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Chiara Mazzeri / Antonio Buonocore – Battiti
Il progetto Battiti deriva sia da una ricerca grafica che concettuale. Nasce dalla sovrapposizione di foto scattate da due artisti con sensibilità molto differenti. Io spettatore può entrare in modo onirico surreale. Nel contempo, un riscontro rispetto ai propri canoni estetici, è di immediato.
Comunicato stampa
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Il progetto “BATTITI”, deriva sia da una ricerca grafica che concettuale. Nasce dalla sovrapposizione di foto scattate da due artisti con sensibilità molto differenti: Chiara Mazzeri e Antonio Buonocore. Il risultato è una immagine di notevole impatto psichico in cui lo spettatore può entrare in modo onirico surreale. Nel contempo, un riscontro rispetto ai propri canoni estetici, è di immediata fruizione. Il colore o il bianco e nero si alternano senza che ci sia scelta alcuna sull'utilizzo eccetto che quella di significato insito nella singola foto. Una parte del lavoro è "Le donne di BATTITI": il vissuto si disegna sul corpo in modo simbolico e il manichino è, in questo caso, materia inerte che si anima, portando chi guarda a riconoscere istintivamente le proprie esperienze di vita reale. Dedicato alle donne, è parte fondamentale di questo lavoro. La selezione delle foto è stata prevalentemente fatta da Buonocore: su un totale di 250 immagini ne sono state selezionate 50 che corrispondono ad una uniformità estetica e a una lettura, la più immediata possibile, da parte dello spettatore.
La stampa è realizzata su tre tipi di carta differenti, a seconda del risultato che si è voluto ottenere: x-per extra white 320 Fedrigoni, Sirio Ice White Fedrigoni 230 gr; Rives Tradition extra blank arjo Wiggins 250 gr. Stampa laser Konica Minolta accurio print C3070 L.
In questo momento, considerati gli spazi espositivi, le dimensioni sono di cm. 22,5 x 30 e si prediligere inquadratura in passepartou cm 40 x40 per non enfatizzare troppo la dimensione verticale.
Una selezione di BATTITI è stata esposta a CampZero Resort, un Hotel cinque stelle sito a Champoluc, altre immagini del progetto sono state scelte per le pareti di Piadineria Brulé- Spazio Immagine a Torino.
Ora in mostra Milano presso la galleria OBYARTStudio Multifunzionale.
Nel maggio 2020 un numero considerevole di foto decoreranno le pareti della sede più prestigiosa di Banca Generali a Palazzo Doria di Genova.
Scrive di Chiara Mazzeri, Doretta Cecchi, critica ed esperta d'arte (luglio 2019): “Sarebbe troppo facile per commentare le opere di Chiara Mazzeri dire semplicemente che sa fare fotografie splendide e le accompagna con piccole splendide poesie. No, la ricerca artistica di Chiara non è questo. Chiara non è questo. Chiara sa ascoltare. Sa aspettare sa chiedere a quanto riproduce con la sua macchina fotografica: dimmi che cosa vuoi da me. E se per un caso quanto ha attirato la sua attenzione quasi caparbiamente si mostra cieco e sordo alla sua garbata richiesta, lei sa comprendere anche questa gelosia di sé e, con un atto di tenerissima maieutica, l’aiuta a lasciarsi andare e ad aprirsi con lei, a far nascere e rivelare il suo segreto perché lei è amica dei soggetti che ha scelto e mostrerà una cura estrema, quasi commovente, nel proteggerli, ma nello stesso tempo, con la sua arte li illuminerà e ce li mostrerà così come lei li ha visti, con tutte le loro potenzialità, parte imprescindibile del suo progetto artistico. Questa sua rara capacità di “far parlare” i suoi soggetti fa sì che Chiara riveli anche il suo essere autentica autrice teatrale: Chiara Mazzeri è regista e coreografa di se stessa e dello spazio che ha visto essere giusto per quello che vuole mostrare. I suoi lavori sono autentici spazi teatrali. Spazi pieni di tensione. Spazi scenici.
