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Chiara Camoni – (Di)segnare il tempo
Le fotografie rappresentano situazioni architettoniche e paesaggi urbani dove il tempo e l’uomo hanno operato involontariamente interventi e modifiche: cogliere la selvaggia bellezza di queste sovrapposizioni è un paradosso reso possibile da uno sguardo indagatorio, ma anche tenero e pieno di compassione
Comunicato stampa
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“Ho un’assistente. È mia nonna e ha novantatre anni. Per mesi ha disegnato stelle. Di notte spesso sogna di mangiarsele.”
Chiara Camoni introduce così il libro che raccoglie la riproduzione dei cento disegni di stelle realizzati da sua nonna nel 2006 in mostra ad Assab One, testimoni di una relazione affettiva e di una cura reciproca non comuni che prendono forma nella condivisione di una ritualità poetica.
Accompagnano i disegni le nove foto della serie Organic, il video Mefite, realizzati a Napoli nel 2005 con Salvatore Esposito, e l’installazione Reliquiari, tre lavori che raccontano la riflessione sul tempo e sulla trasformazione che informa tutto il lavoro dell’artista.
Le fotografie rappresentano situazioni architettoniche e paesaggi urbani dove il tempo e l’uomo hanno operato involontariamente interventi e modifiche: cogliere la selvaggia bellezza di queste sovrapposizioni è un paradosso reso possibile da uno sguardo indagatorio, ma anche tenero e pieno di compassione.
Il video è girato in una valle (Mefite), luogo di culti sacri in epoca sannita prima e romana poi, ritenuto un accesso agli inferi, un diaframma tra due mondi in cui gas tossici che emanano dal sottosuolo provocano la morte rapida di qualunque essere vivente vi si avvicini.
I reliquiari sono piccole scatole, sculture in osso realizzate dall’artista, potenziali contenitori di cenere o altro, evidenza di come ogni cosa che finisce può accoglierne un’altra che ha inizio.
Le opere abitano uno spazio sproporzionato in cui le contaminazioni prodotte dal tempo e la stratificazione delle funzioni sono state mantenute volontariamente evidenti. Lo spettatore viene così indotto ad incontrarle lungo un percorso simbolico e attraverso un’esperienza sensoriale che le anticipano e le amplificano: sotto lo sguardo dell’artista ogni apparente degrado si trasforma in bellezza, in un processo che non ha mai fine.
La collaborazione con altre persone, l’appropriazione dichiarata di situazioni e materiali coerenti con l’oggetto principale delle sue riflessioni (il tempo) sono diventate per Chiara Camoni un modo di procedere rituale e sedimentato che le consente di sviluppare linguaggi diversi e di far crescere il proprio lavoro attraverso un continuo processo di offerta e restituzione, come accade ormai da anni con i disegni di sua nonna che danno il titolo alla mostra e al libro.
Chiara Camoni è nata a Piacenza nel 1974. Vive e lavora tra Milano, Napoli e Piacenza.
Diplomata in scultura all’Accademia di Brera, per tre anni ha tenuto cicli di conferenze presso il museo archeologico Nazionale di Napoli sul rapporto tra arte antica e magia. È direttore artistico presso l’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali di Napoli.
Mostre principali: 2006 Vanessa Chimera, Luca Bertolo, Chiara Camoni, Spazio A Contemporanearte, Pistoia. 2005 Camoni – Di Maggio, Galleria Duetart, Varese; Aperto per lavori in corso, a cura di Francesca Pasini, PAC, Milano; In corso d’opera, Fabbrica del Vapore, Milano; Padiglione Italia Out of Biennale, Trevi Flash Art Museum, Trevi (PG); Sofar, a cura di Raffaella Guidobono, Sevenseven Contemporary Art, Londra; Edizione Straordinaria/Le Case d’Arte 1985-2005, Assab One, Milano. 2004 Citazioni, Galleria Le Case d’Arte, Milano; Uscita Pistoia, a cura di Giuseppe Alleruzzo e Samuel Fuyumi Namioka, Spazio A Contemporanearte, Pistoia; Assab One 2004, a cura di Roberto Pinto, Assab One, Milano. 2003 Invito, Sette artisti in collezioni private, a cura di Gemma Testa, Acacia, Milano; Sopra Sotto Davanti Dietro, a cura di Claire Burrus, Centro Culturale Francese, Milano. 2002 La Grande Madre, Galleria Le Case d’Arte, Milano.
