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Chiara Pergola – S-culture
Verrà presentata una collezione di 39 libri tra i più pensati negli anni ’60 e ’70, provenienti dalla biblioteca di famiglia dell’artista Chiara Pergola
Comunicato stampa
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Verrà presentata una collezione di 39 libri tra i più pensati negli anni ’60 e ’70, provenienti dalla biblioteca di famiglia dell’artista.
Si tratta di testi già utilizzati in precedenti lavori (Epifania - 2006, Clausura - 2005) che ora sono stati manipolati internamente e collocati in libreria assieme a quelli normalmente in vendita: questi “corpi estranei” una volta aperti rivelano immagini e sculture che rimandano al mondo per-cui ogni opera è scritta.
Riportando lo sguardo del lettore ad un legame diretto con tale mondo si crea un corto circuito di senso, una presa di responsabilità che non esclude la lettura, ma che attraverso di essa si pone oltre, abbandonando ogni idea di rapporto passivo con il testo in favore di un rapporto attivo di trasformazione del reale. In questo senso, ed in riferimento alla modalità di intervento manuale sui testi, l’operazione proposta può definirsi di “scultura”, da cui il titolo del lavoro.
Il lavoro, a cura di Daniela Facchinato, sarà accompagnato da un testo critico di Roberto Daolio, che parteciperà alla presentazione assieme ad Annalisa Cattani, curatrice di altri lavori dell’artista.
***
CHIARA PERGOLA
sCulture
Nella ricerca e nei lavori di Chiara Pergola si esplica e si evidenzia una singolare attitudine a sondare i risvolti relazionali sottesi all'avvicinamento e alla comunicazione tra ambito pubblico e ambito privato. Avvalorando una procedura di collisione e di integrazione nei confronti dei campi di indagine socio-antropologica e dei linguaggi dell'arte più attenti a legittimarsi sul piano dei “saperi” e della conoscenza, l'artista affronta e mette in atto un processo di sconfinamento. E per certi aspetti anche di con-fusione, di apparente sparizione e di ricercata mimetizzazione nel sondare una proposta alternativa rispetto all'evidenza immediata e palese della rappresentazione. Chiara da sempre coltiva una particolare affezione per i libri. I libri sono spesso soggetto e oggetto delle installazioni, delle azioni pubbliche, delle performance e delle fotografie. Sono anche la materia prima (e primaria) per disegnare percorsi autobiografici, per attivare rapporti e relazioni interpersonali, nonché per erigere e costruire cellule abitative e paradigmatici laboratori di produzioni intertestuali. Costituiscono in fondo un continuum e un forte collante di mediazione tra l'atto individuale e concentrato della lettura e l'assimilazione di un processo attivo per la comprensione del mondo e della realtà. Per l'intervento all'interno di Melbookstore Chiara Pergola ha selezionato trentanove volumi dalla biblioteca di famiglia, già utilizzati in precedenti lavori (Epifania, 2006 e Clausura, 2005) e che ora, dopo aver subito una profonda manipolazione, prendono posto tra i libri normalmente in vendita sugli scaffali della libreria. Una volta individuati e aperti rivelano immagini e sculture (inserite nello spessore del volume) che rimandano, secondo le parole dell'artista, al “mondo per cui ogni opera è scritta”.
Secondo questa puntuale indicazione ermeneutica l'attenzione del lettore viene direzionata per via analogica a creare un cortocircuito di senso in grado di sollecitare l'assunzione di un rapporto attivo e partecipe nella trasformazione del reale. In altri termini la connessione con il mondo si concretizza e si realizza allontanando ogni tentazione di passività nei confronti del testo, in favore di una lettura “scolpita” e manualmente scavata per ospitare inusitati e allusivi reperti mondani.
Da un'altra parte la dimensione del libro-oggetto (suggerita e mai ostentata) sembra assecondare un richiamo alla poesia visiva e concreta. E sia pure alla distanza e nelle mutate e mutevoli intenzioni, Chiara avverte la necessità di ridisegnare con le cose la densa e fragile trama delle parole.
