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Chiara Del Vecchio – Ombre reali
In mostra un nutrito numero di opere della giovane artista italiana, dove la tecnica del disegno sostiene e innalza l’uso delle forme, e la stessa immagine dell’auto diviene citazione e cultura.
Comunicato stampa
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Con “Osservatorio delle Arti” si vuole proporre una palpabile analisi di gusti e segnali culturali che artisti italiani e stranieri articolano con linguaggi colti e attraverso preziose testimonianze. Lo scrigno esiodeo di opere e giorni si apre per svelare immagini che sembrano custodire come un segreto, come un oracolo, il centro del mondo. E’ così che questo progetto ideato e diretto dall’illustre Storico dell’arte contemporanea Prof. Carlo Franza, critico di piano internazionale, campiona una sorta di mappa del mondo dell’arte in cui sono presentati i nodi culturali più originali della Storia dell’Arte Contemporanea. I sogni collettivi suggeriscono immagini diverse e tutto è riposizionato in questo sentiero secondo una logica testuale e di orientamento geografico; perché l’arte è anche un’arma politica. La mostra mette in cornice con il titolo “Ombre reali” un nutrito numero di opere della giovane artista italiana, dove la tecnica del disegno sostiene e innalza l'uso delle forme, e la stessa immagine dell'auto diviene citazione e cultura.
All’inaugurazione ci sarà la presenza dell’Artista che firmerà i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di giornalisti e intellettuali.
Scrive Carlo Franza nel testo : “La celebrazione, il Life Style, un novello pastiche storico è ciò che fermenta nella produzione artistica della giovane artista italiana Chiara Del Vecchio, dove tutto oscilla tra l'inventiva formale e materiale e un classico immaginario neopop, spesso ricorre al collage scrittorio tra forme e immagine. Nel 1995 Koolhaas che insegnava alla Harvarsd Graduate School of Design aveva avviato un progetto dal titolo “The Project on the City” per documentare e capire le mutazioni della cultura urbana e dunque anche delle strutture-le automobili-di base spesso riadattate alle domande fluide del consumo. Quanto consumo si sia avvitato attorno all'auto nel XX secolo è facile capirlo, specie quando sotto i colpi del boom economico degli anni Sessanta del Novecento l'auto è divenuto bene di massa. Non è un caso che tra le invenzioni chiave del XX secolo, che hanno progressivamente trasformato gli spazi urbani e suburbani, ci siano l'ascensore e l'automobile. Quest'ultima fu già per i futuristi la chiave di volta del futuro, dove velocità era anche economia, o per dirla in chiave contemporanea “market realism” come una formula brillante per il desiderio postumo e allo stesso tempo consumato, basato sull'effettivo intervallo tra la promessa di mercato e la consegna. Oggi, l'automobile vive tra memoria e futuro, e su memoria e contemporaneità si innesta questo lavoro di “grande
narrazione” di Chiara del Vecchio, giocato fra il tutto e le parti, capace di recuperare quella totalità profetica del design nella cultura contemporanea. L'artista argomenta le immagini delle auto con l'antico codice del disegno, in cui appare artista regina, e ogni disegno/dipinto da proiezione, facciata, volto, marchio, ne rendono monumentale memoria storica, ma anche un corpo sociale carico di energie rivoluzionarie, un fuori moda che è vero e proprio status symbol. Sicchè da questo corpo di mostra si vedrà come queste opere portino in sé l'immensa forza dell'atmosfera nascosta in esse, perchè in questi calchi riprodotti e pronti ad esplodere c'è un passato di italianità e oltre europa, utopie fallite e tecnologie obsolete, accanto a fantasie private e speranze collettive, ma soprattutto la capacità documentaria dell' immagine-mito che diventa imitazione sovversiva del continuare a vivere il passaggio della forma narrativa dal film tecnologico al film estetico”.
Cenni biografici dell’artista
Chiara del Vecchio nasce a Milano nel 1985 e attualmente vive tra Londra e Milano. Dopo gli studi artistico-accademici sostenuti presso il liceo artistico Umberto Boccioni di Milano si iscrive e si laurea alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Statale di Milano. Nel frattempo prosegue la sua attività artistica frequentando corsi in prestigiose accademie ed università sia in Italia che all’estero, come il celebre Central Saint Martins di Londra. Muovendosi a tutto campo sviluppa interessanti collaborazioni con Mondadori, decide di intraprendere una partnership con Lancia all'interno del nuovo e interessante progetto Lancia TrendVisions. Socia fondatrice dell'Associazione CoNow-Contemporary Now e attiva all'interno dell'Associazione Arte e Cultura BAC, spinta dalla convinzione che sia necessario avvicinare il mondo dell'infanzia e quello dell'arte, si impegna ad affiancare laboratori didattici alle mostre organizzate. E ancora, i suoi lavori raggiungono anche un'importante azienda internazionale, il cui nome verrà reso noto nel momento del lancio, che decide di commissionarle una collezione di opere che verranno riproposte e lanciate a livello mondiale nei loro showroom a fine 2011. Nel 2010 è sbarcata nel mondo dell'arte presentata dall'illustre storico dell'arte Prof. Carlo Franza che ne ha individuato subito la genialità figurale, presentandola nella rassegna milanese “Malinconia degli universi” e programmandole ulteriori mostre personali nel 2011 sia a Firenze (Otel Ristotheatre) e Roma (Centrale Ristotheatre), e nel 2012 a Firenze (Palazzo Borghese), Milano e Berlino. E' candidata al Premio delle Arti Premio della Cultura edizione XXIII, Milano 2011.
Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco - Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 ( di cui è presidente di giuria dal 2001) e il premio Città di Tricase nel 2008.
All’inaugurazione ci sarà la presenza dell’Artista che firmerà i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di giornalisti e intellettuali.
Scrive Carlo Franza nel testo : “La celebrazione, il Life Style, un novello pastiche storico è ciò che fermenta nella produzione artistica della giovane artista italiana Chiara Del Vecchio, dove tutto oscilla tra l'inventiva formale e materiale e un classico immaginario neopop, spesso ricorre al collage scrittorio tra forme e immagine. Nel 1995 Koolhaas che insegnava alla Harvarsd Graduate School of Design aveva avviato un progetto dal titolo “The Project on the City” per documentare e capire le mutazioni della cultura urbana e dunque anche delle strutture-le automobili-di base spesso riadattate alle domande fluide del consumo. Quanto consumo si sia avvitato attorno all'auto nel XX secolo è facile capirlo, specie quando sotto i colpi del boom economico degli anni Sessanta del Novecento l'auto è divenuto bene di massa. Non è un caso che tra le invenzioni chiave del XX secolo, che hanno progressivamente trasformato gli spazi urbani e suburbani, ci siano l'ascensore e l'automobile. Quest'ultima fu già per i futuristi la chiave di volta del futuro, dove velocità era anche economia, o per dirla in chiave contemporanea “market realism” come una formula brillante per il desiderio postumo e allo stesso tempo consumato, basato sull'effettivo intervallo tra la promessa di mercato e la consegna. Oggi, l'automobile vive tra memoria e futuro, e su memoria e contemporaneità si innesta questo lavoro di “grande
narrazione” di Chiara del Vecchio, giocato fra il tutto e le parti, capace di recuperare quella totalità profetica del design nella cultura contemporanea. L'artista argomenta le immagini delle auto con l'antico codice del disegno, in cui appare artista regina, e ogni disegno/dipinto da proiezione, facciata, volto, marchio, ne rendono monumentale memoria storica, ma anche un corpo sociale carico di energie rivoluzionarie, un fuori moda che è vero e proprio status symbol. Sicchè da questo corpo di mostra si vedrà come queste opere portino in sé l'immensa forza dell'atmosfera nascosta in esse, perchè in questi calchi riprodotti e pronti ad esplodere c'è un passato di italianità e oltre europa, utopie fallite e tecnologie obsolete, accanto a fantasie private e speranze collettive, ma soprattutto la capacità documentaria dell' immagine-mito che diventa imitazione sovversiva del continuare a vivere il passaggio della forma narrativa dal film tecnologico al film estetico”.
Cenni biografici dell’artista
Chiara del Vecchio nasce a Milano nel 1985 e attualmente vive tra Londra e Milano. Dopo gli studi artistico-accademici sostenuti presso il liceo artistico Umberto Boccioni di Milano si iscrive e si laurea alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Statale di Milano. Nel frattempo prosegue la sua attività artistica frequentando corsi in prestigiose accademie ed università sia in Italia che all’estero, come il celebre Central Saint Martins di Londra. Muovendosi a tutto campo sviluppa interessanti collaborazioni con Mondadori, decide di intraprendere una partnership con Lancia all'interno del nuovo e interessante progetto Lancia TrendVisions. Socia fondatrice dell'Associazione CoNow-Contemporary Now e attiva all'interno dell'Associazione Arte e Cultura BAC, spinta dalla convinzione che sia necessario avvicinare il mondo dell'infanzia e quello dell'arte, si impegna ad affiancare laboratori didattici alle mostre organizzate. E ancora, i suoi lavori raggiungono anche un'importante azienda internazionale, il cui nome verrà reso noto nel momento del lancio, che decide di commissionarle una collezione di opere che verranno riproposte e lanciate a livello mondiale nei loro showroom a fine 2011. Nel 2010 è sbarcata nel mondo dell'arte presentata dall'illustre storico dell'arte Prof. Carlo Franza che ne ha individuato subito la genialità figurale, presentandola nella rassegna milanese “Malinconia degli universi” e programmandole ulteriori mostre personali nel 2011 sia a Firenze (Otel Ristotheatre) e Roma (Centrale Ristotheatre), e nel 2012 a Firenze (Palazzo Borghese), Milano e Berlino. E' candidata al Premio delle Arti Premio della Cultura edizione XXIII, Milano 2011.
Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco - Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 ( di cui è presidente di giuria dal 2001) e il premio Città di Tricase nel 2008.
19
marzo 2011
Chiara Del Vecchio – Ombre reali
Dal 19 marzo al 18 giugno 2011
arte contemporanea
Location
OTEL RISTOTHEATRE
Firenze, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 9, (Firenze)
Firenze, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 9, (Firenze)
Orario di apertura
Dal giovedì alla domenica, ad Eventi
Vernissage
19 Marzo 2011, ore 19.00
Autore
Curatore