Chiara é anche un po’ maga, anzi, incantatrice, che attrae dentro lo spazio creato nelle sue opere, non importa se piccolissimo o infinito, chi guarda. E chi guarda rimpicciolisce o diventa gigante come Alice nel paese delle meraviglie ed entra.
Non può fare altrimenti per la forza dell’incantesimo.
Entra nell’opera e vi si aggira e potrebbe perdercisi se le parole che sempre accompagnano i lavori di Chiara non gli facessero da guida.
E sì, le parole, le parole sono importantissime per Chiara Mazzeri: lei è anche story teller! Una story teller di poche parole, perché per raccontare una storia di parole ne bastano poche. Pochissime. Anche solo tre o quattro.
E Chiara è maestra in questo.
Le poche parole che accompagnano le sue opere sono storia vissuta, desideri da realizzare, sogni da comprendere, commenti da approfondire e a volte anche domande che risuonano dentro chi guarda quasi come propri pensieri passati, magari dimenticati che, risvegliati, vogliono tornare alla luce.
Ecco perché i lavori di Chiara Mazzeri turbano, commuovono, disturbano a volte, sempre lasciano una traccia che chi é venuto alla mostra sempre, anche se non vuole, si porta a casa.
Semplicemente non può farne a meno perché Chiara Mazzeri, generosa, generosissima col suo pubblico, parlando di sé con le sue opere, offrendo i suoi segreti più intimi e i suoi desideri a chi guarda, costringendo quasi i suoi soggetti a rivelare i propri, ci regala anche lo spazio perfetto per la nostra action artistica, per il nostro personalissimo teatro interiore.”
CHIARA MAZZERI
nasce a Vercelli nel 1956, medico pediatra, ha un background scientifico e artistico in quanto assorbe già da subito l’atmosfera di casa: padre medico, madre architetto e antiquaria.
Segue per alcuni anni l’attività materna e allestisce mostre prestigiose tra le più importanti in Italia, trattando perlopiù la scultura medioevale e gotica. La professione di medico completa la sua espressività artistica, dandone un’impronta assolutamente personale. Utilizza la fotografia come mezzo e da qualche anno espone le sue opere in maniera continua.
Ha preso parte alle mostre LETTERATURE URBANE 2014 con la sua opera “PULSAZIONE
MECCANICA” e LETTERATURE URBANE 2015 con “FUORICAMPO”.
Quest’ultimo lavoro è stato presentato a “LA TERRAZZA SUL TETTO” di Superstudio nell’ambito degli eventi “EXPOINCITTÀ” di Milano, in occasione dell’EXPO 2015.
Nel settembre 2015 ha partecipato all’importante mostra LIBRI D’ARTISTA, curata da Roberto Gianinetti a STUDIO DIECI a Vercelli. L’opera in mostra è stata “MOBY DICK E IL SOGNO DI NORA”.
Nel febbraio del 2016 partecipa con la sorella artista Laura Mazzeri alla mostra “MAZZERI E MAZZERI.
IMPRONTE.” in cui dà vita, con le sue installazioni, all’opera KAIROS,in cui foto di impronte e ossa di animali selvatici acquistano una dimensione onirica e di sublimazione della materia.
Ha partecipato, con il gruppo che compie la sua ricerca nell’ambito del libro di artista, al progetto di Roberto Gianinetti “ACQUA E FANGO”, ospitato ad Acqui Terme. In quest’ambito espone il proprio lavoro ”AMNIOTICA” in cui acqua marina e liquido amniotico diventano similitudine. È stata presente con una propria opera a TEVERESTATE 2016 e a “Madre Mare” del Progetto di Archivio del Libro d’Artista Terramadre.
Ha esposto con la propria opera Archetipi Architettonici Imperfetti, a Letterature Urbane 3.0 e nell'anno successivo alla 4.0 con opere fotografiche concettuali nell’Arca di San Marco di Vercelli
Con il partner artistico, Antonio Buonocore, ha realizzato:
- “FUORICAMPO” per LETTERATURE URBANE,
- “I TEMPI DI BIG JIM” per “NON C’E’ PIU’ TEMPO DA PERDERE. LA NEVROSI DEL TEMPO”, al Teatro Alfieri di Asti.