Claire Burrus ha iniziato la sua carriera nel 1973 aprendo a Parigi la galleria LE DESSIN, con artisti quali Marcel Jean e Bob Wilson, che verrà poi sostituita nel 1985 dalla galleria che porterà il suo nome. Alle giovani leve francesi apparse sulla scena all'inizio degli anni 80 (Marie Bourget, Felice Varini, Philippe Cazal, Philippe Thomas, Michel Verjux) si aggiungono progressivamente artisti che appartengono ad altre generazioni e alla scena internazionale: Arman Gette, Charles Ray, Hirsch Perlman, Marthe Wéry, Rachel Whiteread. Dopo aver chiuso la sua galleria nel 1998, Claire Burrus si è dedicata, tra altre attività, alla cura dell'archivio e della successione di Philippe Thomas (Les readymades appartiennent à tout le monde®) e al Magazin di Grenoble. Dal 2002 ha curato il programma d'arte contemporanea del Centre Culturel Français di Milano.
Marco Senaldi è critico e teorico di arte contemporanea; insegna Cinema e Arti Visive all’Università di Milano Bicocca. Ha curato mostre come Cover Theory - L’arte contemporanea come reinterpretazione, catalogo Scheiwiller, 2003; recentemente ha pubblicato Enjoy! Il godimento estetico, Meltemi, 2003, e Van Gogh a Hollywood. La leggenda cinematografica dell’artista, Meltemi, 2004. Collabora con Flash Art, il manifesto, Exibart Onpaper, Aroundphotography.
Chiara Camoni introduce così il libro che raccoglie la riproduzione dei cento disegni di stelle realizzati da sua nonna nel 2006 in mostra ad Assab One, testimoni di una relazione affettiva e di una cura reciproca non comuni che prendono forma nella condivisione di una ritualità poetica.
Accompagnano i disegni le nove foto della serie Organic, il video Mefite, realizzati a Napoli nel 2005 con Salvatore Esposito, e l’installazione Reliquiari, tre lavori che raccontano la riflessione sul tempo e sulla trasformazione che informa tutto il lavoro dell’artista.
Le fotografie rappresentano situazioni architettoniche e paesaggi urbani dove il tempo e l’uomo hanno operato involontariamente interventi e modifiche: cogliere la selvaggia bellezza di queste sovrapposizioni è un paradosso reso possibile da uno sguardo indagatorio, ma anche tenero e pieno di compassione.
Il video è girato in una valle (Mefite), luogo di culti sacri in epoca sannita prima e romana poi, ritenuto un accesso agli inferi, un diaframma tra due mondi in cui gas tossici che emanano dal sottosuolo provocano la morte rapida di qualunque essere vivente vi si avvicini.
I reliquiari sono piccole scatole, sculture in osso realizzate dall’artista, potenziali contenitori di cenere o altro, evidenza di come ogni cosa che finisce può accoglierne un’altra che ha inizio.
Le opere abitano uno spazio sproporzionato in cui le contaminazioni prodotte dal tempo e la stratificazione delle funzioni sono state mantenute volontariamente evidenti. Lo spettatore viene così indotto ad incontrarle lungo un percorso simbolico e attraverso un’esperienza sensoriale che le anticipano e le amplificano: sotto lo sguardo dell’artista ogni apparente degrado si trasforma in bellezza, in un processo che non ha mai fine.