Roberto Daolio
Si tratta di testi già utilizzati in precedenti lavori (Epifania - 2006, Clausura - 2005) che ora sono stati manipolati internamente e collocati in libreria assieme a quelli normalmente in vendita: questi “corpi estranei” una volta aperti rivelano immagini e sculture che rimandano al mondo per-cui ogni opera è scritta.
Riportando lo sguardo del lettore ad un legame diretto con tale mondo si crea un corto circuito di senso, una presa di responsabilità che non esclude la lettura, ma che attraverso di essa si pone oltre, abbandonando ogni idea di rapporto passivo con il testo in favore di un rapporto attivo di trasformazione del reale. In questo senso, ed in riferimento alla modalità di intervento manuale sui testi, l’operazione proposta può definirsi di “scultura”, da cui il titolo del lavoro.
Il lavoro, a cura di Daniela Facchinato, sarà accompagnato da un testo critico di Roberto Daolio, che parteciperà alla presentazione assieme ad Annalisa Cattani, curatrice di altri lavori dell’artista.
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CHIARA PERGOLA
sCulture
Nella ricerca e nei lavori di Chiara Pergola si esplica e si evidenzia una singolare attitudine a sondare i risvolti relazionali sottesi all'avvicinamento e alla comunicazione tra ambito pubblico e ambito privato. Avvalorando una procedura di collisione e di integrazione nei confronti dei campi di indagine socio-antropologica e dei linguaggi dell'arte più attenti a legittimarsi sul piano dei “saperi” e della conoscenza, l'artista affronta e mette in atto un processo di sconfinamento. E per certi aspetti anche di con-fusione, di apparente sparizione e di ricercata mimetizzazione nel sondare una proposta alternativa rispetto all'evidenza immediata e palese della rappresentazione. Chiara da sempre coltiva una particolare affezione per i libri. I libri sono spesso soggetto e oggetto delle installazioni, delle azioni pubbliche, delle performance e delle fotografie. Sono anche la materia prima (e primaria) per disegnare percorsi autobiografici, per attivare rapporti e relazioni interpersonali, nonché per erigere e costruire cellule abitative e paradigmatici laboratori di produzioni intertestuali. Costituiscono in fondo un continuum e un forte collante di mediazione tra l'atto individuale e concentrato della lettura e l'assimilazione di un processo attivo per la comprensione del mondo e della realtà. Per l'intervento all'interno di Melbookstore Chiara Pergola ha selezionato trentanove volumi dalla biblioteca di famiglia, già utilizzati in precedenti lavori (Epifania, 2006 e Clausura, 2005) e che ora, dopo aver subito una profonda manipolazione, prendono posto tra i libri normalmente in vendita sugli scaffali della libreria. Una volta individuati e aperti rivelano immagini e sculture (inserite nello spessore del volume) che rimandano, secondo le parole dell'artista, al “mondo per cui ogni opera è scritta”.
Secondo questa puntuale indicazione ermeneutica l'attenzione del lettore viene direzionata per via analogica a creare un cortocircuito di senso in grado di sollecitare l'assunzione di un rapporto attivo e partecipe nella trasformazione del reale. In altri termini la connessione con il mondo si concretizza e si realizza allontanando ogni tentazione di passività nei confronti del testo, in favore di una lettura “scolpita” e manualmente scavata per ospitare inusitati e allusivi reperti mondani.
Da un'altra parte la dimensione del libro-oggetto (suggerita e mai ostentata) sembra assecondare un richiamo alla poesia visiva e concreta. E sia pure alla distanza e nelle mutate e mutevoli intenzioni, Chiara avverte la necessità di ridisegnare con le cose la densa e fragile trama delle parole.
Roberto Daolio
20
ottobre 2007
Chiara Pergola – S-culture
Dal 20 ottobre al 17 novembre 2007
arte contemporanea
Location
MELBOOKSTORE – BOLOGNA
Bologna, Via Rizzoli, 18, (Bologna)
Bologna, Via Rizzoli, 18, (Bologna)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 20:00, e la domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 20:00
Vernissage
20 Ottobre 2007, ore 18
Autore
Curatore