- Con lo stesso ha realizzato “CONTROCANTO”, opere che sono state esposte presso la sede centrale di Banca Generali a Milano nell’autunno2016.
- Nel 2019 ha esposto con lui il progetto DESTAGED PHOTOGRAPHY presso una galleria d'arte a Vercelli.
Da tre anni cura l'allestimento delle sedi individuate per la mostra internazionale a favore di AIRC, LETTERATURE URBANE, dove usa materiali innovativi e di recupero per una presentazione fotografica inusuale.
Nell'anno corrente ha presentato per questa esposizione il progetto "Il musicista, il marinaio, la luna" in omaggio alle vittime del crollo di Ponte Morandi. Tale installazione, fotografica e poetica, si avvale dell'intervento sonoro del musicista elettronico Giuliano Palmieri.
Ha ideato il lavoro BATTITI. Le proprie fotografie dialogano strettamente con quelle di Antonio Buonocore a formare una immagine unica, elegante e psicologicamente coinvolgente. Nel 2019 in mostra a CampZero Resort a Champoluc; alla Piadineria Brulé- Spazio Immagine a Torino, a cura dell'amico fotografo Lino Intranò; alla galleria OBYARTStudio a Milano e nel prossimo 2020 a Palazzo Doria a Genova presso gli uffici di rappresentanza di Banca Generali.
Per il futuro sta costruendo il progetto ZAPPING fotografico e multimediale che coinvolge più media e ne rivela il significato più attuale e al contempo più insolito insieme al musicista Giuliano Palmieri, inoltre le è stata proposta una collaborazione con l'artista Roberto Gianinetti in cui la fotografia e grafica dell'artista si intersecheranno in un'opera totalmente nuova.
ANTONIO BUONOCORE
Nasce a Eboli, e vive a Vercelli. Laureato in Lettere ind. Storico artistico.
E’ stato Direttore del Settore Cultura e Coordinatore del Dipartimento Servizi alla persona del Comune di Vercelli.
E’ stato referente di Vercelli di A.I.R.C. (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.)
E’ stato Direttore artistico e organizzativo delle prime sette edizioni del Festival Internazionale di Poesia Civile “Città di Vercelli”.
E’ stato presidente dell’Associazione dei Centri di Servizi per il Volontariato delle province di Biella, Novara e Vercelli.
Ha realizzato le seguenti performance nell’ambito della rassegna artistica “Tutto è fittizio in noi e luce e ombra” presso STUDIO DIECI: RUE REALISTE, OH MON CHER MARCEL, ART IS BUSINESS, ASSIMILAZIONI, CIRCUMDUCTIO UMBRAE SUAE, TU SEI GODART, DON JUAN
Ha inoltre scritto: MORDIDAS (ed. Micron), I TITOLI NON ESISTONO (ed. Interlinea), LA MEDIA LUNA [pieni a perdere].
Suoi scritti sono presenti nei libri QUADERNO SPORTIVO (ed. S&A LIBRI), HELP! THE BEATLES (ed. Lampi di Stampa) e TAROCCHI. ARCANI DI COLORE, ARCANI DI PAROLE (ed. Interlinea), in
quest’ultimo con grandi nomi della letteratura contemporanea.
Il suo lavoro H- INDECENZE E VARIE MORALITA’ è stato messo in scena.
E’ ideatore e curatore di LETTERATURE URBANE; nell’ambito della prima edizione ha realizzato il video ALLEGORIE ARBITRARIE e nell’ambito della quinta edizione ha esposto FRANCESCA NON C’E’- SEI FOTOGRAMMI PER FRANCESCA WOODMAN.
Una sua opera è stata esposta e segnalata dalla giuria nella mostra I LUOGHI DEL SILENZIO in programma a Milano a Circuiti Dinamici.