La collaborazione con altre persone, l’appropriazione dichiarata di situazioni e materiali coerenti con l’oggetto principale delle sue riflessioni (il tempo) sono diventate per Chiara Camoni un modo di procedere rituale e sedimentato che le consente di sviluppare linguaggi diversi e di far crescere il proprio lavoro attraverso un continuo processo di offerta e restituzione, come accade ormai da anni con i disegni di sua nonna che danno il titolo alla mostra e al libro.
Chiara Camoni è nata a Piacenza nel 1974. Vive e lavora tra Milano, Napoli e Piacenza.
Diplomata in scultura all’Accademia di Brera, per tre anni ha tenuto cicli di conferenze presso il museo archeologico Nazionale di Napoli sul rapporto tra arte antica e magia. È direttore artistico presso l’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali di Napoli.
Mostre principali: 2006 Vanessa Chimera, Luca Bertolo, Chiara Camoni, Spazio A Contemporanearte, Pistoia. 2005 Camoni – Di Maggio, Galleria Duetart, Varese; Aperto per lavori in corso, a cura di Francesca Pasini, PAC, Milano; In corso d’opera, Fabbrica del Vapore, Milano; Padiglione Italia Out of Biennale, Trevi Flash Art Museum, Trevi (PG); Sofar, a cura di Raffaella Guidobono, Sevenseven Contemporary Art, Londra; Edizione Straordinaria/Le Case d’Arte 1985-2005, Assab One, Milano. 2004 Citazioni, Galleria Le Case d’Arte, Milano; Uscita Pistoia, a cura di Giuseppe Alleruzzo e Samuel Fuyumi Namioka, Spazio A Contemporanearte, Pistoia; Assab One 2004, a cura di Roberto Pinto, Assab One, Milano. 2003 Invito, Sette artisti in collezioni private, a cura di Gemma Testa, Acacia, Milano; Sopra Sotto Davanti Dietro, a cura di Claire Burrus, Centro Culturale Francese, Milano. 2002 La Grande Madre, Galleria Le Case d’Arte, Milano.
Claire Burrus ha iniziato la sua carriera nel 1973 aprendo a Parigi la galleria LE DESSIN, con artisti quali Marcel Jean e Bob Wilson, che verrà poi sostituita nel 1985 dalla galleria che porterà il suo nome. Alle giovani leve francesi apparse sulla scena all'inizio degli anni 80 (Marie Bourget, Felice Varini, Philippe Cazal, Philippe Thomas, Michel Verjux) si aggiungono progressivamente artisti che appartengono ad altre generazioni e alla scena internazionale: Arman Gette, Charles Ray, Hirsch Perlman, Marthe Wéry, Rachel Whiteread. Dopo aver chiuso la sua galleria nel 1998, Claire Burrus si è dedicata, tra altre attività, alla cura dell'archivio e della successione di Philippe Thomas (Les readymades appartiennent à tout le monde®) e al Magazin di Grenoble. Dal 2002 ha curato il programma d'arte contemporanea del Centre Culturel Français di Milano.
Marco Senaldi è critico e teorico di arte contemporanea; insegna Cinema e Arti Visive all’Università di Milano Bicocca. Ha curato mostre come Cover Theory - L’arte contemporanea come reinterpretazione, catalogo Scheiwiller, 2003; recentemente ha pubblicato Enjoy! Il godimento estetico, Meltemi, 2003, e Van Gogh a Hollywood. La leggenda cinematografica dell’artista, Meltemi, 2004. Collabora con Flash Art, il manifesto, Exibart Onpaper, Aroundphotography.
06
giugno 2006
Chiara Camoni – (Di)segnare il tempo
Dal 06 giugno al 14 luglio 2006
arte contemporanea
Location
ASSAB ONE – EX GEA
Milano, Via Assab, 1, (Milano)
Milano, Via Assab, 1, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00 e su appuntamento
Vernissage
6 Giugno 2006, ore 19
Autore
Curatore