il progetto insieme a MEDITERRANEA Saving Humans
– per capire che è urgente una modifica radicale delle politiche sull’immigrazione basata sul rispetto e sul riconoscimento dei diritti delle persone, modifica che non può prescindere dalla necessità di un nuovo modello di sviluppo che metta al centro la legalità e la cura delle persone e dell’ambiente. Accendere i riflettori su questi temi, in un paese in cui ogni giorno assistiamo a episodi di grave sfruttamento lavorativo verso le persone migranti, diritti negati e illegalità diffusa, è fondamentale”.
BIO
Chiara Arturo (Ischia - NA, 1984) è un’artista visiva che lavora principalmente con la fotografia, ma spesso travalica i confini della disciplina per sperimentare attraverso il mezzo questioni concettuali o l'ibridazione con altri media. Di formazione architetto, incentra la sua ricerca personale su insularità, elemento acqua, confine, Mediterraneo, vulnerabilità, ricordo, materia e percezione spaziale in relazione alla costruzione dell’immaginario. Partendo da un’indagine introspettiva, con metodo cartografico, lavora per accumulo e per molti anni sugli stessi soggetti. Dal 2018 co-cura Progetto Vicinanze, sul Mediterraneo come luogo dell’attraversamento e la condivisione come pratica artistica. Vive e lavora tra l’isola d’Ischia e la Toscana.
Fiorenza Pinna è una curatrice indipendente e book designer, si occupa di fotografia contemporanea e fotolibri. Collabora con gallerie, istituzioni, case editrici, festival e accademie – sia italiane che internazionali – per consulenze, docenze, workshop, conferenze e letture portfolio. Fa parte di giurie per premi fotografici nazionali e internazionali. Insegna e tiene workshop in diverse realtà pubbliche e private. Cura e disegna libri fotografici e mostre.
INFO
Moon Gallery
Via Carducci, 31 - 51100 Pistoia
+39 347 8207321
info@moon-gallery.it
IG @moon_gallery
Il lavoro nasce da un dato numerico: dal 2014 il progetto Missing Migrants ha registrato oltre 29.000 persone morte e disperse nel Mediterraneo.
“NON RIESCO PIÙ A GUARDARE IL MARE” è il risultato del tentativo di risignificare questo numero: 29.000 saranno le immagini di mare, generate dall’AI e stampate in piccolo formato, che attraverso azioni corali riemergeranno dal rimosso nel tentativo di andare a costruire un memoriale effimero e temporaneo nella sua fisicità. Ogni tessera sarà aggiunta alla parete in un’azione ripetitiva e meditativa che trasforma e rende visibile l'entità della tragedia.
Questo processo non solo rende il numero concreto, ma invita il pubblico a riflettere sulla portata della crisi umanitaria in corso e sul modo in cui assistiamo da decenni alla trasformazione del Mare di Mezzo in un cimitero abissale.
Il primo giorno saranno già applicate 3.129 tessere, corrispondenti al numero di persone morte e disperse registrate per il solo 2023. Da giugno a ottobre, attraverso delle azioni corali, si procederà alla costruzione dell’installazione.
A completare l’installazione la frase - scritta sulla parete opposta - “NON RIESCO PIÙ A GUARDARE IL MARE”: un sentimento personale che vuole diventare riflessione collettiva sul cambio di genius loci del Mar Mediterraneo.
Il lavoro si inserisce in una trilogia iniziata con "aritmia" (2021) e "367+1" (2022) che esplorano la risignificazione dei numeri e delle vite perdute. Con quest’ultima fase, l'artista chiude questo ciclo di riflessione, trasformando il dato statistico in una pratica rituale collettiva.
Nei mesi di mostra saranno organizzate azioni corali per la costruzione dell’opera relazionale, momenti di discussione collettiva e laboratori a cura dell’artista.
«Il progetto Missing Migrants dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) registra gli incidenti in cui le persone migranti, comprese lə rifugiatə e lə richiedenti asilo, sono mortə alle frontiere degli Stati o durante il processo di migrazione verso una destinazione internazionale. È stato sviluppato in risposta alle diverse segnalazioni di persone morte o scomparse lungo le rotte migratorie in tutto il mondo, e in particolare in seguito ai due naufragi dell'ottobre 2013, quando centinaia di persone sono morte a poche miglia dall'isola di Lampedusa. Il Progetto ospita l'unico database ad accesso aperto esistente a livello globale di registrazioni di decessi durante le migrazioni. Questi dati sono utilizzati per informare l'indicatore 10.7.3 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile sul "numero di persone morte o scomparse durante il processo di migrazione verso una destinazione internazionale". Il Progetto Missing Migrants è anche uno sforzo concertato per informare l'Obiettivo 8 del Patto globale sulle migrazioni, che impegna gli Stati firmatari a salvare vite umane e stabilire sforzi internazionali coordinati sulle persone migranti scomparse».
“NON RIESCO PIÙ A GUARDARE IL MARE” ha il sostegno di CGIL Toscana, FVL - Fondazione Valore Lavoro e MEDITERRANEA Saving Humans.
“Quante altre morti dobbiamo contare – dichiarano CGIL Toscana e Fondazione Valore Lavoro, che sostengono il progetto insieme a MEDITERRANEA Saving Humans
– per capire che è urgente una modifica radicale delle politiche sull’immigrazione basata sul rispetto e sul riconoscimento dei diritti delle persone, modifica che non può prescindere dalla necessità di un nuovo modello di sviluppo che metta al centro la legalità e la cura delle persone e dell’ambiente. Accendere i riflettori su questi temi, in un paese in cui ogni giorno assistiamo a episodi di grave sfruttamento lavorativo verso le persone migranti, diritti negati e illegalità diffusa, è fondamentale”.
BIO
Chiara Arturo (Ischia - NA, 1984) è un’artista visiva che lavora principalmente con la fotografia, ma spesso travalica i confini della disciplina per sperimentare attraverso il mezzo questioni concettuali o l'ibridazione con altri media. Di formazione architetto, incentra la sua ricerca personale su insularità, elemento acqua, confine, Mediterraneo, vulnerabilità, ricordo, materia e percezione spaziale in relazione alla costruzione dell’immaginario. Partendo da un’indagine introspettiva, con metodo cartografico, lavora per accumulo e per molti anni sugli stessi soggetti. Dal 2018 co-cura Progetto Vicinanze, sul Mediterraneo come luogo dell’attraversamento e la condivisione come pratica artistica. Vive e lavora tra l’isola d’Ischia e la Toscana.
Fiorenza Pinna è una curatrice indipendente e book designer, si occupa di fotografia contemporanea e fotolibri. Collabora con gallerie, istituzioni, case editrici, festival e accademie – sia italiane che internazionali – per consulenze, docenze, workshop, conferenze e letture portfolio. Fa parte di giurie per premi fotografici nazionali e internazionali. Insegna e tiene workshop in diverse realtà pubbliche e private. Cura e disegna libri fotografici e mostre.
INFO
Moon Gallery
Via Carducci, 31 - 51100 Pistoia
+39 347 8207321
info@moon-gallery.it
IG @moon_gallery
06
giugno 2024
Chiara Arturo – Non riesco più a guardare il mare
Dal 06 giugno al 31 ottobre 2024
arte contemporanea
fotografia
fotografia
Location
Moon Gallery
Pistoia, Via Giosuè Carducci, 31, (PT)
Pistoia, Via Giosuè Carducci, 31, (PT)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì 15:30-18 e/o su appuntamento.
Vernissage
6 Giugno 2024, h. 18-21
Autore
Curatore