Ha realizzato diversi progetti con Chiara Mazzeri, tra cui “CONTROCANTO”, opere esposte presso la sede centrale di BANCA GENERALI a Milano nell’autunno 2016, nella rassegna “Artisti sotto il Duomo” e “Destaged photography”, opere esposte a Studio Dieci di Vercelli nel 2018.
E’ coautore di BATTITI, progetto ideato da Chiara Mazzeri,
Sta concludendo i progetti VOYAGE AU BOUT DE L’HYPOCRISIE.e VIAGGI NELLE CITTA’ CHE MAI VIDI.
La stampa è realizzata su tre tipi di carta differenti, a seconda del risultato che si è voluto ottenere: x-per extra white 320 Fedrigoni, Sirio Ice White Fedrigoni 230 gr; Rives Tradition extra blank arjo Wiggins 250 gr. Stampa laser Konica Minolta accurio print C3070 L.
In questo momento, considerati gli spazi espositivi, le dimensioni sono di cm. 22,5 x 30 e si prediligere inquadratura in passepartou cm 40 x40 per non enfatizzare troppo la dimensione verticale.
Una selezione di BATTITI è stata esposta a CampZero Resort, un Hotel cinque stelle sito a Champoluc, altre immagini del progetto sono state scelte per le pareti di Piadineria Brulé- Spazio Immagine a Torino.
Ora in mostra Milano presso la galleria OBYARTStudio Multifunzionale.
Nel maggio 2020 un numero considerevole di foto decoreranno le pareti della sede più prestigiosa di Banca Generali a Palazzo Doria di Genova.
Scrive di Chiara Mazzeri, Doretta Cecchi, critica ed esperta d'arte (luglio 2019): “Sarebbe troppo facile per commentare le opere di Chiara Mazzeri dire semplicemente che sa fare fotografie splendide e le accompagna con piccole splendide poesie. No, la ricerca artistica di Chiara non è questo. Chiara non è questo. Chiara sa ascoltare. Sa aspettare sa chiedere a quanto riproduce con la sua macchina fotografica: dimmi che cosa vuoi da me. E se per un caso quanto ha attirato la sua attenzione quasi caparbiamente si mostra cieco e sordo alla sua garbata richiesta, lei sa comprendere anche questa gelosia di sé e, con un atto di tenerissima maieutica, l’aiuta a lasciarsi andare e ad aprirsi con lei, a far nascere e rivelare il suo segreto perché lei è amica dei soggetti che ha scelto e mostrerà una cura estrema, quasi commovente, nel proteggerli, ma nello stesso tempo, con la sua arte li illuminerà e ce li mostrerà così come lei li ha visti, con tutte le loro potenzialità, parte imprescindibile del suo progetto artistico. Questa sua rara capacità di “far parlare” i suoi soggetti fa sì che Chiara riveli anche il suo essere autentica autrice teatrale: Chiara Mazzeri è regista e coreografa di se stessa e dello spazio che ha visto essere giusto per quello che vuole mostrare. I suoi lavori sono autentici spazi teatrali. Spazi pieni di tensione. Spazi scenici.
Chiara é anche un po’ maga, anzi, incantatrice, che attrae dentro lo spazio creato nelle sue opere, non importa se piccolissimo o infinito, chi guarda. E chi guarda rimpicciolisce o diventa gigante come Alice nel paese delle meraviglie ed entra.
Non può fare altrimenti per la forza dell’incantesimo.
Entra nell’opera e vi si aggira e potrebbe perdercisi se le parole che sempre accompagnano i lavori di Chiara non gli facessero da guida.
E sì, le parole, le parole sono importantissime per Chiara Mazzeri: lei è anche story teller! Una story teller di poche parole, perché per raccontare una storia di parole ne bastano poche. Pochissime. Anche solo tre o quattro.
E Chiara è maestra in questo.
Le poche parole che accompagnano le sue opere sono storia vissuta, desideri da realizzare, sogni da comprendere, commenti da approfondire e a volte anche domande che risuonano dentro chi guarda quasi come propri pensieri passati, magari dimenticati che, risvegliati, vogliono tornare alla luce.
Ecco perché i lavori di Chiara Mazzeri turbano, commuovono, disturbano a volte, sempre lasciano una traccia che chi é venuto alla mostra sempre, anche se non vuole, si porta a casa.
Semplicemente non può farne a meno perché Chiara Mazzeri, generosa, generosissima col suo pubblico, parlando di sé con le sue opere, offrendo i suoi segreti più intimi e i suoi desideri a chi guarda, costringendo quasi i suoi soggetti a rivelare i propri, ci regala anche lo spazio perfetto per la nostra action artistica, per il nostro personalissimo teatro interiore.”
CHIARA MAZZERI
nasce a Vercelli nel 1956, medico pediatra, ha un background scientifico e artistico in quanto assorbe già da subito l’atmosfera di casa: padre medico, madre architetto e antiquaria.
Segue per alcuni anni l’attività materna e allestisce mostre prestigiose tra le più importanti in Italia, trattando perlopiù la scultura medioevale e gotica. La professione di medico completa la sua espressività artistica, dandone un’impronta assolutamente personale. Utilizza la fotografia come mezzo e da qualche anno espone le sue opere in maniera continua.
Ha preso parte alle mostre LETTERATURE URBANE 2014 con la sua opera “PULSAZIONE
MECCANICA” e LETTERATURE URBANE 2015 con “FUORICAMPO”.
Quest’ultimo lavoro è stato presentato a “LA TERRAZZA SUL TETTO” di Superstudio nell’ambito degli eventi “EXPOINCITTÀ” di Milano, in occasione dell’EXPO 2015.
Nel settembre 2015 ha partecipato all’importante mostra LIBRI D’ARTISTA, curata da Roberto Gianinetti a STUDIO DIECI a Vercelli. L’opera in mostra è stata “MOBY DICK E IL SOGNO DI NORA”.
Nel febbraio del 2016 partecipa con la sorella artista Laura Mazzeri alla mostra “MAZZERI E MAZZERI.
IMPRONTE.” in cui dà vita, con le sue installazioni, all’opera KAIROS,in cui foto di impronte e ossa di animali selvatici acquistano una dimensione onirica e di sublimazione della materia.
Ha partecipato, con il gruppo che compie la sua ricerca nell’ambito del libro di artista, al progetto di Roberto Gianinetti “ACQUA E FANGO”, ospitato ad Acqui Terme. In quest’ambito espone il proprio lavoro ”AMNIOTICA” in cui acqua marina e liquido amniotico diventano similitudine. È stata presente con una propria opera a TEVERESTATE 2016 e a “Madre Mare” del Progetto di Archivio del Libro d’Artista Terramadre.
Ha esposto con la propria opera Archetipi Architettonici Imperfetti, a Letterature Urbane 3.0 e nell'anno successivo alla 4.0 con opere fotografiche concettuali nell’Arca di San Marco di Vercelli
Con il partner artistico, Antonio Buonocore, ha realizzato:
- “FUORICAMPO” per LETTERATURE URBANE,
- “I TEMPI DI BIG JIM” per “NON C’E’ PIU’ TEMPO DA PERDERE. LA NEVROSI DEL TEMPO”, al Teatro Alfieri di Asti.
- Con lo stesso ha realizzato “CONTROCANTO”, opere che sono state esposte presso la sede centrale di Banca Generali a Milano nell’autunno2016.
- Nel 2019 ha esposto con lui il progetto DESTAGED PHOTOGRAPHY presso una galleria d'arte a Vercelli.
Da tre anni cura l'allestimento delle sedi individuate per la mostra internazionale a favore di AIRC, LETTERATURE URBANE, dove usa materiali innovativi e di recupero per una presentazione fotografica inusuale.
Nell'anno corrente ha presentato per questa esposizione il progetto "Il musicista, il marinaio, la luna" in omaggio alle vittime del crollo di Ponte Morandi. Tale installazione, fotografica e poetica, si avvale dell'intervento sonoro del musicista elettronico Giuliano Palmieri.
Ha ideato il lavoro BATTITI. Le proprie fotografie dialogano strettamente con quelle di Antonio Buonocore a formare una immagine unica, elegante e psicologicamente coinvolgente. Nel 2019 in mostra a CampZero Resort a Champoluc; alla Piadineria Brulé- Spazio Immagine a Torino, a cura dell'amico fotografo Lino Intranò; alla galleria OBYARTStudio a Milano e nel prossimo 2020 a Palazzo Doria a Genova presso gli uffici di rappresentanza di Banca Generali.
Per il futuro sta costruendo il progetto ZAPPING fotografico e multimediale che coinvolge più media e ne rivela il significato più attuale e al contempo più insolito insieme al musicista Giuliano Palmieri, inoltre le è stata proposta una collaborazione con l'artista Roberto Gianinetti in cui la fotografia e grafica dell'artista si intersecheranno in un'opera totalmente nuova.
ANTONIO BUONOCORE
Nasce a Eboli, e vive a Vercelli. Laureato in Lettere ind. Storico artistico.
E’ stato Direttore del Settore Cultura e Coordinatore del Dipartimento Servizi alla persona del Comune di Vercelli.
E’ stato referente di Vercelli di A.I.R.C. (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.)
E’ stato Direttore artistico e organizzativo delle prime sette edizioni del Festival Internazionale di Poesia Civile “Città di Vercelli”.
E’ stato presidente dell’Associazione dei Centri di Servizi per il Volontariato delle province di Biella, Novara e Vercelli.
Ha realizzato le seguenti performance nell’ambito della rassegna artistica “Tutto è fittizio in noi e luce e ombra” presso STUDIO DIECI: RUE REALISTE, OH MON CHER MARCEL, ART IS BUSINESS, ASSIMILAZIONI, CIRCUMDUCTIO UMBRAE SUAE, TU SEI GODART, DON JUAN
Ha inoltre scritto: MORDIDAS (ed. Micron), I TITOLI NON ESISTONO (ed. Interlinea), LA MEDIA LUNA [pieni a perdere].
Suoi scritti sono presenti nei libri QUADERNO SPORTIVO (ed. S&A LIBRI), HELP! THE BEATLES (ed. Lampi di Stampa) e TAROCCHI. ARCANI DI COLORE, ARCANI DI PAROLE (ed. Interlinea), in
quest’ultimo con grandi nomi della letteratura contemporanea.
Il suo lavoro H- INDECENZE E VARIE MORALITA’ è stato messo in scena.
E’ ideatore e curatore di LETTERATURE URBANE; nell’ambito della prima edizione ha realizzato il video ALLEGORIE ARBITRARIE e nell’ambito della quinta edizione ha esposto FRANCESCA NON C’E’- SEI FOTOGRAMMI PER FRANCESCA WOODMAN.
Una sua opera è stata esposta e segnalata dalla giuria nella mostra I LUOGHI DEL SILENZIO in programma a Milano a Circuiti Dinamici.
Ha realizzato diversi progetti con Chiara Mazzeri, tra cui “CONTROCANTO”, opere esposte presso la sede centrale di BANCA GENERALI a Milano nell’autunno 2016, nella rassegna “Artisti sotto il Duomo” e “Destaged photography”, opere esposte a Studio Dieci di Vercelli nel 2018.
E’ coautore di BATTITI, progetto ideato da Chiara Mazzeri,
Sta concludendo i progetti VOYAGE AU BOUT DE L’HYPOCRISIE.e VIAGGI NELLE CITTA’ CHE MAI VIDI.
14
dicembre 2019
Chiara Mazzeri / Antonio Buonocore – Battiti
Dal 14 al 21 dicembre 2019
arte contemporanea
Location
OBYART
Milano, Via Angelo Poliziano, 16, (Milano)
Milano, Via Angelo Poliziano, 16, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 16-19
Vernissage
14 Dicembre 2019, ore 18
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione